Valentina Bellè Archivi - Fabrique Du Cinéma https://www.fabriqueducinema.it La Rivista Del Nuovo Cinema Italiano Tue, 02 Apr 2019 09:06:05 +0000 it-IT hourly 1 Dolceroma, l’arte di intrattenere il pubblico https://www.fabriqueducinema.it/cinema/nuove-uscite/dolceroma-larte-di-intrattenere-il-pubblico/ https://www.fabriqueducinema.it/cinema/nuove-uscite/dolceroma-larte-di-intrattenere-il-pubblico/#respond Tue, 02 Apr 2019 09:06:05 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=12797 Puro spettacolo: due semplici parole che sembrano riassumere perfettamente Dolceroma, il nuovo lungometraggio di Fabio Resinaro che, sospesa la collaborazione con il suo omonimo Fabio Guaglione, torna sul grande schermo nel suo primo progetto in solitaria. Dato che in questo caso di opera prima tecnicamente non si può parlare, il regista milanese non va nemmeno […]

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Puro spettacolo: due semplici parole che sembrano riassumere perfettamente Dolceroma, il nuovo lungometraggio di Fabio Resinaro che, sospesa la collaborazione con il suo omonimo Fabio Guaglione, torna sul grande schermo nel suo primo progetto in solitaria. Dato che in questo caso di opera prima tecnicamente non si può parlare, il regista milanese non va nemmeno incontro agli errori di inesperienza che spesso caratterizzano gli esordi cinematografici, dimostrando fin dalle prime sequenze una ponderata coscienza stilistica, asservita a un unico grande scopo, ovvero intrattenere il pubblico.

Affinché ciò avvenga, Resinaro attinge anzitutto dal romanzo Dormiremo da vecchi di Pino Corrias. Spostato il focus su un unico personaggio (al contrario dei tre della storia originale), il film segue infatti le vicende di Andrea Serrano, un aspirante sceneggiatore milanese che passa le proprie giornate scrivendo faticosamente e guadagnando qualche soldo lavorando come ragazzo delle pulizie in un obitorio. Dopo aver pubblicato con gli ultimi risparmi un libro, la sua quotidianità è sconvolta da una telefonata di Oscar Martello, noto produttore romano, che lo convince a trasferirsi immediatamente nella capitale, promettendogli di realizzare tutti i suoi sogni. Le cose non saranno però così facili…

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Le disavventure dell’imprevedibile sognatore, adattate sempre dalla penna di Resinaro, travolgono lo spettatore, trascinandolo in una storia capace di unire le sempreverdi dinamiche del thriller all’italiana con quelle della commedia dal sapore internazionale, puntellando il tutto con un’estetica che richiama il poliziottesco anni Settanta, i film sulla mafia contemporanei e soprattutto quel meta-cinema tornato recentemente in voga grazie a Paolo Virzì e a Roberto Andò. Se Resinaro non inventa dunque nulla, l’intreccio di realtà tanto differenti quanto perfettamente miscelabili risulta assolutamente vincente.

La buona storia di partenza, che non è comunque esente da alcune forzature, si accompagna nel contempo a uno stile di ripresa volutamente sovraccarico. Facendo l’occhiolino alle politiche del videoclip, il regista sfrutta un montaggio sincopato, spesso segnato da ampie elissi, anche continue, restituite con semplici stacchi o con scorrimenti laterali. Le inquadrature, naturalmente votate a facilitare l’immedesimazione dello spettatore, giocano invece con i piani, con i tempi e anche con le prospettive di ripresa, ricorrendo ad esempio a sapienti campi lunghi dall’alto, a ralenti dall’eco videoludico e a graffianti rewind.

