Magazine Archivi - Fabrique Du Cinéma https://www.fabriqueducinema.it La Rivista Del Nuovo Cinema Italiano Thu, 20 Apr 2023 13:29:32 +0000 it-IT hourly 1 Eki: il magazine tra arte e luce https://www.fabriqueducinema.it/cinema/people/eki-il-magazine-tra-arte-e-luce/ https://www.fabriqueducinema.it/cinema/people/eki-il-magazine-tra-arte-e-luce/#respond Tue, 11 Apr 2023 09:21:34 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=18272 Il connubio tra arte e luce può sembrare ovvio, ma su Eki riesce ad apparire inedito. Eki è un magazine cartaceo che vede la “luce” nel 2020 grazie all’idea di Camilla Cattabriga, Claudia Sicuranza, Maria Chiara Morolli e Arianna Pucci. Prendendo il nome da un’antica divinità del Sole, Eki ha lo scopo di creare uno […]

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Il connubio tra arte e luce può sembrare ovvio, ma su Eki riesce ad apparire inedito. Eki è un magazine cartaceo che vede la “luce” nel 2020 grazie all’idea di Camilla Cattabriga, Claudia Sicuranza, Maria Chiara Morolli e Arianna Pucci. Prendendo il nome da un’antica divinità del Sole, Eki ha lo scopo di creare uno spazio dove artisti di tutto il mondo possano confrontarsi sui molteplici modi di lavorare con la luce. Anche se le fondatrici vengono dal mondo del cinema, il magazine non è una rivista cinematografica né fotografica, ma è aperta a qualsiasi forma d’arte che tratti la luce.

Perché nel 2020, quando avete iniziato, avete subito deciso di uscire con una rivista cartacea?

Per raccogliere tutte le informazioni per le nostre interviste serve tantissimo tempo, per questo la rivista esce ogni sei mesi. Ci sarebbe dispiaciuto che tanto lavoro finisse per ricevere solo la fruizione rapida e spesso poco attenta di Internet. Pensiamo che unicamente con il cartaceo che va letto, riletto e conservato il lavoro venga rispettato. Inoltre ogni sei mesi scegliamo un tema, sempre in riferimento alla luce, e ci divertiamo a riportarlo nel concreto del magazine, a partire dalla copertina che ha una carta apposita rispetto al concept. Per il numero sulla luce solare, per esempio, abbiamo scelto un’immagine della corona solare stampata su una particolare carta brillante. Un elemento importante è quello della rilegatura: abbiamo scelto un tipo di rilegatura (gloo) che consente di aprire il magazine in maniera completa a 180°. Avere quindi un oggetto cartaceo ci permette di giocare con tutti questi elementi che con una rivista online non sarebbe possibile.

Siete tutte molto giovani. Dove vi siete conosciute e come è nato questo comune amore?

Noi tre creative director  (Claudia Sicuranza, Camilla Cattabriga, Eleonora Contessi) ci siamo conosciute al Centro Sperimentale, Arianna Pera, la nostra production coordinator si è aggiunta dopo ed è stata la nostra fortuna.

Quante copie di Eki siete arrivate a stampare?

Stampiamo ora 400 copie, non poche. Il primo numero era di 200, il secondo già di 300. La vendita della 00, copia pilota, fu una grande sorpresa poiché è andata sold-out in pochissimi giorni e abbiamo dovuto provvedere a una ristampa.

L’idea di lasciare al lettore la possibilità di acquistare la rivista sia con abbonamento che singolarmente nasce sin da subito?

L’idea dell’abbonamento è nato in parallelo con l’uscita della 02, numero dedicato alla luce solare. Sin dal numero zero siamo partite con la vendita online e con pochi punti vendita che già si stanno estendendo in zone anche di provincia e periferia. L’obiettivo è raggiungere anche posti fuori dall’Italia. I numeri infatti sono disponibili anche in lingua inglese grazie a tante traduttrici che fanno un lavoro fantastico.

La vostra distribuzione quindi punta anche al mercato estero?

Le premesse ci sono tutte. È una finestra importante anche per gli artisti coinvolti. Una volta scelto il tema, iniziamo con un vero e proprio brainstorming per individuare gli artisti che esprimono nelle loro opere quel tema. È una delle parti più intense che anche umanamente ci regala tantissimo.

Eki

Come impostate il lavoro rispetto alle scelte estetiche e grafiche?

