Stefano Sardo Archivi - Fabrique Du Cinéma https://www.fabriqueducinema.it La Rivista Del Nuovo Cinema Italiano Wed, 16 Nov 2022 08:34:29 +0000 it-IT hourly 1 I Fabrique du Cinéma Awards ottava edizione stanno arrivando! Ecco la giuria https://www.fabriqueducinema.it/cinema/news/i-fabrique-du-cinema-awards-ottava-edizione-stanno-arrivando-ecco-la-giuria/ https://www.fabriqueducinema.it/cinema/news/i-fabrique-du-cinema-awards-ottava-edizione-stanno-arrivando-ecco-la-giuria/#respond Sun, 30 Oct 2022 10:12:33 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=17899 I Fabrique du Cinéma Awards ottava edizione sono ai blocchi di partenza! È stata da poco annunciata la giuria 2022, ricca come sempre di nomi di spicco dal mondo del cinema e della televisione italiani. Quest’anno a giudicare i concorrenti del concorso saranno: Stefano Sardo, Valerio Mieli, Giovanni Minoli, Carlotta Natoli, Remo Girone, Franco Bixio, Beatrice Kruger. […]

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Fabrique du Cinéma Awards ottava edizione sono ai blocchi di partenza! È stata da poco annunciata la giuria 2022, ricca come sempre di nomi di spicco dal mondo del cinema e della televisione italiani.

Quest’anno a giudicare i concorrenti del concorso saranno: Stefano Sardo, Valerio Mieli, Giovanni Minoli, Carlotta Natoli, Remo Girone, Franco Bixio, Beatrice Kruger.

Stefano Sardo È sceneggiatore e regista: ha scritto serie come In Treatment (2013), la trilogia 199219931994 (2015-2018) e I leoni di Sicilia (in produzione), oltre a film tra cui Il ragazzo invisibile (Gabriele Salvatores, 2014), il biopic su Baggio Il divin codino (Letizia Lamartire, 2021), La cena perfetta (Davide Minnella, 2022) e il suo primo lungometraggio da regista, Una relazione (2021).

Valerio Mieli Regista e scrittore. Dopo la laurea in filosofia frequenta la Columbia University di New York e si diploma in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia nel 2007. Il suo primo lungometraggio Dieci inverni (2009) ottiene il David di Donatello e il Nastro d’Argento per il miglior regista esordiente; nello stesso anno pubblica il romanzo omonimo per Rizzoli. Nel 2019 esce il suo secondo lungometraggio Ricordi? di cui è regista e sceneggiatore, vincitore dei Fabrique du Cinéma Awards 2019 come Opera innovativa.

Giovanni Minoli Giornalista, autore e conduttore televisivo. In Rai dal 1972, ha raggiunto la notorietà con Mixer (1980-98), programma di informazione giornalistica di cui è stato autore e conduttore. Nel corso della sua carriera ha ideato programmi che hanno fatto la storia della televisione italiana: Quelli della notte (1985), Report (in onda dal 1994), La storia siamo noi, Un posto al sole (in onda dal 1996), primo e fortunatissimo esempio di soap italiana. Ha guidato Rai Educational, Rai Storia, su La7 il talk Faccia a faccia; editorialista de Il riformista dal 2019, dallo stesso anno conduce Il mix delle 5 su Rai Radio1.

Carlotta Natoli Esordisce giovanissima al cinema e in serie tv. Fra i suoi titoli più amati dal pubblico le serie Distretto di polizia (2000), Il caso Enzo Tortora – Dove eravamo rimasti? e i film Amori che non sanno stare al mondo di Francesca Comencini (2017), Troppa grazia di Gianni Zanasi (2018), Quattordici giorni di Ivan Cotroneo (2021), Chiara di Susanna Nicchiarelli (2021), War – La guerra desiderata ancora di Gianni Zanasi (2021).

Remo Girone Inizia la sua carriera cinematografica con registi come Miklos Jancsò, Marco Bellocchio, Pasquale Squitieri ed Ettore Scola. Ma la fama presso il grande pubblico internazionale arriva grazie alla popolarissima serie La piovra, in cui interpreta il ruolo del mafioso Tano Cariddi. La sua carriera prosegue dividendosi fra televisione, teatro e cinema. Nel 2002 partecipa alla produzione internazionale Heaven di Tom Tykwer, da un soggetto di Krzysztof Kieslowski e Krzysztof Piesiewicz. Fra i suoi ultimi lavori: Ford vs Ferrari (James Mangold, 2019), Il mio nome è vendetta (Cosimo Gomez, 2022) la serie Vostro Onore (2022) ed è nel cast di The Equalizer 3, il sequel dell’action movie di Antoine Fuqua con Denzel Washington.

