Tea Falco Archivi - Fabrique Du Cinéma https://www.fabriqueducinema.it La Rivista Del Nuovo Cinema Italiano Fri, 23 Jun 2017 06:26:42 +0000 it-IT hourly 1 Al Figari i corti si vedono in spiaggia con Tea Falco https://www.fabriqueducinema.it/festival/italia/al-figari-corti-si-vedono-spiaggia-tea-falco/ https://www.fabriqueducinema.it/festival/italia/al-figari-corti-si-vedono-spiaggia-tea-falco/#respond Fri, 23 Jun 2017 06:19:30 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=8815 Le sdraio sono allineate, lo schermo ben posizionato e la luna in fase calante sembra voler sbirciare i corti da dietro una tenda nera. Tutto è pronto per il Figari Film Fest, il concorso cinematografico dedicato ai cortometraggi che quest’anno giunge alla sua settima edizione. Nato nel 2011, il Figari Film Fest è il festival […]

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Le sdraio sono allineate, lo schermo ben posizionato e la luna in fase calante sembra voler sbirciare i corti da dietro una tenda nera. Tutto è pronto per il Figari Film Fest, il concorso cinematografico dedicato ai cortometraggi che quest’anno giunge alla sua settima edizione.

Nato nel 2011, il Figari Film Fest è il festival internazionale dedicato al cinema giovane e indipendente, ai corti e agli esordi cinematografici dei giovani registi. La kermesse è organizzata dalla società di produzione cinematografica Diero con il sostegno del Comune di Golfo Aranci. «Sette anni fa – ci racconta Matteo Pianezzi, direttore artistico del festival – l’idea era quella di portare i nostri amici attori, registi e sceneggiatori in vacanza con  noi. È nato così, come una grande scusa per passare una parte dell’estate assieme.  Poi pian piano il festival ha preso piede, è diventato qualcosa di più grande, più organizzato: sono arrivati i primi ospiti professionali internazionali, direttori di grandi festival, i buyer televisivi esteri».

il direttore del figari film festival matteo pianezzi
Matteo Pianezzi

Già, perché il FFF è strutturato in tre blocchi separati: la Festa Del Corto, una selezione dei film più belli e premiati nei principali festival mondiali, il Festival Europeo Professionale vero e proprio, che comprende la competizione ufficiale, le giornate professionali ed il mercato internazionale del cortometraggio, e infine il Movie Contest, che permette a sei troupe (tre italiane e tre straniere) di realizzare un corto nei giorni del festival e vederlo proiettato nella serata di chiusura del festival, avendo a disposizione tutta una serie di splendide location in Sardegna.

«Il bello di fare un festival in un posto del genere, qui a Golfo Aranci – prosegue Pianezzi – ci permette di unire due anime: quella della professionalità e quella dell’accoglienza e del divertimento. Ad esempio, stamattina abbiamo fatto la colazione degli autori: 50/60 professionisti del settore nella piazza centrale del paese che facevano colazione e nel frattempo parlavano di cinema. Subito dopo c’è stato il panel tenuto da Sardinia Film Commission con Melina Satta, e poi i meeting one-to-one tra artisti e professionisti. Finiti gli incontri, tutti al mare al Fino Beach a Cala Sassari, che è uno dei posti più belli della nostra zona. Ed è bello vedere tutti questi professionisti del cinema che lavorano, prendono contatti, danno il via alle storie che vedremo su grande schermo, stando però al mare, in costume e ciabatte!».

un'immagine del figari film festival«La cosa più bella – ci dice Tea Falco, attrice, regista, fotografa e qui in veste di giurata – è che è un festival di grandissima qualità, in un ambiente decisamente informale: c’è gente di cinema, si lavora, eppure siamo in spiaggia. La cosa più incredibile poi è vedere i corti di notte sotto le stelle sulle sdraio». Sì, perché le proiezioni, tutte rigorosamente gratuite, si fanno in riva al mare, come fosse un drive-in, ma con le sedie sdraio al posto delle automobili. E a fine proiezioni scatta il beach-party.