Scegliamo tutte insieme. Ne discutiamo tanto. Avere tre teste permette alla rivista di essere più ricca, fortunatamente siamo molto in sintonia e sono sempre scambi da cui impariamo molto. Poi c’è il nostro grafico Beniamino Ziccardi che quando non siamo convinte del tutto o indecise viene in soccorso con il suo sguardo da esperto. Per quanto riguarda la scelta delle immagini va in base anche a chi segue l’intervista e l’artista per quell’articolo. A volte è difficile scegliere tra tutte le immagini che si vorrebbero usare.. Questo tipo di lavoro parte già dal principio, prima dell’intervista con l’artista. È sempre un lavoro che funziona all’unisono dall’inizio fino alla fine e che mette in gioco la fiducia che ognuna ripone nell’altra.

Come fate con il copyright?

Ci stiamo muovendo per capire qual è il metodo migliore per utilizzare le immagini. In un primo momento ci facevamo bastare le mail di conferma da parte degli autori, che ha comunque valore legale. Ora proviamo a contrattualizzare, quando possibile. Il lavoro dietro è sempre tanto, anche perché gli artisti vengono da tutto il mondo.

Quali sono i temi dell’ultimo numero?

Eki issue 03, acquistabile online e nei punti vendita selezionati, tratta la luce nel digitale. Ci siamo poste tante domande: una su tutte, come con l’avvento di nuove tecnologie l’uso della luce sia cambiato. Partendo da questi interrogativi abbiamo scoperto mondi che non ci aspettavamo. Tra tutti i numeri è forse quello che ha richiesto la ricerca più ampia. Abbiamo intervistato, per esempio, un direttore della fotografia di videogiochi che per noi ha rappresentato un mondo totalmente nuovo.

Come è composta la vostra redazione? Avete collaboratori con esperienze e studi diversi dai vostri?

Siamo partite in cinque ragazze. Poi si sono aggiunte le traduttrici (Giulia Libardi, Giulia Sorbo, Greta Rattini, Marta I. Giotti e Nina Moog), una text editor (Maddalena Sciarra), una text supervisor (Maria Francesca Catelli), un grafico (Beniamino Ziccardi), e Arianna.  Siamo molto contente perché nel tempo è nato un bel rapporto e un bel dialogo. Per ogni intervista poi che decidiamo di fare dove noi non ci sentiamo competenti chiediamo ad altri collaboratori più preparati sul tema di confrontarsi con l’artista.

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Festival Pontino del Cortometraggio, anno dieci https://www.fabriqueducinema.it/festival/italia/al-via-la-10a-edizione-del-festival-pontino-del-cortometraggio/ Sun, 02 Nov 2014 12:45:10 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=320 Giunto alla decima edizione, il Festival Pontino del Cortometraggio si è svolto nel novembre scorso al Teatro Moderno di Latina. Negli ultimi anni il Festival ha ottenuto un crescente successo di pubblico e da diverse edizioni ormai si iscrivono mediamente oltre 500 opere da circa 47 paesi del mondo (vedi spot). Quest’anno l’obiettivo è stato sui temi relativi alla crisi, alla questione femminile e all’Africa, un continente assai complesso che è […]

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Giunto alla decima edizione, il Festival Pontino del Cortometraggio si è svolto nel novembre scorso al Teatro Moderno di Latina. Negli ultimi anni il Festival ha ottenuto un crescente successo di pubblico e da diverse edizioni ormai si iscrivono mediamente oltre 500 opere da circa 47 paesi del mondo (vedi spot).

Quest’anno l’obiettivo è stato sui temi relativi alla crisi, alla questione femminile e all’Africa, un continente assai complesso che è portatore di risorse umane e culturali ancora in gran parte inesplorate, anche dal punto di vista della produzione cinematografica.

Nel corso delle serate, ricche di performance artistiche e mostre, si sono susseguiti cortometraggi a regia e/o tematica femminile e africana, e altri in grado di affrontare con originalità e forza espressiva le più svariate tematiche sociali, oltre ad alcuni interessanti cortometraggi di videoarte.

La giuria, composta da Paola Populin, Gaia Capurso, Stefano Dubay, Massimo Palumbo, Giada Prandi e Stefano Switala ha assegnato 4 premi (Miglior Cortometraggio Sociale, Miglior Corto Donna, Miglior Corto Africa, Premio Videoarte Tonino D’Erme) per un montepremi complessivo di 2.200 euro e 6 menzioni speciali (Miglior regia femminile, Miglior fotografia, Miglior animazione, Premio del pubblico, Miglior Corto Lazio, Corto Press).

Molti gli ospiti: il regista Mario Balsamo (regista di Noi non siamo come James Bond, Premio speciale della Giuria al Festival di Torino), Stefano Dubay (modellatore 3D del film d’animazione premio Oscar Frozen e di The Green Hornet di Michel Gondry) e i rappresentanti dei Festival di cortometraggi “Visioni Fuori raccordo”, “Cinedeaf”, “Lo Spiraglio” e “A corto di donne”.

