Giuseppe Ferlito Archivi - Fabrique Du Cinéma https://www.fabriqueducinema.it La Rivista Del Nuovo Cinema Italiano Wed, 06 Apr 2022 08:38:04 +0000 it-IT hourly 1 Cavallo di Troia, gli angoli oscuri del meta-cinema https://www.fabriqueducinema.it/focus/direct-to-digital/cavallo-di-troia-gli-angoli-oscuri-del-meta-cinema/ https://www.fabriqueducinema.it/focus/direct-to-digital/cavallo-di-troia-gli-angoli-oscuri-del-meta-cinema/#respond Wed, 06 Apr 2022 08:38:04 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=17034 Un regista cinematografico di grande carisma, confinato su una sedia a rotelle, sta effettuando dei provini: le attrici sono brave, ma lui è esigente, ruvido, impietoso. Quando si fa avanti un ragazzo con un curriculum fitto di rifiuti, lui non esita a umiliarlo davanti a tutti. Ma per il ragazzo recitare è una necessità vitale. Un’ossessione. Ed è disposto […]

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Un regista cinematografico di grande carisma, confinato su una sedia a rotelle, sta effettuando dei provini: le attrici sono brave, ma lui è esigente, ruvido, impietoso. Quando si fa avanti un ragazzo con un curriculum fitto di rifiuti, lui non esita a umiliarlo davanti a tutti. Ma per il ragazzo recitare è una necessità vitale. Un’ossessione. Ed è disposto letteralmente a tutto, pur di farcela…

Da riflessione sul cinema a trasfigurazione, in chiave quasi horror, del sogno di recitare. Giuseppe Ferlito, regista siciliano impegnato da anni nell’affrontare tematiche sociali, con il film Cavallo di Troia va ad indagare gli angoli più oscuri del meta-cinema. Siamo sul confine tra passione e ossessione, tra carisma e cattiveria, tra riscatto e vendetta.

Girato interamente in Toscana, con la partecipazione di tutti gli allievi della Scuola di Cinema Immagina, il film è ora disponibile su Amazon Prime Video e Google Play Italia, distribuito da Direct to Digital.

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Re minore: le due Sicilie di Giuseppe Ferlito https://www.fabriqueducinema.it/focus/direct-to-digital/re-minore-le-due-sicilie-di-giuseppe-ferlito/ https://www.fabriqueducinema.it/focus/direct-to-digital/re-minore-le-due-sicilie-di-giuseppe-ferlito/#respond Thu, 31 Mar 2022 08:23:57 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=16966 Mimì, musicista sperimentale, torna nel suo paese di origine in Sicilia insieme alla compagna Mirella. I due desiderano fortemente un figlio, ma mentre Mimì si aggira per le campagne, per trasformare i suoni della natura in musica, Mirella inizia a percepire il disagio di una società che non le appartiene. Questo ed altri eventi daranno il via ad […]

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Mimì, musicista sperimentale, torna nel suo paese di origine in Sicilia insieme alla compagna Mirella. I due desiderano fortemente un figlio, ma mentre Mimì si aggira per le campagne, per trasformare i suoni della natura in musica, Mirella inizia a percepire il disagio di una società che non le appartiene. Questo ed altri eventi daranno il via ad una serie di tensioni dai risvolti inaspettati…

“Questo film è un conto in sospeso con la mia Sicilia – racconta il regista Giuseppe Ferlito -, un viaggio a ritroso nella mia terra, luogo di contraddizioni, di sentimenti e di forti contrasti. La doppia anima della Sicilia: quella che guarda al futuro, giovane, moderna e innovativa, e quella che resiste e non vuol cambiare, ancorata alle tradizioni e ai vecchi costumi”.

Due Sicilie e due binari su cui si sviluppa anche la drammaturgia di Re Minore, film che porta in scena i toni del dramma insieme a quelli della commedia e perfino del grottesco. Ancora una volta Ferlito parte da tematiche sociali per raccontare conflitti psicologici e umani, mentre la musica è grande protagonista della storia. “Mimì, ingegnere del suono, va in giro a scovare rumori e suoni nei luoghi più remoti della sua terra per realizzare le sue bizzarre sinfonie. Un pretesto per dar vita alla metafora di ciò che è nascosto, di ciò che è invisibile”.

Distribuito da Direct to Digital, il film è ora disponibile su Amazon Prime Video e Google Play Italia.

