Martina Pensa Archivi - Fabrique Du Cinéma https://www.fabriqueducinema.it La Rivista Del Nuovo Cinema Italiano Mon, 19 Nov 2018 08:55:05 +0000 it-IT hourly 1 On the Road: il cammino dei giovani talenti di Fabrique n. 22 https://www.fabriqueducinema.it/magazine/attori/on-the-road-il-cammino-dei-giovani-talenti-di-fabrique-n-22/ https://www.fabriqueducinema.it/magazine/attori/on-the-road-il-cammino-dei-giovani-talenti-di-fabrique-n-22/#respond Mon, 19 Nov 2018 08:55:05 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=11832 La strada per il successo può essere un percorso lungo e insidioso, da attraversare con tenacia ed entusiasmo. Lo sanno bene i giovani talenti che sono già in cammino e guardano avanti senza fermarsi. Destinazione: il futuro. Francesco Centorame, 22 anni. Studi: Ho studiato per due anni presso lo SMO, scuola di recitazione di Pescara, […]

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La strada per il successo può essere un percorso lungo e insidioso, da attraversare con tenacia ed entusiasmo. Lo sanno bene i giovani talenti che sono già in cammino e guardano avanti senza fermarsi. Destinazione: il futuro.

Francesco Centorame, 22 anni.

Studi: Ho studiato per due anni presso lo SMO, scuola di recitazione di Pescara, città in cui sono nato e ho vissuto prima di trasferirmi a Roma, diretta dall’attore Giampiero Mancini. Nella stessa scuola ho avuto la fortuna di fare diversi stage e workshop con casting e registi. Ma non smetterò mai di pensare che la scuola migliore sia il set, la pratica.

Mi avete visto nella serie TV per ragazzi in onda su RAI Gulp Maggie e Bianca, terza stagione, nel ruolo di Jason; nella prima stagione di Skam Italia per la regia di Ludovico Bessegato. Attualmente sono impegnato con le riprese della seconda stagione di Skam Italia.

Qual è il segreto del successo, secondo te? Secondo me bisogna mixare molte cose per raggiungere il successo. Bisogna credere in ciò che si fa, bruciare di passione, essere grati e rimanere umili. Bisogna avere fame. Tanta fame. Bisogna piangere per le delusioni e imparare dagli errori. Bisogna avere la forza di crederci, ogni giorno.

 

Benedetta Cimatti, 29 anni.

Studi: Diploma al liceo linguistico. Accademia Fondamenta di Roma, dove ho studiato soprattutto le basi del teatro (perché volevo fare solo quello). Sono seguiti diversi seminari e stage, fra i più importanti quelli con Michele Placido, Pier Paolo Sepe, Luciano Melchionna, Paolo Antonio Simioni.

Mi avete vista nelle serie TV Fuoriclasse 2, regia di Riccardo Donna; Fuoriclasse 3, regia di Tiziana Aristarco; L’Ispettore Coliandro diretto dai Manetti Bros, con i quali sto ancora finendo di girare l’ultima stagione; nel 2016 ho iniziato le riprese de La strada di casa per la regia di Riccardo Donna e a breve inizieranno le riprese per la nuova stagione. Al cinema in The end? L’inferno fuori prodotto dai Manetti Bros a fianco di Alessandro Roja e Ricordi? di Valerio Mieli con Luca Marinelli e Giovanni Anzaldo.

Mi vedrete nella serie TV La porta rossa 2, per la regia di Carmine Elia e a fianco di Fortunato Cerlino, con cui sto girando attualmente a Trieste. Ai progetti futuri per ora non posso pensare perché, stando su tre set diversi fino a gennaio, non ho nemmeno il tempo fisico per poter fantasticare. Ma sicuramente il teatro e spero la regia, altra mia grande passione.

Qual è il segreto del successo, secondo te? Non credo esista un segreto per avere successo. Credo piuttosto esista un’identità e il coraggio per andarselo a prendere. Rimanendo sempre fedeli a se stessi, come diceva la nonna di Marjane nel film d’animazione Persepolis: «Rimani sempre integra, non dimenticare mai chi sei e da dove vieni». Ecco, io questo non l’ho mai dimenticato. È la mia storia, la storia di ognuno di noi, la verità profonda di chi siamo veramente e non di chi fingiamo di essere. Se partissimo da questo saremmo tutti più liberi. Invece, nel nostro mondo (quello dell’arte in particolare), mi sembra di vedere sempre più finzione che dovrebbe rimanere all’interno della pellicola e mai fuori. Ma sono fiduciosa. Negli esseri umani, soprattutto.

 

Francesco Gaudiello, 24 anni.

Studi: Studi privati con l’attore Davide Bechini presso il Centro Sperimentale di Cinematografia.

Mi avete visto nelle serie TV Don Matteo 9, È arrivata la felicità, Rimbocchiamoci le maniche.

Mi vedrete al cinema in Il peccato di Andrei Konchalovsky, nel film TV dedicato alla vita di Mia Martini, Io sono mia, regia di Riccardo Donna.

