guerra Archivi - Fabrique Du Cinéma https://www.fabriqueducinema.it La Rivista Del Nuovo Cinema Italiano Thu, 07 Apr 2022 13:25:01 +0000 it-IT hourly 1 “Anche in guerra gli artisti non tacciono”: Ruslan, dai gioielli alle croci anticarro https://www.fabriqueducinema.it/magazine/arts/anche-in-guerra-gli-artisti-non-tacciono-ruslan-dai-gioielli-alle-croci-anticarro/ https://www.fabriqueducinema.it/magazine/arts/anche-in-guerra-gli-artisti-non-tacciono-ruslan-dai-gioielli-alle-croci-anticarro/#respond Tue, 05 Apr 2022 15:41:16 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=17041 Ho conosciuto Ruslan Yakovets per caso. Sono stato diverse volte in Ucraina e ho tanti amici lì, molti che stanno combattendo e resistendo all’invasione russa. Un caro amico mi ha fatto scoprire questo giovane e talentuoso artista che crea poetici gioielli in legno. Ma quello che mi ha colpito di più, oltre alla sua incredibile […]

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Ho conosciuto Ruslan Yakovets per caso. Sono stato diverse volte in Ucraina e ho tanti amici lì, molti che stanno combattendo e resistendo all’invasione russa. Un caro amico mi ha fatto scoprire questo giovane e talentuoso artista che crea poetici gioielli in legno. Ma quello che mi ha colpito di più, oltre alla sua incredibile arte, è la sua grande umanità, il suo prestarsi ad aiutare il prossimo in un momento così difficile. Un altruismo che gli ha cambiato completamente la vita, lo ha portato a rinunciare alla sua arte per mettersi al servizio della resistenza, costruire croci anticarro e usare i suoi risparmi per aiutare il più possibile le vittime di quest’orrenda guerra.

Ruslan, cosa ti ha portato a realizzare gioielli?

Fin da bambino ho sempre amato disegnare e creare oggetti, nel villaggio dove sono nato passavo la maggior parte del tempo libero a dipingere. Ho studiato all’Accademia Nazionale delle Belle Arti di Lviv, nel dipartimento specializzato nell’arte della lavorazione dei metalli. Dipingevo e forgiavo belle decorazioni, ma la cosa che mi entusiasmava di più era creare e regalare oggetti fatti a mano. È stata la mia passione per l’arte e il desiderio di creare qualcosa di unico che hanno dato vita al mio primo gioiello, che regalai a una ragazza. Sono passati cinque anni dalla nascita del mio brand WOODA, ma ogni giorno mi sembra il primo. Quando vedo brillare gli occhi dei clienti di soddisfazione e mi chiedono “come sei riuscito a farlo?” io sono veramente felice.

Con quale tecnica produci i tuoi gioielli?

Di solito creo i miei gioielli usando legno e resina. Uso differenti tipi di legno: pero, quercia, frassino, bosso, mogano e altri ancora. Una volta sono riuscito a trovare un pezzo di legno pregiato, una quercia di palude. Un albero che può avere migliaia di anni e per questo acquisisce colore scuro, durezza e resistenza in un processo di mineralizzazione dovuto ai sali metallici naturali di paludi, fiumi e laghi. Da quel legno ho ricavato un gioiello chiamato Revival. Per realizzarlo tecnicamente è stato necessario essiccare l’albero, successivamente passare alla fase di formazione e intarsio della decorazione. Usando un microscopio e altri strumenti, ho fissato i fiori sul legno (uso sempre fiori freschi) e ci ho inserito la piccola scultura di un bambino d’argento. Il bambino è stato disegnato in 3D e stampato come modello di cera per gioielli, e alla fine, modellato con l’argento. Una volta pronto, ho riempito il pezzo con resina per gioielli e pochi giorni dopo la completa solidificazione (cristallizzazione) ho dato all’oggetto la forma di un anello. Dopo la molatura, il gioiello è stato inviato alla camera di stabilizzazione, una fase molto importante nella produzione di gioielli in legno, dove il legno si trasforma in un materiale con proprietà completamente nuove. Diventa più forte, più resistente all’umidità e più durevole.

Ruslan Yakovets anelloCom’è cambiata la tua vita dopo l’invasione russa? E com’è la situazione attuale nella tua città?