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All’ibridismo narrativo e allo stile pop, si aggiunge inoltre un buon cast sopra le righe, che si fonde con una storia che fa dell’eccesso il suo elemento cardine. Lorenzo Richelmy, nel ruolo di un ragazzo all’apparenza apatico trascinato in un delirante vortice di eventi, offre sicuramente l’interpretazione più riuscita e convincente, adottando un coerente registro di espressioni, stravolto con abilità quando necessario. Più sfacciato, Luca Barbareschi vena il suo personaggio di caratterizzazioni grottesche, che sembrano farlo sprofondare in un fumettistico e alienante delirio di onnipotenza. Sul versante femminile, Valentina Bellè è un’attrice nevrotica ma sensibile, oscurata però da una giunonica Claudia Gerini, protagonista di una sequenza che è già cult.

Lungometraggio visivamente e narrativamente multiforme, Dolceroma mette quindi in scena un racconto strabordante, capace di fondere diverse realtà e di omaggiare un tipo cinema – quello di genere – che si confronta senza paura con un modello produttivo mainstream targato Eliseo Cinema e RAI Cinema. Sebbene le disavventure dello (s)fortunato sceneggiatore potrebbero non piacere ai palati più fini o ai puristi dei B-movies, Fabio Resinaro ha ancora una volta il merito di svecchiare le produzioni nazionali, strizzando l’occhio a una cultura giovane di cui il nostro cinema ha assolutamente bisogno.

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Al via la nuova edizione dei Fabrique Awards! https://www.fabriqueducinema.it/focus/al-via-la-nuova-edizione-dei-fabrique-awards/ https://www.fabriqueducinema.it/focus/al-via-la-nuova-edizione-dei-fabrique-awards/#respond Mon, 16 Jul 2018 08:15:48 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=10957 Dopo il grande successo della prima edizione, con oltre 1.300 lavori inviati da 70 paesi, si aprono oggi le iscrizioni per l’edizione 2018 dei Fabrique International Awards, il premio che Fabrique du Cinéma promuove come riconoscimento alla creatività e alla sperimentazione, aperto alle produzioni di tutto il mondo. Un respiro internazionale che allarga l’orizzonte della rivista del […]

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Dopo il grande successo della prima edizione, con oltre 1.300 lavori inviati da 70 paesi, si aprono oggi le iscrizioni per l’edizione 2018 dei Fabrique International Awards, il premio che Fabrique du Cinéma promuove come riconoscimento alla creatività e alla sperimentazione, aperto alle produzioni di tutto il mondo.

Un respiro internazionale che allarga l’orizzonte della rivista del nuovo cinema italiano senza tradirne lo spirito: promuovere l’innovazione e la ricerca formale e contenutistica con un’attenzione particolare – ma non esclusiva – per i giovani autori e le opere prime.

LA GIURIA

A conferma della vocazione al superamento dei confini nazionali, anche la composizione della giuria, che nelle passate edizioni si è avvalsa di personalità del calibro di Alessandro Borghi, Valentina Lodovini, Federico Zampaglione, Ivan Carlei, Piero Messina.

Fabrique Awards Vinicio Marchioni

Nell’edizione 2017 a presiedere la commissione è stato Willem Dafoe, straordinario interprete di tante pellicole di culto, da Platoon di Oliver Stone a Spider-Man di Sam Raimi, passando per L’ultima tentazione di Cristo di Martin Scorsese, Antichrist e Nymphomaniac di Lars Von Trier. Gli altri giurati, tutti noti professionisti ed esperti del cinema italiano e internazionale, erano Vinicio Marchioni (attore, Romanzo criminale – la serie, Il contagio) Fabio Guaglione e Fabio Resinaro (registi di Mine e autori di Ride, nelle sale a settembre), Valentina Lodovini (attrice, Montalbano, Benvenuti al Sud), Christian Halsey Solomon (produttore American Psycho, Padri e figlie), Alessandro Usai (Ceo Colorado Film),  Jacopo Chessa (direttore del Centro Nazionale del Cortometraggio).

I PREMI

Sono cinque le sezioni dei Fabrique International Awards – Miglior lungometraggio, Miglior cortometraggio, Miglior webserie, Miglior documentario e Miglior sceneggiatura – che si aggiungono alle categorie tradizionali dedicate al cinema italiano: Opera prima, Opera innovativa e sperimentale, Attore rivelazione, Attrice rivelazione e Tema musicale.

