Fausto Brizzi Archivi - Fabrique Du Cinéma https://www.fabriqueducinema.it La Rivista Del Nuovo Cinema Italiano Fri, 14 Apr 2017 09:49:52 +0000 it-IT hourly 1 “Forever Young”: per sempre giovani, ma per quale motivo? https://www.fabriqueducinema.it/cinema/recensioni/forever-young-per-sempre-giovani-ma-per-quale-motivo/ https://www.fabriqueducinema.it/cinema/recensioni/forever-young-per-sempre-giovani-ma-per-quale-motivo/#respond Sat, 26 Mar 2016 09:35:21 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=2915 Quando si guarda un film come “Forever Young” di Fausto Brizzi bisogna aspettarsi di assistere a un mondo che ha le sue regole e le sue ricorrenze, un tipo di cinema ben identificato e identificabile, dove le case hanno quel preciso look, le modalità narrative ritornano così come i cliché su cui l’impalcatura del racconto si […]

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Quando si guarda un film come Forever Young” di Fausto Brizzi bisogna aspettarsi di assistere a un mondo che ha le sue regole e le sue ricorrenze, un tipo di cinema ben identificato e identificabile, dove le case hanno quel preciso look, le modalità narrative ritornano così come i cliché su cui l’impalcatura del racconto si basa.

Qui abbiamo diversi adulti che si trovano a far finta di essere giovani. Sì, a far finta. Perché Forever Young non è tanto un film su gente che vorrebbe sentirsi più giovane di quel che è, anche se aspira a esserlo, ma nel risultato finale un film su persone che cercano di evitare la monotonia di un’età che sta avanzando tramite delle trasgressioni dall’esistenza quotidiana. Basti pensare al personaggio della Ferilli: non è chiaro se dipenda da com’è scritto o da come lei, con la sua solita vena autoironica (qui così spinta da farla sembrare quasi annoiata), lo interpreta, ma lo spettatore ha più l’impressione che l’avvicinare un ventenne da parte sua sia una sorta di gioco in cui neppure lei crede più di tanto piuttosto che un tentativo di recupero degli anni perduti e passati. Stesso vale per il personaggio di Bentivoglio. Soltanto il dj interpretato da Lillo rientra pienamente nell’intento che forse Brizzi aveva all’inizio, vale a dire quello di ritrarre dei bambinoni distratti verso cui provare compassione. Per tutti gli altri protagonisti è dominante invece un cortocircuito tra scrittura e recitazione.

Abbiamo a che fare con un grande cast, ma proviamo difficoltà a intercettare tra le battute i veri intenti che il regista s’era posto di perseguire. È un film sulla noia? Sull’incapacità di accettare di non essere più attraenti? Qual è la vera radice che sta alla base del rifiuto della propria età? Per paradosso, la parte davvero giovane del gruppo di attori (Emanuel Caserio e Pilar Fogliati) è proprio quella che nella struttura complessiva del film funziona di più, perché più credibile, spontanea, sincera, ma soprattutto libera dal dover rientrare in una logica di intenti che sin dall’inizio non appare così chiara.

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Generazione anime https://www.fabriqueducinema.it/magazine/arts/generazione-anime/ https://www.fabriqueducinema.it/magazine/arts/generazione-anime/#respond Sun, 10 Jan 2016 18:39:09 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=2481 “ Il paradiso risiede nei ricordi della nostra infanzia”: è la frase dell’ineguagliabile Hayao Miyazaki che apre il documentario Animeland – Racconti tra manga, anime e cosplay, opera prima interamente realizzato in low budget dal regista Francesco Chiatante, che ne ha curato anche montaggio, fotografia e post produzione. Animeland è un vero proprio viaggio tra cartoni animati […]

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“ Il paradiso risiede nei ricordi della nostra infanzia”: è la frase dell’ineguagliabile Hayao Miyazaki che apre il documentario Animeland – Racconti tra manga, anime e cosplay, opera prima interamente realizzato in low budget dal regista Francesco Chiatante, che ne ha curato anche montaggio, fotografia e post produzione.
Animeland è un vero proprio viaggio tra cartoni animati giapponesi e non, manga, anime e cosplay, attraverso ricordi, aneddoti e sogni di personaggi degli ambiti più disparati il cui immaginario e la cui vita sono stati influenzati da fumetti e cartoni animati. Da Heidi a Goldrake, da Jeeg Robot a Dragonball e Naruto, dalla fine degli anni Settanta è iniziata in Italia una vera e propria invasione “animata” giapponese. Animeland, più che un film è un documento che intende ricostruire e ripercorrere quello che erano e sono poi diventati manga, anime e cosplay in Italia, segnando l’intero immaginario pop delle generazioni degli ultimi quarant’anni con robot, maghette e orfanelli.

HEIDI La Polvera
Numerosi i personaggi noti intervistati nel film, dall’animatrice e mangaka Yoshiko Watanabe, già assistente di Osamu Tezuka, allo stilista Simone Legno alias Tokidoki, da cantanti come Caparezza, che nelle canzoni spesso introduce citazioni tratte da manga giapponesi, ad attori come Paola Cortellesi – che canta la sigla di un cartone animato della propria infanzia – e Valerio Mastandrea. Ma anche i racconti di Giorgio Maria Daviddi del Trio Medusa e un’intervista esclusiva al misterioso cosplay Goldy. Registi italiani quali Maurizio Nichetti e Fausto Brizzi e registi stranieri come Shinya Tsukamoto e il Premio Oscar Michel Gondry. Tra i nomi italiani spiccano quelli dei giornalisti Luca Raffaelli, filo conduttore del racconto e di Vincenzo Mollica, ma c’è spazio anche per un sociologo, Marco Pellitteri, per un saggista come Fabio Bartoli e per la squadra dei Kappaboys, che per primi importarono i manga giapponesi in Italia.

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«Ho sempre sognato – sottolinea il regista – di raccontare i mondi di manga, anime e cosplay a modo mio. E quale idea migliore del farlo coinvolgendo tutti i miei “miti”, creando un film da tutti i loro racconti? Con Animeland ho trovato il modo di poter contribuire a questi immaginari fantastici che hanno influenzato i ragazzi, per generazioni, da fine anni ’70 a oggi!».
Francesco Chiatante, tarantino classe 1981, videomaker di cortometraggi, documentari e video, ha lavorato per post-produzioni di film e fiction e realizzato backstage dei film diretti da Ivano De Matteo Gli equilibristi e I nostri ragazzi (vincitore del Premio Miglior Backstage 2015 – Festival del Cinema Città di Spello) e della serie TV RAI Il sistema diretta da Carmine Elia. Animeland – Racconti tra Manga, Anime e Cosplay è il suo esordio nel lungometraggio.

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