 Beatrice Kruger Casting director italo-tedesca, ha fondato nel 2007 la piattaforma internazionale e-talenta per connettere attori, attrici, agenti e scuole di recitazione con direttori di casting, società di produzione, registi e coach di tutto il mondo. Attualmente la rete conta 60mila attori e 3000 professionisti del casting in 40 paesi. Fra i suoi ultimi lavori: The Book of Vision (Carlo Hintermann, 2020), The Many Saints of Newark (Alan Taylor, 2020), Governance – Il prezzo del potere (Michael Zampino 2021) per cui ha ricevuto una nomination ai Nastri d’Argento.

 Franco Bixio Figlio di Cesare Andrea Bixio (autore di canzoni entrate nel costume italiano come Mamma e Parlami d’amore Mariù), ha iniziato la sua carriera come compositore di colonne sonore (fra le tante, quelle di Fantozzi e Febbre da cavallo). Negli anni Settanta ha fondato a Roma gli Studi Trafalgar, un centro di produzione e post-produzione audiovisiva. Dal 1990 è a capo del Gruppo Editoriale Bixio e della casa discografica Cinevox Record, dedicata alla produzione di colonne sonore. Nel 1993 ha fondato l’etichetta Musikstrasse, dedicata a valorizzare repertori di musica classica inediti o raramente eseguiti, promuovendo giovani talenti emergenti.

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Come la rivista da cui nascono nel 2014, i Fabrique du Cinéma Awards vogliono valorizzare la creatività, l’esplorazione di nuovi contenuti e linguaggi da parte dei filmmaker di tutto il mondo, con particolare attenzione alle opere prime e ai giovani autori. Negli anni i Fabrique du Cinéma Awards sono straordinariamente cresciuti in termini di riconoscimenti e iscrizioni, e rappresentano un punto di incontro ormai irrinunciabile tra i cineasti di ultima generazione.

Gli autori possono concorrere scegliendo tra le 12 categorie in gara tra cui: lungometraggi e cortometraggi italiani e internazionali; serie TV italiane; documentari, sceneggiatura di cortometraggio e concept di serie TV internazionale.

LE CATEGORIE IN CONCORSO

Lungometraggi

Miglior Film Internazionale

Miglior Film Italiano (Innovativo e Sperimentale)

Miglior Opera Prima Italiana

Miglior Attrice Italiana

Miglior Attore Italiano

Miglior Colonna Sonora Originale Italiana

Cortometraggi

Miglior Cortometraggio Internazionale

Miglior Cortometraggio Italiano

Serie TV

Miglior Serie TV Italiana

Documentari

Miglior Documentario Internazionale

 Sceneggiature di cortometraggio

Miglior Sceneggiatura di Cortometraggio Internazionale

Concept di Serie TV

Migliore Concept di Serie TV Internazionale

 

 

 

 

 

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Il Divin Codino: regia raffinata, ma la sceneggiatura non segna il gol https://www.fabriqueducinema.it/cinema/nuove-uscite/il-divin-codino-regia-raffinata-ma-la-sceneggiatura-non-segna-il-gol/ Sat, 29 May 2021 13:23:31 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=15590 Non bisogna essere dei patiti del calcio per ricordare il nome di Roberto Baggio, uno dei miglior attaccanti a livello mondiale. A parlar di lui, anche la canzone dei Pinguini Tattici Nucleari (Scrivile scemo), che proprio tra le prime strofe recita: “Ci vuole coraggio nel ’94 a essere Baggio”. Ed è da qui che parte […]

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Non bisogna essere dei patiti del calcio per ricordare il nome di Roberto Baggio, uno dei miglior attaccanti a livello mondiale. A parlar di lui, anche la canzone dei Pinguini Tattici Nucleari (Scrivile scemo), che proprio tra le prime strofe recita: “Ci vuole coraggio nel ’94 a essere Baggio”. Ed è da qui che parte Il Divin Codino (prodotto da Fabula Pictures e disponibile su Netflix dal 26 maggio), dal quel 1994 e dal portato di essere Roberto Baggio esattamente in quel fatidico anno in cui, a causa di un rigore (di Baggio stesso), l’Italia perse i mondiali per un soffio contro il Brasile.

Con una struttura a cornice, che parte dalla famosa partita contro il Brasile, la mano di Letizia Lamartire decide fin da subito di relegare le prime inquadrature a una prospettiva raso terra. A queste alterna i pensieri dell’infanzia del “Divin Codino” in un momento specifico: quando nell’officina del padre s’immaginava già come uno dei più importanti calciatori. L’intento tanto della regia della Lamartire, quanto della sceneggiatura di Ludovica Rampoldi e di Stefano Sardo (coautori anche de Il ragazzo invisibile), è quindi subito lampante. Non si vuole raccontare della leggenda, ma dell’umanità di questo immenso giocatore.