Fabrique Awards Actual

I VINCITORI DELLA PRIMA EDIZIONE

Nella cerimonia che si è tenuta a Spazio 900 il 15 dicembre 2017 a Roma sono stati premiati fra gli altri Gatta Cenerentola di Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri, Dario Sansone (Opera innovativa e sperimentale), Easy di Andrea Magnani (Opera prima), Bikini Blue di Jarek Marszewski (Lungometraggio internazionale), Mama di Eduardo Vieitez (Cortometraggio internazionale), Valentina Bellè (attrice rivelazione) e Simone Liberati (attore rivelazione).

La cerimonia di premiazione della nuova edizione si svolgerà il 14 dicembre 2018 sempre nella splendida location di Spazio 900.

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Matteo Martari https://www.fabriqueducinema.it/magazine/cover/matteo-martari/ https://www.fabriqueducinema.it/magazine/cover/matteo-martari/#respond Fri, 08 Jul 2016 14:57:33 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=3353 Entusiasmo, umiltà e tanta voglia di mettersi in gioco. L’attore veronese si racconta, dagli esordi nel mondo della moda ai primi passi sui set cinematografici. Matteo nasce 32 anni fa nella città di Romeo e Giulietta e oggi è uno dei talenti emergenti del cinema italiano. Nel mezzo, naturalmente, non sono mancati i colpi di […]

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Entusiasmo, umiltà e tanta voglia di mettersi in gioco. L’attore veronese si racconta, dagli esordi nel mondo della moda ai primi passi sui set cinematografici.

Matteo nasce 32 anni fa nella città di Romeo e Giulietta e oggi è uno dei talenti emergenti del cinema italiano. Nel mezzo, naturalmente, non sono mancati i colpi di scena. Per primo, il debutto davanti agli obiettivi delle più prestigiose case di moda. Ma, più che la passerella, Matteo sogna da sempre il palcoscenico, che calca per la prima volta con l’opera teatrale Un angelo è sceso a Babilonia, per la regia di Fernanda Calati.

«Sin da piccolo organizzavo messe in scena con i miei amici, e col tempo quello che era un gioco si è trasformato in un’esigenza espressiva. A 26 anni ho deciso di mettere da parte la carriera da modello per trasferirmi a Milano a studiare recitazione presso una scuola teatrale. Il corso durava in tutto quattro anni ma, terminati i primi tre, non ho accettato la borsa di studio e mi sono spostato a Roma».

Il primo set arriva nel 2014 con la webserie Under, di Ivan Silvestrini: «È stata la protagonista femminile, Valentina Bellè, a suggerire il mio nome a Ivan per il casting. Gliene sono grato perché ho lavorato benissimo con lui, in grande sintonia. Il bello della webserie è la coesione che si crea a livello di gruppo. Inoltre, il web offre grande autonomia registica e la possibilità di assecondare la propria fantasia. Prendere parte da attore a un progetto di questo tipo comporta sicuramente una responsabilità artistica, ma è un’esperienza estremamente positiva».

Cover2LOWDopo il web, è il momento delle fiction e, finalmente, del cinema. In televisione Matteo ha recitato accanto a Miriam Leone in Non uccidere e con Luisa Ranieri in Luisa Spagnoli, nel ruolo di Giovanni Buitoni. Sul grande schermo, lo abbiamo visto nella commedia “esistenziale” La felicità è un sistema complesso di Gianni Zanasi e lo vedremo nel provocatorio film indipendente 2night, ancora per la regia di Silvestrini. «Ho partecipato a progetti molto interessanti e diversi fra loro. Dove non c’erano fondi, c’erano passione, spirito di comunità e voglia di fare. Lavorando con grandi professionisti come Valerio Mastandrea, ho scoperto persone fantastiche, sempre disponibili a darmi consigli. Giovanni Buitoni è stato probabilmente la figura più complessa che ho affrontato. Aveva un carattere molto lontano dal mio, ma mi son ritrovato nella sua intraprendenza e determinazione, spesso scambiate per arroganza».