Info: www.festivalpontino.com

 

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Elisa Amoruso, regista e scrittrice https://www.fabriqueducinema.it/magazine/futures/elisa-amoruso/ Wed, 08 Oct 2014 13:00:18 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=342 In principio fu la fotografia. Ma a soli 32 anni Elisa ha goà attraversato anche cinema e letteratura. Oggi sta per fare il grande salto dal documentario ai film di finzione, tra l’Italia e la Polonia. di Giovanna Maria Branca foto Andrea di Lorenzo Elisa Amoruso, classe 1981, ci aspetta nella sede della Tangram Film […]

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In principio fu la fotografia. Ma a soli 32 anni Elisa ha goà attraversato anche cinema e letteratura. Oggi sta per fare il grande salto dal documentario ai film di finzione, tra l’Italia e la Polonia.

di Giovanna Maria Branca foto Andrea di Lorenzo

Elisa Amoruso, classe 1981, ci aspetta nella sede della Tangram Film di Carolina Levi a Trastevere. È la casa di produzione che ha partecipato alla realizzazione del suo primo film, molto applaudito allo scorso Festival di Roma nella sezione Prospettive Doc Italia: Fuoristrada. Lo vedremo presto nelle sale italiane, distribuito dall’Istituto Luce, e da Fandango International all’estero. Elisa è una sceneggiatrice, tra gli altri film Passione sinistra di Marco Ponti, uscito nel 2013; una scrittrice, il suo primo romanzo Buongiorno amore è anch’esso del 2013; una fotografa. E ora anche una regista.

Tra queste forme di espressione quale ti rappresenta meglio?

La scrittura è sicuramente la mia base di partenza, ma tutto è iniziato dalla fotografia, che ha poi aiutato il passaggio dalla scrittura alla regia. Mio padre commercia in macchine fotografiche, quindi ci sono cresciuta in mezzo. Ho iniziato a fare la fotografa di scena per i cortometraggi degli amici e poi per tutta la seconda serie di Boris. In precedenza, nel 2005, mentre frequentavo il primo anno del corso di sceneggiatura al Centro Sperimentale, ho iniziato la collaborazione con Claudio Noce per cui ho sceneggiato il corto Aria, che ha vinto tantissimi premi anche ai David di Donatello e ai Nastri D’argento. Poi la nostra collaborazione è continuata con il mediometraggio Adil e Yusuf (2008), che è stato a Venezia e che è servito da studio per il nostro primo lungometraggio: Good Morning Aman (2009). Per Claudio Noce ho anche scritto la sceneggiatura di La foresta di ghiaccio, con Emir Kusturica protagonista.

Poi sei passata al documentario: un genere in cui non è la finzione, ma la realtà a parlare.

È stata una scelta naturale. Ho trascorso un anno e mezzo con i “personaggi” di Fuoristrada: quello che accadeva era così forte che la storia mi è arrivata nel suo farsi, il mio sguardo era orientato su ciò che mi dettava la vicenda, tutto in presa diretta, nel massimo rispetto della realtà di queste persone. Senza forzature, costruzioni o prese di posizione. Ho seguito semplicemente il modo in cui vive questa famiglia composta da Beatrice, Marianna e il loro figlio. Beatrice prima si chiamava Pino, faceva e fa ancora la meccanica nella sua officina a San Giovanni ed è una campionessa di rally. Il suo ambiente quindi è quasi del tutto composto da uomini, che però la stimano e la rispettano dato che è bravissima nel suo mestiere. Anche se, come ci si poteva aspettare, ha perso almeno metà della clientela dopo il cambiamento di sesso. Il titolo  è nato dalla storia stessa, quella di un meccanico che guida nei rally: Fuoristrada, una metafora che racconta un po’ tutta la vicenda di vita di Beatrice, della sua famiglia fuori dai canoni e dell’amore che la unisce a Marianna.

In qualità di giovane autrice qual è la tua prospettiva sul cinema italiano? Quali le limitazioni e gli ostacoli che hai incontrato e quali invece gli aspetti positivi?

Con tutti i miei progetti ho sempre fatto domanda al Ministero, ma non avendo nomi di rilievo nel cast né l’appoggio di grandi distribuzioni sono stati tutti rifiutati. Almeno fino all’ultimo film cui sto lavorando, come sceneggiatrice e regista: Se Dio vuole – Insha’Allah.