E il pubblico ha ormai iniziato ad apprezzare questo piccolo festival «e risponde bene – continua Pianezzi – anche perché non è facile trovare spazi in cui vedere i corti e in tanti aspettano questo appuntamento per vedere cosa c’è in giro, quali novità ci sono, di cosa si parla nel mondo».

«Una parola va detta – prosegue Tea Falco – sulla qualità della selezione: tanti i corti, stranieri e italiani, che spaziano dalle tematiche più diverse, e insolite, e che offrono uno spaccato reale sulla situazione in paesi che magari sono a noi lontani. Il cinema in fondo è anche questo: ha una funzione sociale, oltre che artistica». Con questo spirito l’attrice ha infatti realizzato il suo primo documentario Ceci n’est pas un cannolo, che andrà in onda su Sky Arte, un «esperimento antropologico sulla Sicilia e su alcuni dei suoi straordinari abitanti, che ho girato proprio con lo scopo di mostrare che ogni realtà è unica, e dipende da chi la osserva».

Estate, spiaggia, mare, stelle e film: cos’altro chiedere? Beh forse solo un pizzico di fortuna, ma pare che anche su questo fronte al Figari Film Fest siano ben attrezzati: «Figari porta bene – chiosa Pianezzi: chi viene qua, in un modo o nell’altro, l’anno dopo fa il botto. Come successe ad esempio a Alessandro Borghi, che venne qui per un corto di cui era protagonista. Al tempo aveva in ballo due provini per due progetti nei quali sperava tanto: due mesi dopo venne confermato per entrambi, ed erano Non essere cattivo e Suburra. Direi che sono andati bene, e ora Ale sarà il padrino del 74° Festival di Venezia». Niente male davvero.

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Tutti i talent(i) di Cortinametraggio https://www.fabriqueducinema.it/festival/italia/tutti-i-talenti-di-cortinametraggio/ https://www.fabriqueducinema.it/festival/italia/tutti-i-talenti-di-cortinametraggio/#respond Mon, 27 Mar 2017 17:13:07 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=4388 Ambiente Vip, atmosfera casual a Cortina, dove sabato 25 marzo si è concluso il festival diretto da Maddalena Mayneri L’arrivo a Cortinametraggio è stato scioccante. Colpa delle impegnative curve di montagna, che davano un senso alle parole dell’autista: “Cortina non sarebbe altrettanto bella, se fosse facilmente raggiungibile”. E infatti una volta arrivati, l’impressione è di […]

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Ambiente Vip, atmosfera casual a Cortina, dove sabato 25 marzo si è concluso il festival diretto da Maddalena Mayneri

L’arrivo a Cortinametraggio è stato scioccante. Colpa delle impegnative curve di montagna, che davano un senso alle parole dell’autista: “Cortina non sarebbe altrettanto bella, se fosse facilmente raggiungibile”. E infatti una volta arrivati, l’impressione è di essere atterrati su un altro pianeta. Non a caso, allora, il nuovo slogan di Cortinametraggio, scelto online, è stato “inCORTI ravvicinati del terzo tipo”. L’Hotel Savoia, cinque stelle ai piedi del paese, quartier generale di Cortinametraggio, potrebbe incutere soggezione per colpa della sua aria vip. Così come i negozi del paese, appositamente nati per far fronte a una clientela esclusiva. Eppure, dopo le prime diffidenze – o dovremo dire pregiudizi? – l’atmosfera che si respira è più che mai casual. Questa è la forza di Cortinametraggio, un festival che accoglie allo stesso modo i talent (senza i) del cinema italiano e i talenti (con la i) emergenti.

Quest’anno Cortinametraggio ha compiuto vent’anni e dimostra di essere entrato nella sua maturità. La sezione principale Corticomedy, curata da Vincenzo Scuccimarra, ha presentato 15 cortometraggi italiani diretti da registi emergenti, espressione di vari generi e tipologia produttiva (dalla sperimentazione alle grandi troupe). La sezione Videoclip, presente per la prima volta, curata da Cosimo Alemà ha selezionato venti “cortometraggi musicali” italiani. La sezione Webserie con tre proposte di visione, per poi concludere con gli Eventi Speciali che hanno ospitato corti, film a episodi e opere legati al mondo del cortometraggio.

