La porta rossa Archivi - Fabrique Du Cinéma https://www.fabriqueducinema.it La Rivista Del Nuovo Cinema Italiano Sat, 05 May 2018 05:50:52 +0000 it-IT hourly 1 Tra antimafia e noir nordici: le serie e i documentari della settimana https://www.fabriqueducinema.it/serie/tra-antimafia-e-noir-nordici-le-serie-e-i-documentari-della-settimana/ https://www.fabriqueducinema.it/serie/tra-antimafia-e-noir-nordici-le-serie-e-i-documentari-della-settimana/#respond Sat, 05 May 2018 05:50:52 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=10231 RAI PLAY Questa settimana il nostro consueto appuntamento comincia dalle serie più interessanti sulla piattaforma Rai Play. Nel mese di maggio inizieranno a Trieste le riprese della seconda stagione de La porta rossa. Prodotta da VelaFilm, la serie nel suo primo ciclo di puntate ha riscosso un buon successo di critica e pubblico. Il titolo […]

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RAI PLAY

Questa settimana il nostro consueto appuntamento comincia dalle serie più interessanti sulla piattaforma Rai Play. Nel mese di maggio inizieranno a Trieste le riprese della seconda stagione de La porta rossa. Prodotta da VelaFilm, la serie nel suo primo ciclo di puntate ha riscosso un buon successo di critica e pubblico. Il titolo viene dalla “porta rossa” che separa la vita terrena dall’aldilà: è quella che il commissario Cagliostro (Lino GuancialeVallanzasca, Che Dio ci aiuti), caduto vittima di una sparatoria, decide di non varcare, scegliendo di rimanere sulla terra sotto forma di fantasma per scoprire l’identità del suo assassino. L’unica in grado di comunicare con lui è la giovane Vanessa (interpretata da Valentina RomaniUn Bacio, Tutto Può Succedere). Il commissario nella prima stagione ha salvato sua moglie Anna Mayer (Gabriella PessionOggi Sposi, Capri), ma la sua missione sulla terra sembra non essere ancora finita… A mettere in scena i nuovi episodi della serie ideata da Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi sarà come in passato Carmine Elia.

Già disponibile su Rai Play, dal 2 maggio debutta anche su Amazon la serie Il cacciatore. Francesco Montanari, che tutti ricorderanno per aver vestito i panni del Libanese in Romanzo criminale – La serie, questa volta si schiera dalla parte della giustizia interpretando il PM dell’antimafia Saverio Barone. In virtù della sua splendida performance, Montanari è stato premiato come miglior attore a Canneseries. Tra gli altri protagonisti ci sono Edoardo Pesce (Cuori Puri) e Francesco Foti (la cui formazione e lunga carriera è principalmente teatrale). La serie è ambientata a Palermo nei primi anni ‘90, nel periodo successivo alle stragi di Capaci e Via D’Amelio. Barone, che è cresciuto con l’amico cacciatore Lucio Raja, applicherà quelle stesse tecniche che ha appreso grazie alla caccia durante l’inseguimento di prede assai più pericolose, come i potenti boss mafiosi Leoluca Bagarella e Giovanni Brusca. Il personaggio di Barone, che è delineato dagli ottimi sceneggiatori Marcello Izzo e Silvia Ebreul, durante la caccia ai criminali dovrà confrontarsi necessariamente con i fantasmi del suo passato. I 12 episodi de Il cacciatore sono prodotti da Cross Production insieme a Beta Film e diretti da Davide Marengo e Stefano Lodovichi. Per qualità e originalità la serie si distingue come una delle più interessanti di quest’anno.

Sempre sul versante antimafia, un’altra delle produzioni più interessanti sul tema disponibili su Rai Play è Maltese – Il romanzo del commissario, miniserie televisiva in 4 episodi, andata in onda su Rai 1 lo scorso anno. I fatti narrati si svolgono circa 20 anni prima rispetto a quelli de Il cacciatore: siamo nel 1976 quando il commissario Dario Maltese (Kim Rossi StuartVallanzasca, Romanzo Criminale) torna dopo molti anni a Trapani, la sua città natale. Il suo rientro è dovuto al matrimonio di un amico d’infanzia, che però viene ucciso proprio davanti ai suoi occhi. Maltese deciderà così di trasferirsi di nuovo in Sicilia, e portare a termine le indagini sulle quali il suo amico stava lavorando, scoprendo di conseguenza i legami fra mafia, politica e finanza. Prodotta da Palomar, la miniserie è stata ideata da Leonardo Fasoli e Maddalena Ravaglia ed è stata diretta da Gianluca Maria Tavarelli.