Per Fuoristrada però volevamo almeno ottenere il riconoscimento dell’interesse culturale, e per fortuna ci siamo riusciti. Se Dio vuole invece è una coproduzione Italia/Polonia con il 40% di produzione polacca. La Opus Film ha fatto richiesta per il finanziamento al Polish Film Institute, che dovrebbe darci 400.000 euro. Abbiamo incontrato a Cannes il direttore del PFI che è un grande sostenitore del film: ci ha addirittura detto che gli dispiace poter offrire “solo” questa cifra, che per l’Italia ormai è un’enormità. Però dobbiamo riuscire a raccogliere il restante 60%: il Ministero italiano ci darà 150.000 euro, bisogna ancora trovare il resto dei soldi.

Credo che gli autori della nostra generazione non abbiano una resistenza a priori nello spendere energie, tempo e denaro in un progetto, anche se non c’è nessuno che lo finanzia. La nostra generazione non è affermata e sostenuta come quella precedente, ma questo è anche un aspetto positivo: ci dà maggiore libertà dalle influenze esterne, maggiore possibilità di sperimentare svincolati da pressioni. Insomma, mi pare che anche se ci mettono sulla strada veramente tanti ostacoli, questo non basta a fermarci. E anche un giornale come Fabrique, con tutti i giovani talenti del nostro cinema, lo dimostra: è l’esempio concreto di come nonostante tutto noi comunque andiamo avanti.

 

Puoi dirci qualcosa in più sul tuo prossimo film Se Dio vuole e in generale sui tuoi progetti futuri?

Il soggetto di Se Dio vuole l’avevo scritto addirittura quando frequentavo ancora il Centro Sperimentale, è rimasto nel cassetto per tanti anni. Quando poi abbiamo presentato il progetto in Polonia, dato che all’epoca frequentavo un master alla scuola di cinema di Andrzej Wajda, è piaciuto così tanto che abbiamo iniziato a sviluppare la sceneggiatura: Wajda, scherzosamente, mi disse che avrebbe voluto averla lui l’idea. È un noir ambientato tra l’Italia e la Polonia, che indaga l’identità di una donna alle prese con due storie d’amore: una nel presente, a Varsavia, con l’uomo che ha sposato, e l’altra nel passato, con un algerino, quando era una giovane immigrata polacca a Roma. Abbiamo già due dei protagonisti: Kasia Smutniak e Robert Wieckiewicz, un attore molto famoso in Polonia, mentre resta aperto il casting per l’algerino.

L’altro progetto cui sto lavorando è il mio secondo libro. Buongiorno amore, che avevo iniziato solo per sentirmi in contatto con l’Italia mentre vivevo in Polonia, è andato inaspettatamente benissimo. Così tanto che Newton Compton me ne ha “commissionato” un altro. Insomma, tra la scrittura del romanzo e il film… se mi proponessero qualcos’altro dovrei inventarmi una seconda me!

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Maremetraggio, l’ultima chance con Fabrique du Cinéma! https://www.fabriqueducinema.it/festival/italia/maremetraggio-lultima-chance-con-fabrique-du-cinema/ https://www.fabriqueducinema.it/festival/italia/maremetraggio-lultima-chance-con-fabrique-du-cinema/#respond Tue, 13 May 2014 15:00:59 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=503 L’Associazione Maremetraggio, la quale organizza l’International ShorTS Film Festival a Trieste, presenta ogni anno i corti vincitori dell’anno precedente dei più prestigiosi festival a livello internazionale. Il 30 Aprile 2014 si sono concluse le selezioni ma, in occasione dei festeggiamenti della 15° edizione e della partnership di Fabrique du Cinéma, c’è ancora un posto a disposizione! Se non hai partecipato alle […]

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L’Associazione Maremetraggio, la quale organizza l’International ShorTS Film Festival a Triestepresenta ogni anno i corti vincitori dell’anno precedente dei più prestigiosi festival a livello internazionale.

Il 30 Aprile 2014 si sono concluse le selezioni ma, in occasione dei festeggiamenti della 15° edizione e della partnership di Fabrique du Cinéma, c’è ancora un posto a disposizione!

Se non hai partecipato alle selezioni, il tuo corto dura meno di venti minuti ed hai realizzato il trailer, inviaci la tua opera entro il 30 maggio a [email protected] (wetrasfer o link privato)

Il trailer verrà proiettato il 6 giugno durante l’evento di Fabrique du Cinéma all’Aranciera di San Sisto e potrai concorrere all’ultima chance per partecipare a luglio alla Sezione Maremetraggio e chissà, aggiudicarti il premio di 10.000 euro!