Dopo l’invasione russa dell’Ucraina, la mia vita si è divisa in prima e dopo. Non è passato molto tempo, ma sembra un’eternità. Ricordo il mio solito ritmo di vita: palestra mattutina, caffè, lavoro, nuove idee, progetti, mostre, conoscenze, nuove collaborazioni, chiamate alla mia famiglia, serate con gli amici, appuntamenti, immaginare dove passare il weekend, risparmiare soldi per una macchina. Non avrei mai pensato che a un certo punto, improvvisamente, alle 4 del mattino, le priorità della mia vita potessero cambiare così drasticamente. Ti svegli perché le sirene suonano, chiami la tua famiglia e i tuoi amici nel pieno della notte, ti preoccupi per tutti e pensi a cosa fare per aiutare come fosse una preghiera. I giorni diventano confusi e perdi la cognizione del tempo. Nello zaino hai un kit di pronto soccorso, armi e documenti. Ora sto raccogliendo fondi per comprare un giubbotto antiproiettile e un elmetto e sto cercando dove comprare delle armi. Ho capito che ci sono tante cose senza le quali posso vivere, ho perso molti amici in guerra e capisco perfettamente che anche la mia vita può finire in un attimo. Anche il mio atteggiamento verso la morte è cambiato, le cose materiali non contano ora. Nella mia città ci sono diversi allarmi aerei ogni singolo giorno, per molto tempo ci siamo nascosti in un rifugio antiaereo. I razzi hanno raggiunto i loro obiettivi e hanno ucciso 35 persone, 134 ferite. Ma la città sta facendo di tutto per aiutare, Lviv è attualmente il principale quartier generale umanitario e di volontariato, un luogo sicuro dove trovano riparo le persone provenienti dalle zone calde del conflitto. Siamo tutti molto uniti e lavoriamo insieme per aiutare tutti coloro che ne hanno bisogno.

Cosa stai facendo per aiutare i tuoi concittadini?

Come ho già detto, il ritmo della vita e le priorità sono cambiate molto, ora la mia più grande motivazione è aiutare il prossimo. Questa guerra, questa invasione russa su vasta scala dell’Ucraina, ha unito il popolo e il mondo intero. Tutti i miei amici, conoscenti, parenti, compagni di classe, artisti, tutti quelli che conosco sono uniti e stanno facendo tutto il possibile per aiutare. Io e i miei amici ci siamo messi a costruire ostacoli anticarro, spuntoni contro veicoli corazzati, stufe per i posti di blocco e attrezzature per lo sminamento. Lavoriamo per strada e nei cantieri usando il metallo destinato alle costruzioni. Abbiamo preparato migliaia di bottiglie molotov. Abbiamo cucinato e preparato cibo per i rifugiati, aiutato le persone a trovare un posto dove vivere o prendersi cura di se stesse. Ho donato quasi tutti i miei risparmi per la causa. Ora vendo i gioielli rimasti in magazzino e dono parte del denaro all’esercito. Sono felice di questo ambiente unito e meraviglioso e pieno d’orgoglio.

Ruslan Yakovets
Ruslan Yakovets in officina.

In tempo di guerra, in che modo un artista può rappresentare ciò che accade?

Tutti noi artisti stiamo cercando raccontare quello che accade qui. Gli artisti non tacciono, ognuno parla e si esprime a modo suo. Creano immagini emozionali della guerra e le trasferiscono su tele, illustrazioni, grafici. Noi artisti cerchiamo e dobbiamo raccontare come la Russia bombarda i civili, come i soldati difendono disperatamente il nostro Paese, come i volontari cercano di aiutare. La fatica, le lacrime e il sangue. Dobbiamo raccontare i lavoro dei medici che vivono tutto il dolore delle persone al fronte, e lo sforzo dei civili, che addirittura fermano i carri armati a mani nude. Gli artisti esprimono tutto ciò come un flusso di emozioni su di una tela. Come riflessione e presa di posizione civica, un modo per trasmettere e sostenere gli altri. E il denaro delle opere vendute è devoluto per sostenere il nostro esercito.

Raccontaci un tuo sogno per il futuro.

Il mio sogno è quello di visitare tutte le città dell’Ucraina dove, sfortunatamente, non ho avuto la possibilità di andare. Il mio sogno è aprire un piccolo caffè accogliente nella mia città, arredarlo con mobili costruiti da me, dove ci sarà uno showroom di gioielli e mostre d’arte. Mi piacerebbe accogliere lì ogni domenica i miei amici e la mia famiglia. Poi vorrei imparare bene l’inglese (a tradurre le vostre domande mi ha aiutato il mio amico Dmytro Basok) e viaggiare per il mondo a salutare tutti coloro che mi hanno supportato in questo momento difficile e ringraziarli personalmente. Ma prima di tutto vorrei che questa guerra finisse il prima possibile. 

ENGLISH VERSION

I met Ruslan Yakovets by chance. I have been to Ukraine several times and have many friends there, many who are fighting and resisting the ruthless Russian invasion. A dear friend introduced me to this young, talented artist. His creations are poetic wooden jewels. But what struck me most besides his incredible art is his great humanity, his willingness to help others in such a difficult moment. An altruism that completely changes your life, which leads you to give up your art to put yourself at the service of the resistance and build anti-tank crosses and use your savings to help the victims of this horrendous war as much as possible.

What made you start doing this jewelery?

Since I was a child I have always loved drawing and creating objects. In the village where I was born I spent most of my free time painting. I had a neighbor Mr. Andrew who was a painter. For days I would sit there and watch him paint. I also have to thank my family, who have always supported and helped me in my passion. I studied at the National Academy of Fine Arts in Lviv, in the department specializing in the art of metalworking. I painted, I forged beautiful decorations, but the thing that excited me most was to create and give unique handmade objects. It was my passion for art and the desire to create something unique that gave birth to the creation of my first jewel, which I gave to a girl. It’s been 5 years since the birth of my WOODA jewelery brand, but every day seems like the first to me. When I see customers’eyes sparkle with satisfaction and they ask me: How did you do it? I am really happy.

