Gianluca Di Gennaro Archivi - Fabrique Du Cinéma https://www.fabriqueducinema.it La Rivista Del Nuovo Cinema Italiano Wed, 06 May 2020 14:16:32 +0000 it-IT hourly 1 Mauro Russo e Gianluca Di Gennaro: Cobra non è come lo immaginate https://www.fabriqueducinema.it/focus/cobra-non-e/ https://www.fabriqueducinema.it/focus/cobra-non-e/#respond Wed, 06 May 2020 08:56:42 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=13907 Cobra non è è il debutto alla regia cinematografica di Mauro Russo e ha fatto la sua prima apparizione pochi giorni fa su Amazon Prime, distribuito da 102 Distribution (qui il trailer). Il racconto delle avventure del rapper Cobra e del suo manager Sonny, reduci da un successo nel campo della musica ormai svanito, si […]

L'articolo Mauro Russo e Gianluca Di Gennaro: Cobra non è come lo immaginate proviene da Fabrique Du Cinéma.

]]>
Cobra non è è il debutto alla regia cinematografica di Mauro Russo e ha fatto la sua prima apparizione pochi giorni fa su Amazon Prime, distribuito da 102 Distribution (qui il trailer). Il racconto delle avventure del rapper Cobra e del suo manager Sonny, reduci da un successo nel campo della musica ormai svanito, si intreccia alle rocambolesche vicende di una banda di criminali guidata da personaggi eccentrici, in un susseguirsi di equivoci che prendono vita nel corso di una sola nottata. La narrazione scorre attraverso una serie di affollamenti tematici, allontanando ogni possibilità di classificazione di genere e ogni ricerca di associazioni forzate: «Mi sono fatto trasportare dalla sceneggiatura che avevo in mente, il risultato finale è il frutto della mia formazione, mi è venuto automatico girarlo così perché è ciò che mi piace e perché non saprei farlo in altro modo. È venuto da sé. Io amo i film di genere come l’exploitation movie. È avvenuto tutto in modo automatico», spiega Mauro Russo, regista del film.

[questionIcon] Cobra non è è sicuramente un prodotto nuovo per il panorama italiano per tutti gli elementi che confluiscono in un ritmo incalzante e contribuiscono a rendere difficile definire il film. Come ti piacerebbe venisse accolto?

[answerIcon] A me non piace essere classificato, preferisco l’idea che il pubblico capisca che è un film di puro intrattenimento: tutto ciò che appare sopra le righe e surreale è voluto. Sono molto contento che non venga catalogato in un genere ben preciso, anche perché venendo da una formazione di film di genere, dove un poliziesco diventa all’improvviso un horror e poi un sex movie, amo questo miscuglio.

[questionIcon] Si nota un forte citazionismo all’interno del tuo film.

[answerIcon] Sì, ci sono molte citazioni, ma la maggior parte sono nascoste. In molti trovano richiami che non esistono, come per esempio quelle a Tarantino che di suo è già citazionistico, sarebbe una citazione della citazione! Diciamo che ci sono molti rimandi ma bisogna coglierli, parliamo di un lavoro da veri cinefili. Te ne svelo una: il camper visto da fuori è lo stesso, scritte comprese, di quello di Killer Klowns from Outer Space, un film degli anni ’80 dove dei pagliacci alieni venivano a uccidere sulla terra con il loro circo. Le altre sono nascoste e questo aspetto mi diverte molto.

[questionIcon] In Cobra non è c’è una forte presenza del mondo della musica, in che modo hai coinvolto star come Clementino, Max Pezzali, Elisa?

[answerIcon] Nel film la musica fa da contorno a tutta la vicenda e mi piaceva l’idea di coinvolgere artisti con cui ho lavorato negli anni come regista di videoclip. Clementino è per me ormai un fratello, abbiamo girato tanti video insieme. Era indeciso, ma l’ho convinto a interpretare un poliziotto che dice di non amare il rap. Ci siamo divertiti. Lo stesso per Max Pezzali, avevo bisogno di un motociclista rocker, ma in lui è impossibile trovare cattiveria, ho tentato con una cicatrice di renderlo più cattivo. Con Elisa abbiamo collaborato in passato e ho sempre apprezzato le sue interpretazioni nei video, vedevo in lei il potenziale da attrice, l’ho convinta e si è trasformata in Helena Bonham Carter.

[questionIcon] Come hai vissuto l’uscita della tua opera prima su Amazon Prime?