Esperienze poliedriche ed eterogenee, in ogni campo artistico: «Il web, la TV e il cinema sono affini tra loro sotto numerosi aspetti. Quello della moda è un mondo a sé. La fotografia, per definizione, è statica. Negli scatti c’è un finto movimento che il fotografo riesce a catturare e che il pubblico percepisce come dinamico. Sul set, tutt’altro discorso: bisogna ricercare una propria fisicità per il lavoro sul personaggio. Io sono arrivato davanti alle telecamere con una preparazione teatrale e la relazione con lo spettatore cambia profondamente, tra cinema e teatro. Tuttavia, grazie al lavoro come modello, ho superato subito lo scoglio dello “shock da obiettivo”».

Quali progetti ti aspettano? «Spero di continuare con la settima arte. Non ho un genere preferito o di riferimento. Adoro il cinema di Charlie Chaplin e di Ettore CoverLOW3Scola, ma sono tanti i registi che hanno saputo colpirmi raccontando storie eccezionali. Se dovessi indicare il ruolo dei miei sogni, direi Tony Montana in Scarface: Al Pacinosi è calato nei panni del personaggio per ben otto mesi della sua vita! Il cinema, inoltre, offre un a
pproccio profondo al lavoro dell’attore e allo stesso tempo più rischioso, rispetto, ad esempio, alla televisione, fatta di tempistiche serrate. Ma è proprio rischiando che, spesso, si ottengono le cose migliori».
Credi che esista un futuro, in Italia, per le nuove promesse come te? «Il nostro paese ha rappresentato il cinema per tanti anni e spero che potremo avere la nostra rivincita, in quel ruolo. In questo momento in Italia c’è un’interessante ripresa; è un buon momento per i giovani talenti e non c’è bisogno di scappare. Uno degli aspetti migliori del lavoro nella moda è che mi ha offerto la possibilità di girare il mondo. Proprio perché ho viaggiato molto mi son fatto l’idea che andare all’estero debba essere una scelta dettata dalla ricerca e dalla voglia di sfide, non dalla mancanza di alternative. Ciascuno è il motore della propria vita; restare o meno dipende dalle proprie aspirazioni».

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Formia Film Festival: Fabrique presente anche alla seconda edizione https://www.fabriqueducinema.it/festival/italia/formia-film-festival-fabrique-presente-anche-alla-seconda-edizione/ https://www.fabriqueducinema.it/festival/italia/formia-film-festival-fabrique-presente-anche-alla-seconda-edizione/#respond Tue, 19 Apr 2016 07:25:13 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=3014 Sulla scia del grande successo della prima edizione, che ha registrato oltre 1000 presenze, il direttore artistico del Formia Film Festival Daniele Urciuolo ha aggiunto quest’anno una data agli appuntamenti. Saranno, dunque, ben quattro le serate, dal 27 al 30 aprile 2016, dedicate al cinema, alla cultura e alla città di Formia, mirate a valorizzare lo […]

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Sulla scia del grande successo della prima edizione, che ha registrato oltre 1000 presenze, il direttore artistico del Formia Film Festival Daniele Urciuolo ha aggiunto quest’anno una data agli appuntamenti. Saranno, dunque, ben quattro le serate, dal 27 al 30 aprile 2016, dedicate al cinema, alla cultura e alla città di Formia, mirate a valorizzare lo straordinario patrimonio culturale e paesaggistico del territorio.

Tra le conferme la partnership con Fabrique du Cinéma, protagonista anche lo scorso anno con un suo premio, che nell’edizione 2015 è andato a Valentina Bellè come attrice rivelazione.

Da non perdere, per gli appassionati, la Masterclass tenuta da Sergio Rubini.

In concorso, dieci cortometraggi, opere prime e seconde di giovani registi indipendenti.

