L'articolo Mal di gola, Stash e YouNuts! ci raccontano gli anni ’80 del nuovo video: un synth con le spalline proviene da Fabrique Du Cinéma.
]]>Un synth con le spalline merita un video cotonato. «I suoni della canzone mi hanno subito fatto immaginare quel tipo di look, la grana, quel voler essere digitali senza ancora riuscirci» continua Stash, che per Mal di gola torna a collaborare con gli YouNuts! dopo il videoclip di Non è vero. Il risultato non è solo un omaggio agli anni ’80 ma una vera ricostruzione d’epoca. «Non si poteva non fare un video del genere su un pezzo così – racconta Antonio Usbergo – Io vivo negli anni ’80. Per questo video in particolare abbiamo ripreso la narrazione didascalica, quasi da fotoromanzo, tipica di quel periodo. Duran Duran, George Michael, Madonna, Wham!, ma anche i playback delle band e le video-interviste fatte alle persone comuni. Questa è la storia di un amore adolescenziale che viene bruscamente interrotto dalla partenza di lui per il militare. La malinconia è proprio nel passaggio all’età adulta. Invece oggi a 18 anni sei ancora un bambino».
Per ottenere quel look senza accontentarsi di imitarlo in post produzione, gli YouNuts! hanno ricreato il set-up tecnico di una ripresa d’epoca usando però la solita Panasonic. «Abbiamo girato con un’ottica vecchia – spiega Niccolò Celaia – una Angenieux Vintage 25-250 Zoom, che dà già una pasta retrò. E poi abbiamo messo un pacco di filtri: Glimmer, White ProMist, Black ProMist e un filtro Star. In color abbiamo simulato un effetto di vecchia pellicola e di leggero VHS». Il resto lo fanno i movimenti di camera e di montaggio, e l’uso sinuoso di un’ottica zoom. «Per questo video abbiamo investito tutti personalmente – raccontano i due registi – sia noi che Antonio Giampaolo (Maestro Production), senza badare al budget. Siamo troppo amici e poi il pezzo era troppo bello».
«Non segue i canoni di un video che deve performare e fare i numeri su YouTube – continua Stash -, basta pensare al formato 4:3 e ai filtri d’epoca che tolgono la nitidezza che il digitale invece vuole». The Kolors e YouNuts! si sono incontrati la prima volta in Giappone, tempo fa, per 10 giorni di riprese a Tokyo. Nel frattempo sono diventati «fratelli, umanamente e professionalmente» ma è con Mal di gola che inizia un capitolo nuovo: «Per me non è solo un video ma un messaggio di coerenza artistica. Loro hanno enfatizzato la nostra musica vestendola dell’abito migliore. Insieme pizzichiamo le corde della nostalgia di chi ha vissuto quella decade, anche di riflesso, ma sempre con una scrittura urbana figlia della nostra generazione. Del video mi piace tutto: le movenze con cui Federico Russo si toglie la sigaretta dalla bocca, il bacio nella cabina, la nostra parte di playback con la band: è tutto un racconto».
Credits
Regia: YouNuts! (Antonio Usbergo e Niccolò Celaia); Produzione: Antonio Giampaolo per Maestro Production; Discografica: Island Record; Cast: Federico Russo e Rachele Luschi; Montaggio e color: Gianluca Conca; Scenografia: Raffaele Lucci; Costumi: Noemi Intino; Make-up: Noemi Natale; Hairstyle: Anastasia Coppola
Il videoclip è stato realizzato rispettando tutte le misure di sicurezza riportate nel protocollo audiovisivo in materia di Covid-19.
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]]>È Salmo ad avere subito l’idea del videoclip, così come quella di affidarla agli YouNuts! (a cui è legato da una collaborazione ormai storica): «Volevamo citare un video dei primi anni Duemila, I’m so crazy di Par-T-One vs INXS – spiega Mace – Ci sono scene di pogo con corpi seminudi che si toccano. Vederlo in un periodo in cui siamo tutti chiusi in casa con la paura del contagio è ancora più forte».«Salmo ha una capacità incredibile di concepire i suoni e le immagini in parallelo. A me capita più il contrario: quando mi blocco su una composizione musicale apro un film e lo mando in play senza audio: lascio che le immagini ispirino i suoni. Dal concept iniziale di Salmo gli YouNuts! hanno iniziato a tirar fuori altre idee, come quella delle pedane di vetro riprese da sotto. Le sovrapposizioni dei volti mi ricordano moltissimo gli anni Settanta di Ken Russel: hanno mescolato vari linguaggi e hanno spaccato».