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L’affarista, un giallo psicologico ricco di colpi di scena https://www.fabriqueducinema.it/focus/direct-to-digital/laffarista-giallo-psicologico-ricco-di-colpi-di-scena/ https://www.fabriqueducinema.it/focus/direct-to-digital/laffarista-giallo-psicologico-ricco-di-colpi-di-scena/#respond Wed, 23 Mar 2022 13:59:16 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=16933 Vera è una giovane ragazza che si ribella alla famiglia e che ha voglia di fare denaro facile. Ma nonostante l’ambizione e il bisogno di rivalsa, ha anche difficoltà a relazionarsi con le altre persone e con l’idea di amore. L’incontro con un sito erotico e con un giro di personaggi inquietanti segnerà l’inizio di […]

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Vera è una giovane ragazza che si ribella alla famiglia e che ha voglia di fare denaro facile. Ma nonostante l’ambizione e il bisogno di rivalsa, ha anche difficoltà a relazionarsi con le altre persone e con l’idea di amore. L’incontro con un sito erotico e con un giro di personaggi inquietanti segnerà l’inizio di un percorso ricco di colpi di scena e cambiamenti radicali.

Scritto dal regista Giuseppe Ferlito e dall’attrice Martina Cecchelli, il film segue una linea precisa: ribaltare sistematicamente la personalità negativa della sua protagonista. Tutto questo senza giudicarla e senza alterare di una virgola le scelte discutibili che lei compie durante tutto il film. Ambientato tra Firenze, Genova, Trieste e Parigi, L’affarista porta in scena una serie di conflitti che vanno ben oltre le vicende principali. “Costruito come un giallo psicologico – racconta Ferlito – il film si sviluppa fino a toccare problematiche scottanti relative al mondo della pornografia e della pedofilia, e quindi anche le drammatiche conseguenze che ne possono derivare”.

Distribuito da Direct to DigitalL’affarista è ora disponibile su Amazon Prime Video e Google Play Italia.

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La verità negli occhi: il terrore arriva con uno sconosciuto https://www.fabriqueducinema.it/focus/direct-to-digital/la-verita-negli-occhi-il-terrore-arriva-con-uno-sconosciuto/ Mon, 29 Mar 2021 12:25:34 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=15334 Roberto Farnesi è protagonista di La verità negli occhi, per la regia di Giuseppe Ferlito, un dramma familiare a tinte noir che racconta l’arrivo di uno sconosciuto in una normale famiglia. I modi eleganti di Attilio nascondono in realtà un aspetto minaccioso e inquietante che finirà con l’incrinare irrimediabilmente l’equilibrio della famiglia. Nel cast del […]

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Roberto Farnesi è protagonista di La verità negli occhi, per la regia di Giuseppe Ferlito, un dramma familiare a tinte noir che racconta l’arrivo di uno sconosciuto in una normale famiglia. I modi eleganti di Attilio nascondono in realtà un aspetto minaccioso e inquietante che finirà con l’incrinare irrimediabilmente l’equilibrio della famiglia. Nel cast del film, ora disponibile su Amazon Prime Video, anche Elisa Vianello, Kevin Notsa Miakouang, Fiorella Betti, Valentina Manieri e Neri Borchi. 

La verità negli occhi è un dramma giocato su personaggi fondamentalmente negativi, e l’aspetto “noir” del film emerge proprio dalla loro metamorfosi caratteriale. Il mistero cresce in una escalation di tensione mentre i protagonisti si ritrovano a compiere scelte estreme: ma cosa succede quando una circostanza inaspettata tira fuori il peggio di noi? L’impulsività e l’egoismo prenderanno così il sopravvento sfociando in un pericoloso incastro di azioni e reazioni, sviscerato dal regista Giuseppe Ferlito attraverso le angoscianti atmosfere del genere noir.

La verità negli occhi
Un altro momento del film.

Il film è prodotto dalla Scuola di Cinema Immagina anche grazie al grande contributo di Roberto Farnesi che, oltre a interpretare il ruolo del protagonista Attilio, ha messo a disposizioni locations e risorse professionali. La verità negli occhi è stato girato in meno di tre settimane tra Firenze, Pisa e Scandicci, con un troupe di giovani tecnici della scuola. Trattandosi di una realtà produttiva indipendente a tutti gli effetti, ha dovuto affrontare diverse difficoltà soprattutto nelle scene action e nel dispiegamento di mezzi di scena. Nonostante questo, nel film troviamo ambulanze, veicoli incidentati, volanti dei carabinieri e perfino riprese aeree, realizzate tramite un plastico in scala di una porzione di città.

Il film è distribuito dalla società internazionale Direct to Digital, nata nel 2020 durante il lockdown, con l’obiettivo di valorizzare il ciclo vitale di prodotti audiovisivi sfuggiti al mercato e con un’attenzione particolare al cinema sociale ed indipendente. Con La verità negli occhi la società torna a distribuire il lavoro del regista Giuseppe Ferlito e della Scuola di Cinema Immagina, dopo aver portato su Amazon Prime Video anche il cortometraggio Doppio petto, racconto di una Sicilia anni ’60 tramite lo sguardo del piccolo Pasqualino.