Qual è il segreto del successo, secondo te? Il segreto del successo è il maschietto che per la prima volta rinuncia ai pirati e trova il coraggio di dare un bacio alla bambina che gli piace. È il coefficiente di tempo che si passa a sognarlo. O almeno è così che me lo immagino. Credo che il talento più grande cui un artista possa tendere è proprio questo: una determinazione quasi infantile e irrazionale. L’unico modo per terminare quel verso o quel dipinto, senza che il giudizio esterno contamini inconsapevolmente quello che ancora non c’è e che solo l’artista riesce a vedere.

 

Martina Pensa, 27 anni.

Studi: Mi sono diplomata a 18 anni all’Accademia Il Teatro in Soffitta. Ho partecipato a workshop di recitazione cinematografica. Tutt’ora continuo a studiare con la coach Giulia Cantore per perfezionarmi nella dizione e nell’interpretazione.

Mi vedrete al cinema in Una storia senza nome di Roberto Andò, da cui ho imparato come tirare fuori esattamente quello che è richiesto al personaggio, e grazie al quale ho lavorato con Alessandro Gassman e Micaela Ramazzotti; Notti magiche di Paolo Virzì, con cui ho fatto il mio primo provino per il cinema e da cui ho imparato che per ottenere un’ottima interpretazione bisogna sudare; Uno di famiglia di Alessio Maria Federici, che mi ha dato la possibilità di capire quanto nulla vada lasciato al caso, che anche un piccolo movimento delle labbra può rendere la scena perfetta – in questo caso perfetta anche grazie alla presenza di Pietro Sermonti! I progetti per il futuro sono tanti: il teatro, mio primo grande amore, e il cinema, mondo in cui sono entrata da un anno e che mi ha travolta. Adesso non potrei rinunciare né all’adrenalina del primo, né alla meraviglia del secondo. Mi piacerebbe anche partecipare a una serie TV: l’idea di dover convivere con un personaggio per molto tempo mi affascina terribilmente.

Qual è il segreto del successo, secondo te? Non penso ci sia una formula magica per avere successo. Credo nello studio, nella perseveranza, nella forza d’animo, nel colpo di fortuna e nella pazienza. Il lavoro dell’attore è un lavoro d’attesa. Si attendono provini, risposte, si attende dietro le quinte, sul set, si attende l’uscita del film e le reazioni del pubblico, si attende… Ma quando arrivano i titoli di coda o l’applauso del pubblico, ti senti ripagato di ogni fatica.

 

Alessandro Fella, 30 anni.

Studi: Mi sono diplomato nel 2015 alla Scuola Internazionale di Teatro Arsenale di Milano, uno dei riferimenti della École Internationale de Théâtre Jacques Lecoq di Parigi. Anche la scuola di Lecoq rappresenta il tronco della mia formazione. Non ho mai smesso di studiare. Oggi, come da sempre, i miei insegnanti sono tutti i colleghi con cui ho a che fare.

Mi avete visto nella serie TV Talent High School 2, una serie per bambini diretta da Daniela Borsese, in cui ho iniziato quasi per sbaglio, prendendo un ruolo nel 2012; La Compagnia del Cigno, dove ho avuto il piacere di essere diretto dai maestri Ivan Controneo e Luca Bigazzi.

Mi vedrete nella serie TV Il paradiso delle signore 3, in uscita a settembre.

Qual è il segreto del successo, secondo te? Per me il segreto del successo è non avere successo. Non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e da dove veniamo. Bisogna ricordarsi sempre di affrontare la vita e il prossimo con umiltà, perché da tutti si può, anzi si deve, imparare. L’attore è un privilegiato, lavora con le emozioni e con la vita, non si alza alle 5 del mattino per andare in campagna. Per questo l’attore bravo non è quello che dice bene la battuta, ma è chi fatica sempre, senza essere mai a posto con la coscienza, chi è sempre a amato di sapere. Credo che il teatro sia fondamentale per capirlo.

 

Cristina Pelliccia, 26 anni.

Studi: Ho iniziato un corso di teatro a 13 anni con un’associazione culturale di nome Palcomix, dove ho ricevuto i primi strumenti di recitazione. A 17 anni ho deciso di iscrivermi al Conservatorio di Giovanni Battista Diotajuti, cinque giorni su sette per sei ore dopo l’orario scolastico. Grazie a lui ho imparato a recitare. A 21 anni sono entrata all’Accademia Silvio d’Amico, dove finalmente mi sono resa conto di non aver capito nulla e di dover ricominciare tutto daccapo. Esperienza traumatica ma molto felice, che mi ha dato tanto come persona.

Mi vedrete nella serie TV Suburra 2, la mia prima esperienza assoluta sullo schermo.

Qual è il segreto del successo, secondo te? … Oddio, scusa, stavi parlando con me?

 

stylist Rosamaria D’Aanna
hairstylist Giada Udovisi@Harumi
mua Eleonora Da Felicis@Harumi
creative producer Tommaso Agnese
assistente Daria Maistrenko
foto Jacopo Gentilini
assistente fotografo Alex Emma

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