[answerIcon] È stato molto strano, non ho vissuto l’emozione della prima del film, di vederlo in sala o nei festival. Però in questo caso sono contento perché in questo modo può arrivare a più persone, magari costrette a casa e decise a prendersi un’ora di spensieratezza. Per me lo streaming è il futuro del cinema, in Italia si sta perdendo il culto della sala cinematografica. Queste piattaforme digitali aiutano il cinema a crescere, c’è molta richiesta e questo è solo un bene.

[questionIcon] La domanda di rito di questo periodo: secondo te cosa succederà al cinema dopo questa emergenza? Quali sono i tuoi progetti futuri?

[answerIcon] Spero di ricominciare presto e che sia tutto come prima. Di mio amo stare a casa, non mi manca troppo uscire, però avevo già pronta qualche sceneggiatura e spero di poter tornare a lavorarci presto. Di solito si inizia con i cortometraggi e poi i film, io ho fatto il contrario: dopo questo film ho un corto già pronto da lanciare. Si chiama Naik (come la marca di scarpe, ma scritto come lo si pronuncia), ho avuto l’idea guardando le scarpe di Rovazzi che si allacciavano da sole con un’applicazione. È un horror ed è in inglese, dobbiamo solo capire come e quando farlo uscire.

La forza del film è indubbiamente da riconoscere nell’eccentricità dei molti personaggi che si alternano sullo schermo, tra i quali spicca Cobra, interpretato dall’attore Gianluca Di Gennaro, «l’unico pseudo normale, a differenza degli altri che sono molto amplificati, fortemente caratterizzati e volutamente teatrali, al limite del reale, mentre Cobra resta quello più vero», ci ha raccontato l’attore.

[questionIcon] Un ruolo che di certo si differenzia per ambientazione e genere da quelli interpretati in passato. Come lo hai affrontato? 

[answerIcon] Il film è difficilmente collocabile e penso sia giusto non farlo. Entrare nei panni di Cobra non è stato eccessivamente complesso, la sceneggiatura non mi chiedeva di lavorare sull’introspezione del personaggio. Bisognava far emergere la rassegnazione di Cobra che subisce le varie vicende, essendo sulla via del proprio tramonto artistico. Il suo ruolo è quello di traghettatore, nell’introdurre i vari personaggi che scatenano il caos, continuando a subire le situazioni. Durante le riprese Mauro ha pensato di inserire dei tratti in voice over con la tecnica della street poetry, trasformando i monologhi in pensieri ritmati. Mi sono divertito molto, sono stato seguito dal coach Santiago che ha curato anche la colonna sonora. Conosco questo ambiente da dodici anni, so quanto sia faticoso. Conosco il continuo sali e scendi e so quanto i momenti di gloria e di stallo facciano parte della carriera di un artista in generale, che sia un rapper o un attore. Anche il rap è qualcosa che apprezzo e conosco bene, da campano e da padre di un bambino di otto anni che ascolta solo questo genere!

[questionIcon] Parlando invece della tua carriera di attore, cosa ti aspetti per il futuro e cosa ti piacerebbe interpretare?

[answerIcon] Cobra non è è un esperimento, mi ha dato la possibilità di cambiare e soprattutto mettermi alla prova. Trovo molto stimolante, per il cinema in generale, provare cose nuove: anche sbagliando si ha l’opportunità di stupire e divertire. Ciò che mi auguro è proprio questo, cambiare il più possibile senza rimanere intrappolato in un ruolo o un genere. Nel futuro prossimo uscirà Tigers, che ho girato un anno fa per la regia di Ronnie Sandahl, già sceneggiatore di Borg McEnroe, un regista svedese giovanissimo che ha avviato una trilogia sullo sport. Il film racconta il mondo del calcio evitando ogni luogo comune.

L'articolo Mauro Russo e Gianluca Di Gennaro: Cobra non è come lo immaginate proviene da Fabrique Du Cinéma.

]]>
https://www.fabriqueducinema.it/focus/cobra-non-e/feed/ 0
Night Life: una magica serata con i giovani talenti di Fabrique n. 24 https://www.fabriqueducinema.it/magazine/attori/night-life-una-magica-serata-con-i-giovani-talenti-di-fabrique-n-24/ https://www.fabriqueducinema.it/magazine/attori/night-life-una-magica-serata-con-i-giovani-talenti-di-fabrique-n-24/#respond Wed, 03 Apr 2019 08:40:59 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=12803 Fra morbide ombre e calde luci si dipana il racconto di una serata elegante e insieme casual, all’insegna della combinazione di codici e stili. Ludovica Martino Studi Ho frequentato il liceo classico e iniziato a studiare recitazione in una scuola di cinema a Roma all’età di 15 anni, all’inizio un po’ per gioco, perché recitare […]

L'articolo Night Life: una magica serata con i giovani talenti di Fabrique n. 24 proviene da Fabrique Du Cinéma.