NETFLIX

Siamo ormai tutti a conoscenza del cosiddetto nordic noir; questa volta però i paesi scandinavi si sono cimentati in qualcosa di diverso e sembra che ci abbiano visto giusto. La serie di fantascienza danese The Rain è stata acquisita da Netflix, che la distribuirà in 190 paesi a partire dal 4 maggio. La serie è il classico high concept pensato per un pubblico internazionale: un temporale apocalittico decima l’umanità e i giovani protagonisti, due gemelli, si troveranno a fare i conti con un pianeta ritornato allo stato selvaggio. Gli scandinavi, così fieri della loro civiltà, riusciranno ad adattarsi al nuovo stato delle cose? E i ragazzi riusciranno a tenere viva la loro umanità nella lotta per la sopravvivenza? Queste le domande a cui gli 8 episodi della serie risponderanno. Evidenti gli echi del romanzo The Road di Cormac McCarthy, da cui è stato tratto il film con Viggo Mortensen. Nel cast principalmente scandinavo Alba August (Reliance e Unga Astrid) e Mikkel Boe Følsgaard (Royal Affair, Il Testamento).

Sul fronte documentari, da segnalare l’interessante caso di End Game, il racconto degli straordinari medici del Progetto Ospizio Zen che si occupano di malati terminali, aiutandoli ad affrontare l’ultimo tratto del loro percorso con coraggio. La vita e la morte sono le protagoniste di questo mediometraggio (40 minuti) estremamente emozionante e ricco di umanità. End Game porta la firma dell’assodato duo composto da Rob Epstein, due volte premio Oscar per il miglior documentario (nel 1985 per The Times of Harvey Milk e nel 1990 per Common Threads) e Jeffrey Friedman.

AMAZON PRIME

Il 4 maggio uscirà la prima serie messicana prodotta da Amazon Prime. Si tratta di Diablo Guardian, serie basata sul best-seller di Xavier Velasco. La vicenda racconta la perdita dell’innocenza di Violetta, una ragazza messicana che a soli quindici anni scappa a New York, dove incontrerà Pig, uno scrittore ossessionato dalla ricerca di storie interessanti da raccontare, che sarà il suo “diavolo custode” sulla strada della perdizione. Violetta è interpretata da Paulina Gaitan (Narcos).

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A chi giova quella porta (rossa) chiusa? https://www.fabriqueducinema.it/serie/auditel-tv-serie-tv/a-chi-giova-quella-porta-rossa-chiusa/ https://www.fabriqueducinema.it/serie/auditel-tv-serie-tv/a-chi-giova-quella-porta-rossa-chiusa/#respond Wed, 08 Mar 2017 12:51:18 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=4317 I numerosi fans de “La porta rossa”, la fiction di RAI2 scritta da Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi, si sono sorpresi ed anche irritati nello scoprire che la 4a puntata della serie televisiva, prevista per venerdì 3 marzo, era stata rinviata e sostituita con il film Non stop. La fiction che inizialmente aveva una cadenza […]

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I numerosi fans de La porta rossa”, la fiction di RAI2 scritta da Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi, si sono sorpresi ed anche irritati nello scoprire che la 4a puntata della serie televisiva, prevista per venerdì 3 marzo, era stata rinviata e sostituita con il film Non stop. La fiction che inizialmente aveva una cadenza bisettimanale, il mercoledì e il venerdì, nella nuova programmazione andrà in onda solo il mercoledì.

L’improvviso cambiamento di palinsesto trova una spiegazione nell’esigenza aziendale di evitare il ripetersi di una concorrenza interna con la rete ammiraglia, dopo che, il venerdì precedente, il 24 febbraio, Standing ovation, l’intrattenimento di RAI1condotto da Antonella  Clerici, aveva perso 3 punti (scendendo dal 18 al 15%), a fronte del buon risultato de La porta rossa con il 13,24% di share e 3,3 milioni di spettatori. Di fronte a questi risultati non sono mancate le critiche “del giorno dopo” nei confronti di una scelta definita autolesionista «per via dei profili di pubblico molto simili dei due programmi RAI» (entrambi molto femminili, con prevalenza di pubblico di età tra i 45-64 anni e sopra i 65).

In realtà, fino allora, la vera sfida del venerdì sembrava essere quella tra le due fiction in campo, La porta rossa di RAI2 e Amore pensaci tu di Canale5. Una sfida, peraltro, ampiamente vinta da RAI2, considerato il forte calo degli ascolti di Canale5 passato dal 12,2% di share (2,8 milioni) al 9,7% (2,3milioni).

Il ripensamento della RAI nasce probabilmente da un’iniziale sottovalutazione della fragilità del varietà di RAI1, emersa con evidenza in occasione del confronto diretto con La porta rossa, una serie pensata per RAI1 e poi spostata su RAI2 per via del suo “taglio molto sperimentale”, dai forti toni noir, in cui poliziesco e sovrannaturale s’intrecciano in un solo racconto.

Una decisione questa che indica come la programmazione della fiction su RAI2 rimanga comunque problematica, a causa sia dei pochi spazi di palinsesto disponibili, sia dei rischi di sovrapposizione di pubblico con RAI1, inevitabili se si considera che le reti RAI hanno storicamente target di riferimento simili: il cosiddetto “pubblico fedele RAI”, che ha un profilo molto tradizionale e si muove preferibilmente all’interno dei canali della televisione di Stato. I prodotti di fiction, in particolare, per quanto innovativi, risentono di questa contiguità di pubblici e richiedono tempi lunghi per ritagliarsi e fidelizzare i target più giovani e dinamici.