 

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Doppio petto, la Sicilia anni ’60 nel corto di Giuseppe Ferlito https://www.fabriqueducinema.it/cinema/nuove-uscite/doppio-petto-la-sicilia-anni-60-nel-corto-di-giuseppe-ferlito/ Tue, 16 Feb 2021 09:43:19 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=15206 Perché doppio petto? Perché è il vestito migliore con cui sognare un futuro. Come quel completo che il piccolo Pasqualino, protagonista del corto in uscita domani 17 febbraio su Amazon Prime Video, non vede l’ora di indossare per fuggire via. Se non fosse per suo fratello e per suo nonno, Pasqualino, figlio di un’infanzia negata nella Sicilia […]

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Perché doppio petto? Perché è il vestito migliore con cui sognare un futuro. Come quel completo che il piccolo Pasqualino, protagonista del corto in uscita domani 17 febbraio su Amazon Prime Video, non vede l’ora di indossare per fuggire via. Se non fosse per suo fratello e per suo nonno, Pasqualino, figlio di un’infanzia negata nella Sicilia degli anni ’60, sarebbe già scappato. Ché «ormai ho 13 anni, sono grande e potrei farlo»Nel susseguirsi dei giorni, tra il paesaggio rurale di una Sicilia raccontata attraverso i rumori e i colori di una volta, il giovane protagonista del film vorrebbe solo lasciarsi alle spalle una realtà povera e fatta di stenti. Una realtà in cui, dopotutto, il tempo per essere bambini – solo bambini e niente più – non c’è stato mai.

«Il giorno del mio compleanno mio padre mi ha detto: “Ora che hai tredici anni e sei un uomo, puoi stare con gli animali”» esordisce così Pasqualino, il piccolo protagonista del film che ci conduce come voce narrante nella storia della sua infanzia. «Il mio destino è di fare la guardia a tutti: alle pecore e a mio fratello Saro, che è paralizzato dalla nascita. E menomale che è così, altrimenti gli sarebbe toccata la stessa mia sorte!». Con l’ironica rassegnazione dei piccoli, incalzata dalla cadenza dialettale, il film è un drammatico ma a tratti ironico ritratto della Sicilia degli anni ’60 e della fanciullezza strappata.

Doppio petto nasce dalla voglia di raccontare una realtà locale nel segno del sud Italia del dopoguerra, immaginario sempre caro al nostro cinema. Erano gli anni in cui alla radio passava La partita di pallone, ma per alcuni perfino Rita Pavone era lontana: i giovani protagonisti del film la ascoltano di sfuggita, affacciandosi in una casa illuminata all’ora di cena, tra i vicoli del paese. Quella di Pasqualino e del film era un’Italia da sognare anziché da vivere.

Doppio petto immagine del film
Per le strade di Burgio, location del film.

«Il film è stato girato in pellicola Super 16, per restituire colori ed atmosfere della Sicilia degli anni ’60» spiega Giuseppe Ferlito, regista di Doppio petto. Siciliano classe 1954, Ferlito ha girato il film nel 1996. La possibilità di vederlo ora, a distanza di 25 anni su Amazon Prime Video, offre anche un affascinante spunto di confronto tra più epoche: quella attuale, quella dell’Italia rurale in cui la storia è ambientata, e infine quella in cui sono stata realizzate le riprese, in pellicola e nel pieno degli anni ’90. «La mia intenzione era di dividere il film in due parti. La prima molto solare e vivace, piena di colore e speranza, per poi passare lentamente a una seconda fase decisamente più cupa. Qui il film subisce una trasformazione drammaturgica, fino a sfociare nei toni della tragedia».

A restituire l’atmosfera e la verità del contesto sociale raccontato, hanno contribuito anche tutti gli attori, specialmente i bambini. Si tratta infatti di non professionisti, abitanti del piccolo borgo di Burgio che non avevano mai visto una cinepresa, quindi alla loro prima esperienza. Tuttavia hanno interpretato i loro ruoli come dei veri professionisti e sono stati tutti catapultati in un’altra epoca, ricostruita grazie a oggetti e scenografie originali.

Prodotto dall’Associazione Culturale Immagina di Firenze, si tratta a tutti gli effetti di una produzione indipendente, resa possibile anche grazie al prezioso contributo del Comune di Burgio. Il film è stato realizzato proprio grazie a tutte le maestranze e agli stessi abitanti del posto, che si sono adoperati contribuendo con oggetti di scena, abiti e location. Frutto di un’intima collaborazione tra cinema e territorioDoppio petto arriva su Amazon Prime Video mercoledì 17 febbraio grazie alla società di distribuzione internazionale Direct to Digital, sensibile alla dimensione culturale di un cinema indipendente che spesso non trova il canale distributivo adeguato.

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