]]>

Fra morbide ombre e calde luci si dipana il racconto di una serata elegante e insieme casual, all’insegna della combinazione di codici e stili.

Ludovica Martino

Studi Ho frequentato il liceo classico e iniziato a studiare recitazione in una scuola di cinema a Roma all’età di 15 anni, all’inizio un po’ per gioco, perché recitare mi divertiva molto. Scoccata la maggiore età, ho iniziato a trasformare il mio sogno in un lavoro. Adesso mi tengo in allenamento studiando dizione, recitazione e partecipando, quando posso, a masterclass, anche se la mia vera scuola è stata il set. Mi sono laureata da pochissimo in Interpretariato e Traduzione e ora mi sono iscritta al corso magistrale.

Mi avete visto nella serie Skam Italia, remake italiano dell’originale norvegese, dove vesto i panni di Eva, un’adolescente, e nella fiction di RAI 1 Tutto può succedere, nel ruolo di Emilia.

Mi vedrete nel film per il cinema Il campione, di Leonardo d’Agostini con Stefano Accorsi e Andrea Carpenzano, che sarà presto nelle sale, e in una nuova serie TV di Riccardo Grandi.

Racconta la scena del film che avresti voluto interpretare La scena di un film o una serie in costume, perché adoro gli abiti d’epoca, oppure di un horror o ancora quella di un cartone animato (come doppiatrice, si intende…).

Luigi Fedele

Studi Ho cominciato a recitare all’età di sei anni in un piccolo teatro costruito in un seminterrato. A 9 anni ho messo piede per la prima volta su un set cinematografico, dove ho incontrato le persone che hanno segnato profondamente il mio percorso artistico e umano. Tra tutte, vorrei ricordare una cara amica, Barbara Valmorin, con cui ho continuato a studiare per anni. Tra un set e un palcoscenico mi sono diplomato al liceo classico Pilo Albertelli di Roma. Attualmente frequento l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico.

Mi avete visto nel 2010 nel mio primo film, La pecora nera di di Ascanio Celestini, dove ho interpretato la parte di Nicola, un bambino dimenticato e rinchiuso all’interno di un ospedale psichiatrico. Poi, in Cavalli di Michele Rho, Banana di Andrea Jublin e A fari spenti nella notte di Anna Negri; nel 2016 mi sono trasformato in Ferro, un ragazzo padre alle prese con una gravidanza inaspettata, protagonista di Piuma di Roan Johnson. Nel 2018 ho avuto la fortuna di incontrare il personaggio di Guido, ragazzo affetto da sindrome di Asperger, protagonista del film Quanto basta di Francesco Falaschi.

Mi vedrete in due spettacoli teatrali che saranno presentati al Festival dei Due Mondi di Spoleto. Al momento ho anche qualche sogno nel cassetto di cui sono un po’ geloso.

Racconta la scena del film che avresti voluto interpretare La scena in cui Daniel Blake, nell’omonimo film di Ken Loach, dopo aver ricevuto l’ennesima respinta alla sua richiesta del sussidio di disoccupazione, scrive con una bomboletta spray nera sulla facciata esterna dell’edificio in segno di protesta. L’atto di rivolta di un personaggio dimenticato che, nonostante tutto, non ha mai perso il rispetto per se stesso. Purtroppo non ho l’età giusta per vestire il ruolo di un sessantenne, ma è un sogno e spesso quando sogno non sono coerente.

Gianluca Di Gennaro

Studi Diplomato al liceo artistico Suor Orsola Benincasa.

Mi avete visto nei film Certi bambini, Miele, La Santa, Lo chiamavano Jeeg Robot, Zeta, Capri Revolution. Nelle serie e mini serie: Provaci ancora prof, Don Matteo 7, Ho sposato uno sbirro 2, Come un delfino, Il clan dei camorristi, Per amore del mio popolo, L’oro di Scampia, Gomorra 2, The Restaurant.

Mi vedrete a breve su Canale 5 nella seconda serie di Rosy Abate. Al cinema sarò il protagonista di Cobra, opera prima di Mauro Russo.