Si va, allora, in rewind e, tra immagini in hd e immagini che riprendono abilmente i formati televisivi e telecronistici dell’epoca, s’inizia non tanto una biografia che possa racchiudere la carriera dell’attaccante, ma un vero e proprio racconto di formazione, che parte dalla necessità di accettare di non essere sempre i migliori per poter essere riconosciuti. Didascalicamente, si procede dentro le pieghe del rapporto che Baggio ha con il proprio padre, dal quale si sente trascurato perché non ancora abbastanza maturo da capirne i ragionamenti e gli insegnamenti. Il Divin Codino decide di non fermarsi, perciò, sulle tappe della carriera del calciatore, ma su quelle del rapporto padre-figlio e uomo-maturità.

Nel delineare questo percorso, il film viene diviso in due grandi blocchi: prima del “fallimento” del 1994 e dopo quel giorno. Se, in questa costruzione, la regia sperimenta e riesce ben ad agganciare lo spettatore prima a una visione quasi cronistica/osservazionale e poi a un punto di vista più intimo, sono tuttavia le basi a mancare affinché si venga totalmente catturati dal racconto. La sceneggiatura, infatti, non gioca di stile come fa, invece, l’occhio della Lamartire (e come faceva in campo Roberto Baggio, proprio per questo soprannominato “Raffaello”), ma di forza. L’umanità del messaggio si perde, così, tra le pieghe di una verbosità fin troppo esplicativa, che produce un immenso calderone di concetti ridondanti e paradossalmente superficiali.

Insomma, Il Divin Codino è un film incapace di cogliere l’assist. È, infatti, un prodotto che presenta un attento gioco di raffinatezza della regia e anche della recitazione (in primis di quella di Andrea Arcangeli, proprio nel ruolo di Baggio, di cui coglie ogni sfumatura e tensione), che però non riesce a superare i difetti di contenuto e di penna. La Fabula Pictures si ritrova, allora, come Roberto Baggio in quel famoso ’94: in un campionato con diversi goal decisivi, ma incapace di mettere in porta il rigore decisivo.

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From Fabrique to Industry https://www.fabriqueducinema.it/education/tavole-rotonde/dalla-fabbrica-allindustria/ https://www.fabriqueducinema.it/education/tavole-rotonde/dalla-fabbrica-allindustria/#respond Tue, 29 Sep 2015 13:58:13 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=1970 Indagare sulle possibilità di crescita della capacità di vendita dei prodotti audiovisivi italiani nel mercato internazionale. Prepararsi all’avvento delle nuove tecnologie e investire nei nuovi autori giovani italiani. Noi crediamo sia la giusta strategia per il futuro. Per questo Fabrique ha dato vita a un nuovo filone di analisi e studio dell’industria cinematografica italiana, che […]

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Indagare sulle possibilità di crescita della capacità di vendita dei prodotti audiovisivi italiani nel mercato internazionale. Prepararsi all’avvento delle nuove tecnologie e investire nei nuovi autori giovani italiani. Noi crediamo sia la giusta strategia per il futuro.

Per questo Fabrique ha dato vita a un nuovo filone di analisi e studio dell’industria cinematografica italiana, che avrà due facce: sulla rivista cartacea, grazie a una serie di dossier che studieranno a fondo le tecniche e i modi di fare industria con il cinema; dal vivo, con  tavole rotonde che ospiteranno i più eminenti specialisti della filiera industriale presa in esame.

L’iniziativa è stata inaugurata con due appuntamenti: il primo durante il festival del cinema di Venezia e il secondo a Roma.

Nella prima tavola rotonda (il 5 settembre presso l’Hotel Excelsior a Venezia Lido) il focus è stato sulle realtà competitive italiane dell’americana Netflix ormai prossima allo sbarco nel Belpaese, ovvero le piattaforme nostrane già dotate delle tecnologie per la diffusione di contenuti video e le società di produzione e il loro piani d’azione per il futuro immediato. All’incontro veneziano hanno partecipato gli amministratori e i direttori responsabili di Chili Tv, Mymovies e Bim, mentre per la parte della produzione Gianluca Arcopinto, Cross Production (ex Magnolia Fiction), Kahuna Films, Alberini Films e Roberto De Feo (con il contributo di Tempi Moderni e Il festival del cinema di Catania).