La culla dell’oblio di Mattia Riccio, Black comedy di Luigi Pane, Il soffio di Gianluca Viti, L’uomo che tornò bambino di Marco Giallonardi, Silenzioso canto di Luigi Iorio, Il lato oscuro di Vincenzo Alfieri, Mari del West di Gianni Aureli, Non senza di me di Brando De Sica, Il Natale di Lia di Michele Giamundo e Massimo Trognoni, Gemma di maggio di Lorenzo Giovenga e Giuliano Giacomelli.

In giuria affermati professionisti del settore: l’attore e regista Adelmo Togliani, presidente di giuria come già per la prima edizione; l’attrice Lucianna De Falco; l’autrice, attrice e regista Cristina Puccinelli; il regista e sceneggiatore Daniele Di Biasio; il produttore Antonio Giampaolo e il costumista e scenografo Roberto Conforti.

Il programma del festival prevede anche quattro serate evento con proiezioni di film fuori concorso: Il Professor Cenerentolo di Leonardo Pieraccioni, alla presenza di Davide Marotta e del produttore Marco Belardi; In fondo al bosco di Stefano Lodovichi, con la produttrice Manuela CacciamaniIl traduttore di Massimo Natale, alla presenza del produttore Giampietro Preziosa, del regista e dell’attrice protagonista Claudia Gerini; Dobbiamo parlare di Sergio Rubini alla presenza del regista;  Alberto, il grande di Luca Verdone.

Qui tutte le info

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Formia festeggia con il cinema https://www.fabriqueducinema.it/festival/italia/formia-festeggia-con-il-cinema/ https://www.fabriqueducinema.it/festival/italia/formia-festeggia-con-il-cinema/#respond Thu, 21 May 2015 18:14:54 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=1483 Meritato successo per la prima edizione del Formia Film Festival diretto da Daniele Urciuolo: oltre 1000 le presenze registrate durante le tre giornate (dal 14 al 16 maggio), 3 le tavole rotonde in cui si sono affrontati temi di grande attualità come cineturismo, crowdfunding, serie web e tv, 15 le proiezioni di opere prime tra […]

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Meritato successo per la prima edizione del Formia Film Festival diretto da Daniele Urciuolo: oltre 1000 le presenze registrate durante le tre giornate (dal 14 al 16 maggio), 3 le tavole rotonde in cui si sono affrontati temi di grande attualità come cineturismo, crowdfunding, serie web e tv, 15 le proiezioni di opere prime tra cortometraggi e documentari in concorso. Tra le proiezioni fuori concorso: Bolgia totale di Matteo Scifoni, Sarà un paese di Nicola Campiotti, Senza parole di Edoardo Palma, Non senza di me di Brando De Sica, L’uomo volante di Adelmo Togliani.

Tanti i premi consegnati ai nuovi talenti del cinema italiano, tra cui Luca Dal Canto a cui è stato assegnato il premio miglior cortometraggio per Due giorni d’estate – ritirato dal giovanissimo Lorenzo Aloi premiato come miglior attore protagonista – e Marco Zuin che ha vinto il premio per il miglior documentario con Daily Lidia, un’opera che interroga lo spettatore con forza sui temi della fame e povertà nel mondo e sui diritti di tutti gli essere umani, e delle donne in particolare. Premio Fabrique du Cinéma a Valentina Bellè.

Presenti sul RedCarpet del Formia Film Festival uno degli attori protagonisti della serie Gomorra, Fabio De Caro, Maria Rosaria Omaggio, Denny Mendez, Lucianna De Falco, Nicola Campiotti, Serena Iansiti, Valentina Bellè, Laura Bispuri, Clizia Fornasier, Michael Schermi, Stella Egitto, Vincenzo Alfieri, Nina Torresi, Edoardo Palma, Roberta Gemma, Antonio Zannone, Giovanni Anzaldo e tanti altri attori, operatori del settore e registi che si sono congratulati per la scelta di Urciuolo di riportare il buon cinema nel territorio di Formia.

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