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Bando della X Edizione del Festival Pontino del Cortometraggio https://www.fabriqueducinema.it/festival/italia/bando-della-x-edizione-del-festival-pontino-del-cortometraggio/ https://www.fabriqueducinema.it/festival/italia/bando-della-x-edizione-del-festival-pontino-del-cortometraggio/#respond Tue, 14 Jan 2014 13:00:29 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=523 Giunto alla decima edizione, il Festival Pontino del Cortometraggio si svolgerà a Latina dal 24  al 30 giugno 2014. Il Festival ha negli anni ottenuto un crescente successo di pubblico e da tre edizioni ormai, a partire dalla settima, si iscrivono mediamente oltre 500 opere da circa 47  paesi del mondo. Realizzato con il contributo e il patrocinio della Regione Lazio, della Provincia di Latina e del Comune di Latina, quest’anno l’obiettivo […]

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Giunto alla decima edizione, il Festival Pontino del Cortometraggio si svolgerà a Latina dal 24  al 30 giugno 2014.

Il Festival ha negli anni ottenuto un crescente successo di pubblico e da tre edizioni ormai, a partire dalla settima, si iscrivono mediamente oltre 500 opere da circa 47  paesi del mondo. Realizzato con il contributo e il patrocinio della Regione Lazio, della Provincia di Latina e del Comune di Latina, quest’anno l’obiettivo è quello di mostrare pienamente la sensibilità del Festival alle tematiche relative alla crisi, alla questione femminile e all’Africa, un continente che merita tutta la nostra attenzione e che è portatore non solo di problemi, ma soprattutto di risorse umane e culturali ancora in gran parte inesplorate, anche dal punto di vista della produzione cinematografica. Due intere giornate, ricche di tavole rotonde, performance artistiche e mostre, saranno dedicate alle proiezioni dei cortometraggi selezionati a regia e/o tematica femminile e africana, con relativi premi della Giuria tecnica e del pubblico. Nelle altre serate, le proiezioni saranno dedicate esclusivamente ai cortometraggi selezionati in concorso che affrontino tematiche sociali, a cortometraggi di video arte e… al Festival dei Festival, con la partecipazione di Festival Amici e molto altro. La giuria tecnica assegnerà 4 premi (Miglior Cortometraggio Sociale, Miglior Corto Donna, Miglior Corto Africa, Premio Video arte Tonino D’Erme) per un montepremi complessivo di 2.200 euro e 6 menzioni speciali (Miglior regia femminile, Miglior fotografia, Miglior animazione, Premio del pubblico, Miglior Corto Lazio, Corto Press).

Per leggere il bando e iscrivere un cortometraggio, visita il sito ufficiale del Festival.

La deadline è il 5 marzo.

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France Odeon https://www.fabriqueducinema.it/festival/dal-mondo-festival/france-odeon/ https://www.fabriqueducinema.it/festival/dal-mondo-festival/france-odeon/#respond Thu, 24 Oct 2013 14:00:40 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=533 Fabrique Du Cinéma e’ felice di promuovere e sostenere un festival amico affine al carattere europeo della nostra rivista. “France Odeon” dal 31 ottobre al 3 novembre al cinema Odeon di Firenze. Il programma del festival è il frutto di una selezione effettuata tra gli oltre 200 film che sono stati prodotti in Francia a […]

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Fabrique Du Cinéma e’ felice di promuovere e sostenere un festival amico affine al carattere europeo della nostra rivista.
France Odeon” dal 31 ottobre al 3 novembre al cinema Odeon di Firenze.

Il programma del festival è il frutto di una selezione effettuata tra gli oltre 200 film che sono stati prodotti in Francia a cavallo del 2012-2013. Ci saranno opere provenienti dai Festival di Cannes, Berlino, Venezia e Toronto. Molte anteprime italiane e addirittura per quanto riguarda tre film la presentazione a Firenze anticiperà l’uscita francese.
Quindi quale miglior modo di passare le festività novembrine se non al festival della città d’arte più bella d’italia.

 

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Fabrique a Cannes https://www.fabriqueducinema.it/festival/dal-mondo-festival/fabrique-a-cannes/ https://www.fabriqueducinema.it/festival/dal-mondo-festival/fabrique-a-cannes/#respond Thu, 08 Aug 2013 22:50:25 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=433 La distribuzione di Fabrique e’ arrivata fino al Festival di Cannes, nel padiglione italiano del prestigioso festival il Fabrique Point per il primo numero della rivista.

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La distribuzione di Fabrique e’ arrivata fino al Festival di Cannes, nel padiglione italiano del prestigioso festival il Fabrique Point per il primo numero della rivista.

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