Mace, Blanco e Salmo insieme in un brano fatto di contrasti, con un romanticissimo sofferto presente già nel titolo e una base che passa dall’ambient all’elettronica. L’idea è nata a più step. «Stavo scrivendo una composizione ambient strumentale, ispirata a un compositore giapponese anni ’80, un pioniere, Hiroshi Yoshimura». Poi la scoperta di Blanco su Spotify e il colpo di fulmine: «Sono impazzito. Era uno dei migliori artisti che avevo ascoltato in Italia negli ultimi anni. L’ho invitato subito in studio: aveva solo pezzi molto aggressivi con un animo punk e ho voluto provare a decontestualizzarlo, facendolo cantare sulla base strumentale ambient». E alla fine arriva Salmo, che ascolta la traccia di Blanco in studio da Mace: colpo di fulmine anche per lui. «Gli ho detto: beh, allora mettici su una strofa anche tu».
Con un’unica giornata di riprese e una shot list fittissima, il video è stato girato in uno studio di posa a Milano: «Ci serviva un posto così grande da contenere due set, anzi quasi tre – spiega Antonio Usbergo degli YouNuts! – a partire da quello della pioggia e dal limbo per girare le immagini con gli effetti di luce e la scena del vetro. Era importante ottenere un’impressione di vastità».
I due registi hanno pensato ogni effetto di luce proprio per dare maggiore risalto al bianco e nero, ereditato dalla reference proposta inizialmente da Salmo, Mace e Blanco: «La canzone nostra richiedeva un video un po’ onirico. Alla scena del pogo abbiamo aggiunto la pioggia, come suggerisce il testo, per renderlo epico e iconico». Per la resa estetica finale, invece, non è stata utilizzata una LUT aggressiva: «Abbiamo girato con dei file flat – spiega Niccolò Celaia degli YouNuts! – Poi abbiamo tolto la saturazione e aumentato un po’ il contrasto ai monitor regia che avevamo sul set per avere un riferimento del look che volevamo raggiungere. Il grosso del lavoro di color è stato fatto da Rosario Balistreri sotto nostre indicazioni».
Riuscitissimi anche i virtuosismi di macchina, realizzati interamente in fase di ripresa, con una testata cartoni Lambda a 3 assi montata su binario: «Abbiamo giocato con dei movimenti in avvicinamento al soggetto mentre facevamo ruotare la camera sull’asse orizzontale. All’inizio eravamo molto in ansia su come ottenere il movimento di rotazione a 360, ma alla fine vedendo i test e parlando con amici e colleghi, abbiamo scelto di farlo così. Ed è venuto molto bene».
Muovendosi su un’energia diversa da quella del sound che racconta, il video di La canzone nostra completa il brano con un’insolita poetica pogata, esaltata da due grandi frontman in scena. Mentre Blanco, appena 17enne, divora lo spazio e si presta a una follia da giovanissimo Joker, Salmo lo accompagna senza mai sovrastarlo, entrando e uscendo insieme ai giochi di luce creati per lui, come un deus ex machina dagli occhi felini. «Sono degli showman pazzeschi – conclude Mace – Anche io mi sono sciolto molto in video per i miei standard: stare accanto a due presenze così istrioniche è contagioso».
Credits
Regia: YouNuts! (Antonio Usbergo e Niccolò Celaia); Produzione: Antonio Giampaolo per Maestro Production; Organizzatore: Lorenzo Bramati; Discografica: Island Records
Foto di scena: Steve B.
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]]>Da sempre attenta alle nuove realtà del mondo della produzione cinematografica e audiovisiva, la Maestro Production nasce da un progetto di Antonio Giampaolo. Negli ultimi anni ha prodotto circa 50 videoclip musicali collaborando con tutte le più importanti etichette discografiche e i volti più noti della musica italiana. Dopo aver curato la produzione delle prime due stagioni, nel 2019 sono previste le riprese della terza stagione di New School, un progetto seriale per conto di De Agostini che andrà in onda sulla piattaforma Sky e digitale terrestre.
Tra le altre collaborazioni ricordiamo la produzione di un importante progetto in uscita ad ottobre per Netflix, e i promo della piattaforma Fox Italia. Al centro della filosofia della Maestro Production c’è la volontà di coinvolgere le giovani leve del settore e sostenere progetti di giovani registi e autori.
Se sei un giovane cineasta, non perdere l’occasione di iscrivere la tua opera alla nuova edizione dei Fabrique du Cinéma Awards direttamente su FilmFreeway. Affrettati! Le iscrizioni si chiuderanno il prossimo 16 novembre! Il montepremi ammonta a 6000 euro! Per tutte le informazioni e per rimanere sempre aggiornato, consulta il sito ufficiale dei Fabrique du Cinéma Awards.
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]]>Per candidarsi inviare curriculum e proposte a [email protected]
Tutte le info su: www.maestroproduction.it
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