Ruslan Yakovets
Un’immagine di Ruslan Yakovets prima della guerra.

How do you make your jewelery?

I usually make my jewelry using wood and resin. I use different types of wood: pear, oak, ash, box, mahogany and others. I remember a time when I managed to find a piece of fine wood. It was a swamp oak. A tree that can be thousands of years old and for this reason acquires dark color, hardness and resistance in a mineralization process due to the natural metal salts of swamps, rivers and lakes. From that wood I made a jewel called “Revival”. To make it technically, it was necessary to dry the tree, then move on to the formation and inlay phase of the “inner world” of the decoration, the creation of what is inside the crystal. Using a microscope and other tools, I fixed the flowers on the wood (I use fresh flowers in all the decorations) and inserted the small sculpture of a silver child. The child was drawn in 3D and printed as a wax model for jewelry, and in the end, I modeled him with silver. Once ready, I filled the piece with jewelry resin and a few days after complete solidification (crystallization) I gave the object the shape of a ring. After grinding, the jewel was sent to the stabilization chamber, a very important stage in the production of wooden jewelry, where the wood is transformed into a material with completely new properties. It becomes stronger, more resistant to moisture and more durable. The next step was the inlay of a silver ring in the wooden ring, also made by hand. The metal was cast into a mold, rolled onto rollers and after a series of other processes the silver was soldered with a propane burner. After the final polishing, I covered the ring with a special oil, cleaned it and sent it to the customer.

How has your life change since the Russian Invasion? And what is the situation now in your city?

After the Russian invasion of Ukraine, my life split into before and after. It hasn’t been long, but it seems like an eternity. I remember my usual rhythm of life: morning gym, coffee, work, new ideas, projects, exhibitions, acquaintances, new collaborations, calls to my family, evenings with friends, appointments, imagining where to spend the weekend, saving money for a car etc. I never thought that at some point, suddenly, at 4 in the morning, my life priorities could change so drastically. You wake up because the sirens are ringing, you call your family and friends in the middle of the night, you worry about everyone and think about what to do to help. Days get confused and you lose track of time. In your backpack you have a first aid kit, weapons and documents. Now I’m raising money to buy a bulletproof vest and helmet and I’m trying to figure out where to buy weapons. I realized that there are so many things I can live without, I have lost many friends in the war and I fully understand that my life can end in an instant. My attitude towards death has also changed. Material things don’t matter now. In my city, there are several air alerts every single day, for a long time we hid in a bomb shelter. The rockets reached their targets and killed 35 people, wounded 134. But the city is doing everything to help, Lviv is currently the main humanitarian and volunteer headquarters, a safe place where people from the conflict hotspots find shelter. We are all very close and we work together to help all those who need it.

What are you doing to help fellow Ukranians?

As I said before, the rythm of life and priorities have changed a lot, now my biggest motivation is to help others. This war, this large-scale Russian invasion of Ukraine, has united the people and the whole world. All my friends, acquaintances, relatives, classmates, artists, everyone I know are united and are doing everything they can to help. My friends and I have been building anti-tank obstacles, spikes against armored vehicles, stoves for checkpoints and demining equipment. We work on the street and on construction sites using metal intended for construction. We made Molotov cocktails by the thousands with tons of fuel every day. We cooked and prepared food for refugees, coordinated and helped people find a place to live or take care of themselves. I donated almost all of my savings to the cause. Now I sell the jewels left in the warehouse and donate part of the money to the army. I am happy with this united and wonderful environment full of pride.

In time of conflict in what way artists may represent their current situation?

All of us artists are trying to tell what is happening here as much as possible. The artists are not silent, everyone speaks and expresses himself in his own way. They create emotional images of the war and transfer them to canvases, illustrations, graphics. We artists seek and must tell how Russia bombs civilians, how desperate soldiers defend our country, how volunteers try to help. The fatigue, the tears and the blood. We must tell the work of the doctors who experience all the pain of the people at the front, and the effort of the civilians, who even stop the tanks with their bare hands. Artists are very sensitive to this world and and they express all this as a flow of emotions on a canvas. As a reflection and a civic position, a way to convey and support others. And the money from the works sold is donated to support our army.

Tell us a dream you have for the future.

My dream is to visit all the cities of Ukraine where, unfortunately, I have not had the opportunity to go. My dream is to open a small cozy café in my city, furnish it with furniture built by me, where there will be a jewelry showroom and art exhibitions. I would love to meet my friends and family there every Sunday. Then I would like to learn English well (my friend Dmytro Basok helped me translate your questions) and travel the world to greet all those who have supported me in this difficult time and thank them personally. But first of all I would like this war to end as soon as possible. 

 

 

 

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