D’altra parte l’intento di riportare la fiction su RAI2 è un progetto recente, che comporta non solo la ricerca di nuovi stili e linguaggi, ma anche la definizione di un assetto di palinsesto stabile e aziendalmente coerente. Finora, alternandosi sulle due sole giornate disponibili, mercoledì e venerdì, RAI2 è riuscita ad avviare un percorso virtuoso prima con il rilancio del trasgressivo Ispettore Coliandro, poi con il dissacrante Rocco Schiavone e ora con La porta rossa, che con i suoi circa 3,3 milioni di telespettatori e un 13% di share (nelle prime tre puntate), nettamente superiore alle medie di rete, apre nuovi interrogativi: qual è il limite del successo consentito a RAI2 in relazione agli obiettivi di ascolto e pubblicitari della rete ammiraglia? Quale sarebbe stata la resa di questa fiction contesa fra le due reti se programmata su RAI1? E di conseguenza quali sono i criteri di assegnazione fra le diverse reti (tasso di sperimentazione, linguaggio, aspettative di ascolto)?

Tornando al nostro venerdì 3 marzo, l’assenza de La porta rossa, e una RAI2 ridimensionata (7,6% di share), sembra, in effetti, aver ridato un po’ di fiato a RAI1, con Standing ovation risalita al 17% (3,8 milioni).

Ma se guardiamo al futuro, a condizionare e a colorire i prossimi venerdì sarà la presenza di un “piccolo grande outsider”. Mi riferisco ai sorprendenti ascolti del debutto di Fratelli di Crozza, che sempre venerdì 3 marzo, su rete NOVE, canale del gruppo Discovery-Italia (Dmax, Focus e Real Time) ha realizzato un ascolto di 1.471.000 telespettatori pari al 5,5% (a fronte di una media di rete intorno all’1%), facendo percepire la dinamicità della televisione “convergente” (che ciò può essere fruita su più strumenti e piattaforme, PC, tablet, cellulare ecc.), con un “simulcast” su tutte le altre reti del gruppo che ha portato l’ascolto complessivo a oltre due milioni di telespettatori e uno share del 7,7%.

Crozza sembra diventato insomma un “brand televisivo” capace di spostare un pubblico rilevante su un piccolo canale digitale, aprendo nuove prospettive di mercato e anche di programmazione per la cosiddetta “popolazione convergente”.

 

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“La porta rossa”, fantasmi d’Italia https://www.fabriqueducinema.it/serie/auditel-tv-serie-tv/la-porta-rossa-fantasmi-ditalia/ https://www.fabriqueducinema.it/serie/auditel-tv-serie-tv/la-porta-rossa-fantasmi-ditalia/#respond Wed, 22 Feb 2017 08:56:16 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=4239 In onda questa sera su RAI2, La porta rossa rappresenta un nuovo genere di serialità televisiva made in Italy, che unisce il thriller al crime, con un pizzico di paranormale. Scritta da Carlo Lucarelli e diretta da Carmine Elia, la fiction ha come protagonista Leonardo Cagliostro (Lino Guanciale), commissario che vive a Trieste insieme alla […]

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In onda questa sera su RAI2, La porta rossa rappresenta un nuovo genere di serialità televisiva made in Italy, che unisce il thriller al crime, con un pizzico di paranormale.

Scritta da Carlo Lucarelli e diretta da Carmine Elia, la fiction ha come protagonista Leonardo Cagliostro (Lino Guanciale), commissario che vive a Trieste insieme alla moglie Anna (Gabriella Pession), magistrato. Un incontro con un informatore e il commissario Cagliostro viene ucciso, freddato dai diversi colpi di pistola. E qui entra in gioco quello che non ti aspetti. Il suo spirito rimane sulla terra con un preciso obiettivo: scoprire la verità sul suo omicidio e salvare la vita di Anna.

Il noir la fa da padrone, ma è interessante l’aspetto paranormale presente nella serie, come ci ha raccontato il produttore Tommaso Dazzi.

«Lucarelli ha ideato il progetto lavorando sul fantastico, con l’intento di offrire qualcosa di nuovo al panorama della fiction italiana: il fascino misterioso del paranormale all’interno di una trama gialla. Quando cinque anni fa è stato scritto il soggetto, dominava un impianto più tradizionale, con la storia di un poliziotto che muore e che non esce dal mondo per cercare il suo assassino. Il cambiamento arriva in seguito, in risposta alle richieste della fiction RAI che voleva qualcosa di nuovo. Ecco quindi arrivare la componente fantastica e una figura femminile che conquista il ruolo di co-protagonista, per dare più valore ai sentimenti».

Per l’aspetto paranormale avete preso spunto da altre serialità televisive?

Non volontariamente. C’è ovviamente un riferimento a Lost e soprattutto a Ghost, un film che in molti hanno a cuore.

(Troverai l’articolo completo su La porta rossa e le altre fiction internazionali dedicate al paranormale sul prossimo numero di “Fabrique du Cinéma”)

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