Ascolta l’audio della tavola rotonda di Venezia

Dalla tavola rotonda è emerso che l’Italia è pronta e ha la sua risposta competitiva al colosso Usa: anche i produttori si dicono pronti a investire su serie di ampio respiro internazionale adatte al nuovo modo di fruire i contenuti. Da più parti si è tuttavia convenuto sulla necessità per l’industria audiovisiva italiana di lavorare di più sulla scrittura e ideazione di nuove storie vendibili nel mercato estero.

Questo l’input che ha portato all’idea di organizzare un nuovo nuovo incontro sulla scrittura seriale, che si è svolto al MAXXI di Roma lo scorso 26 settembre.

Ne hanno discusso gli esperti delle serie televisive che secondo noi rappresentano l’avanguardia della nuova generazione, gli sceneggiatori e editor di quei titoli che già oggi sono innnovativi e hanno la possibilità di essere esportati in tutto il mondo.

Fra di loro Ottavia Madeddu de I delitti del barlume (Sky), Viola Rispoli di Non uccidere (Rai); Stefano Sardo di 1992 (Sky), Mauro Uzzeo di Dylan Dog e Orfani (Bonelli Editore), Tommaso Renzoni, sceneggiatore per lo Youtuber Claudio di Biagio (Youtube), e il vincitore del FictionLab (della Regione Piemonte) Umberto Francia, responsabile di Writers Guild Italia.
Ad arricchire il dibattito l’avvocato esperto in  tutela del diritto d’autore sul web Giovanni Maria Riccio.

Infine, per Fabrique Tommaso Agnese ha raccontato la sua esperienza di producer nella società francese Elephant.

Ha moderato l’affolatissimo workshop Gabriele Niola, esperto di nuove tecnologie e webserie, che ha illustrato i diversi percorsi di scrittura che l’avvento del web ha portato con sé e le differenze tra scrivere per la tv generalista gratuita e scrivere per emittenti specializzate con canali dedicati al cinema a pagamento.

Ascolta l’audio della tavola rotonda di Roma

Le due tavole rotonde Fabrique du Cinéma su l’avvento di Netflix  e la risposta degli autori italiani  sono eventi culturali promossi da:

Tempi Moderni, UBI Banca, V°73

 

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La scrittura seriale https://www.fabriqueducinema.it/education/tavole-rotonde/la-scrittura-seriale-workshop-di-fabrique-al-roma-web-fest/ https://www.fabriqueducinema.it/education/tavole-rotonde/la-scrittura-seriale-workshop-di-fabrique-al-roma-web-fest/#respond Mon, 21 Sep 2015 14:08:29 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=1923 I massimi esperti del settore e la nuova generazione di scrittori si incontrano nella prestigiosa sede del Museo Maxxi di Roma nell’ambito del Roma Web Fest per ragionare sul futuro della produzione italiana davanti a un pubblico di giovani appassionati di cinema e arti visive. Dopo il successo al Festival del cinema di Venezia della tavola rotonda […]

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I massimi esperti del settore e la nuova generazione di scrittori si incontrano nella prestigiosa sede del Museo Maxxi di Roma nell’ambito del Roma Web Fest per ragionare sul futuro della produzione italiana davanti a un pubblico di giovani appassionati di cinema e arti visive.

Dopo il successo al Festival del cinema di Venezia della tavola rotonda sull’avvento di Netflix in Italia e la risposta dei competitor italiani, Fabrique promuove un nuovo incontro per discutere sulla scrittura delle serie e sul suo futuro rispetto al nuovo modo di fruizione del pubblico. Rete, intereattività, binge watching.

Titolo:

Le diverse forme di scrittura per i racconti seriali: Metodi e stili nella sceneggiatura per Serie Tv, Graphic Novels e Film per il cinema

Panel

Viola Rispoli : Script editor  di Non uccidere la nuova serie crime di RAI3 e “La Squadra”

Stefano Sardo : Sceneggiatore di 1992 (serie Sky)

Mauro Uzzeo: Sceneggiatore e autore di Dylan Dog e Orfani per Bonelli Editore

Tommaso Renzoni : Sceneggiatore cinetelevisivo e giornalista “Fabrique du Cinéma”

Umberto Francia: Responsabile Fictionlab

Ottavia Madeddu: Sceneggiatrice di I delitti del Barlume (serie Sky)

Giovanni Maria Riccio: Studio Legale e-Lex, Professore associato di Diritto della comunicazione

Modera 

Gabriele Niola: Giornalista esperto degli audiovisivi sul web (scrive per Wired, Mymovies e Fanpage)

 

SABATO 26 SETTEMBRE ORE 11:00

MAXXI – via Guido Reni 22 4a

 

 

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