Tra un pranzo, una partita di curling, un vernissage e una tavola rotonda, fino alle proiezioni serali al Cinema Eden, la missione di Cortinametraggio è apparsa chiara. È la condivisione, in cui talent e talenti possono confrontarsi e crescere insieme. In sala, ospiti come Paolo Genovese e Maria Grazia Cucinotta o giurati come Alessandro Preziosi e Gabriella Pession, guardano cortometraggi e videoclip in concorso, condividendo con i giovani autori le proprie impressioni a tavola. Mentre Tea Falco, Claudia Potenza, Michela Andreozzi, Chiara Mastalli e Luigi Lo Cascio concedono interviste, accanto al capannello dei giornalisti è possibile vedere ragazzi intenti a montare e realizzare video per il web o per il loro profilo social.

Max Vado e Michela Andreozzi

Un vero luogo di incontro, quindi, che fa proprio di questa atmosfera casual, in un luogo vip, la sua forza. Una forza che ha offerto a talent e talenti la possibilità di incontrare produttori. Una forza che ha concluso la sua settimana con la presenza di Lino Banfi e Eleonora Giorgi (premiati dal Sindacato Critici SNCCI con il Nastro d’Argento) che hanno raccontato aneddoti della stagione degli anni ’70 e ’80. Una forza che dal 20 al 26 marzo ha snocciolato cortometraggi, videoclip e webserie che guardano al futuro.

Un futuro che, permetteteci il momento autoreferenziale, stiamo studiando e precedendo anche noi di Fabrique du Cinéma, che di Cortinametraggio siamo media partner. In qualità di carta stampata del nuovo cinema italiano, sono i talenti in concorso a interessarci di più, e evidentemente abbiamo fatto bene il nostro lavoro. Il vincitore della sezione Corticomedy, infatti, è stato Buffet di Santa De Santis e Alessandro D’Ambrosio, di cui avevamo già parlato sulle nostre pagine, così come il vincitore della migliore webserie  Unisex di Francesca Marino.

Paolo Genovese

E già che ci siamo, ci fa piacere segnalare il lavoro svolto da Giovanni Battista Origo per La notte del professore (vincitore per la miglior regia, miglior attore a Riccardo De Filippis e premio del pubblico), la ricerca visiva e musicale di Luca Lepone per Amira (miglior colonna sonora e premio giuria junior), l’anima noir di Marcello Di Noto in Pazzo & Bella (menzione speciale e miglior attrice a Valeria Scalera), la sliding comedy di Francesco Giuseppe Fasano con Scotoma (premio Luxury) e la famiglia raccontata da Alessandro Sampaoli in Al posto suo (migliori dialoghi e premio RAI Cinema Channel).

Gabriella Pession

Davvero notevoli i videoclip scelti da Cosimo Alemà, che ha saputo creare una perfetta panoramica di stili e scuole di pensiero sulla messa in scena della musica italiana. Affascinante il lavoro fatto a Petra (Giordania) da Martina Pastore per Wily Wily di Ghali (menzione speciale), il bianco e nero colorato creato da Edoardo Carlo Bolli per il video Fuck Tomorrow di Rkomy aka The Night Skinny (miglior videoclip premio Hausbrandt), la spontaneità di Daniele Magliulo per Elefanti di Gomma (miglior videoclip premio Augustus Color).

Ma oltre ai premiati c’è di più e sono davvero tanti i talent che terremo d’occhio e continueremo a seguire. Registi ma anche attori, come Maria Roveran (premiata come talento emergente) che abbiamo beccato a farsi i selfie con Fabrique, perché dispiaciuta di non essere alla nostra festa a Roma. E alla fine di una settimana piena di mondanità e talento, nottate a cantare con Joe Victor, Calcutta e Tommaso Paradiso (TheGiornalisti) siamo tornati a casa stanchi e felici. Con un unico rimpianto. Perché di quello che ci aspettavamo, abbiamo trovato tutto… mancava solo la neve. Ma siamo certi che l’anno prossimo Maddalena Mayneri ci farà trovare anche quella. Ne è capace.

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