Racconta la scena del film che avresti voluto interpretare Avrei voluto recitare qualsiasi scena in Braveheart di e con Mel Gibson: è stato il primo film che ho visto al cinema, avevo 5 o 6 anni, e da allora è rimasto tra i miei film preferiti.

Alma Noce

Studi Sto finendo l’ultimo anno di liceo classico, con un po’ in ritardo perché mi sono fermata per un anno in un periodo insieme di perdita e di ritrovamento di me stessa. Non ho mai studiato recitazione, un po’ perché la mia situazione economica non me l’ha permesso, un po’ perché tanta gente mi ha detto di imparare sui set. Ma anche questa è una cosa che vorrei fare… magari all’estero. Sono dell’idea che studiare non possa farmi che bene.

Mi avete visto a 7 anni in un film indipendente, poi ho continuato con piccoli ruoli, tra i quali un film con Dario Argento, Dracula 3D, una piccola parte negli Avengers
e una serie con Francesca Archibugi in cui interpretavo una prostituta russa. Il ruolo mi ha divertita molto e mi ha dato modo di imparare a insultare… in russo! Sono due anni che lavoro in una serie, L’isola di Pietro, che mi ha offerto la possibilità di interpretare una ragazzina cieca e di avvicinarmi a un mondo completamente diverso dal mio.

Mi vedrete nella terza stagione de L’isola di Pietro. Poi un progetto molto interessante e a cui tengo molto… ma non avendo ancora firmato il contratto, sono costretta a tenermi tutto per me ancora per un po’.

Racconta la scena del film che avresti voluto interpretare Se dovessi scegliere una scena di un film a cui mi sarebbe piaciuto partecipare direi la scena della ragazza della fonte, il film mai scritto di Guido Anselmi, interpretato da Mastroianni in 8 1/2… una scena mai vista e solo raccontata.

Mirko Trovato

Studi Mi sono diplomato all’istituto tecnico per il turismo.

Mi avete visto quando avevo 13 anni nella serie TV Braccialetti rossi, di cui sono stato tra i protagonisti per tre stagioni, dal 2014 al 2016. Nel 2015 ho recitato nella webserie Lontana da me. Nel 2017 ho debuttato al cinema con il film Non c’è campo e l’anno dopo sono tornato con il film Un nemico che ti vuole bene, diretto da Denis Rabaglia. Sempre nel 2018 sono stato tra i protagonisti di Baby.

Mi vedrete presto di nuovo sul grande schermo con il film Restiamo amici, diretto da Antonello Grimaldi. Il mio progetto futuro certo e che posso rivelare è la seconda serie di Baby; tutto il resto per il momento è top secret.

Racconta la scena del film che avresti voluto interpretare Mi sarebbe piaciuto molto vestire i panni di Jordan Belfort, interpretato da Leonardo Di Caprio, nel film The Wolf of Wall Street, ed essere diretto dal grande Martin Scorsese.

Chabeli Sastre Gonzalez

Studi Frequento da tre anni il laboratorio permanente di Alessandro Prete e i suoi seminari estivi.

Mi avete visto nella serie Netflix Baby, nel ruolo di Camilla. Negli ultimi due anni ho preso parte a diversi videoclip musicali, l’ultimo è stato quello dei Canova con Goodbye Goodbye.

Mi vedrete in Baby 2, di cui a breve inizierò le riprese.

Racconta la scena del film che avresti voluto interpretare Adoro tutti i personaggi femminili di Pedro Almodovar, che ha un modo unico di farli esprimere, autentici nella loro teatralità spagnola. Come in Tacchi a spillo, quando Marisa Paredes si esibisce con una canzone di Luz Casal che dedica alla figlia in prigione, Victoria Abril. Mi colpisce il modo in cui la canta ed esprime con gli occhi e con il corpo il suo dolore: mi è di ispirazione perché vorrei recitare con la stessa eleganza e profondità.

creative producer TOMMASO AGNESE
fotografo RICCARDO RIANDE
testi raccolti da MONICA VAGNUCCI
stylist ALLEGRA PALLONI
assistente stylist ALICE DE STEFANO
hair ADRIANO COCCIARELLI @HARUMI
makeup ELEONORA DE FELICIS @HARUMI
total look donne ERICA IODICE MILANO
gioielli ALICE SAMBENATI
thanks to SHEKET per la location

L'articolo Night Life: una magica serata con i giovani talenti di Fabrique n. 24 proviene da Fabrique Du Cinéma.

]]>
https://www.fabriqueducinema.it/magazine/attori/night-life-una-magica-serata-con-i-giovani-talenti-di-fabrique-n-24/feed/ 0