L'articolo Fabrique Awards, il 19 dicembre una serata all’insegna di cinema, arte e spettacolo proviene da Fabrique Du Cinéma.
]]>Durante la serata, che avrà come accompagnamento le musiche dal vivo di Franco Micalizzi, compositore di colonne sonore entrate nella storia del cinema italiano, Beatrice Grannò, volto di copertina per «Fabrique du Cinéma» numero 38, si esibirà nelle vesti di cantante rock e i nomi più celebri dello spettacolo saliranno sul palco per rendere omaggio a un’arte che, dal grande e dal piccolo schermo, non smette mai di stupire e affascinare.
Partner dell’evento l’associazione Donnexstrada, che offre un aiuto concreto alle vittime di violenza di genere, rivendicando il diritto fondamentale di tornare a casa in sicurezza, costruendo una rete attiva sui social e sul territorio e supportando psicologicamente chiunque subisca delle discriminazioni.
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Ore 19 Aperitivo con apertura della Mostra d’arte curata da Giorgia Grassi. Insieme a lei espongono Giovanni Lo Castro, Francesco Misiti, Marcello del Prato, Pierre Peroncini, Issachar, Eco Andriolo, Marta Forcellati (Ingresso libero)
Ore 21 Premiazione Fabrique du Cinéma Awards ottava edizione. Conducono Camilla Filippi e Massimiliano Varrese (Ingresso su invito)
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SU FABRIQUE NUMERO 38
E siamo arrivati a 10 anni! Il primo numero di «Fabrique du Cinéma» usciva infatti nel novembre del 2012: in questi anni abbiamo visto nascere e crescere tanti talenti – registi, attori, sceneggiatori e via enumerando – che sono stati sulle nostre pagine e con noi agli oltre 50 eventi organizzati dalla rivista a Roma e a Venezia. A tutti loro, alla loro passione e impegno, è dedicato il numero del decennale.
Sulla copertina di Fabrique n. 38 risplende Beatrice Grannò, giovane attrice drammatica che ha saputo misurarsi anche con i tempi della commedia (e che commedia, quella dell’internazionale White Lotus 2). Due le opere prime che ci hanno colpito in questa fine d’anno, Amanda, commedia indie di Carolina Cavalli con un’imperdibile Benedetta Porcaroli, e Bassifondi, sorprendente esordio del regista di videoclip Trash Secco. Margherita Panizon è la regista del futuro e Pastoraccia l’artista su cui puntiamo i riflettori. È uno dei generi più amati nei film e nelle serie: il teen drama, la cui storia e le cui regole Stefania Covella, insieme alle illustrazioni di Mattia Distaso, ci aiuta a conoscere. Anche il podcast sta diventando sempre più una risorsa per cinema e tv: non sono pochi i film e le serie che nascono dal formato audio narrativo che negli ultimi anni ha conosciuto un vero e proprio boom. Gli attori-drammaturghi di Illoco ci raccontano un teatro che dialoga con anche con spazi di socialità alternativa, così come Simone Starace spiega l’importanza del mercato dell’home video per il cinema d’autore di ieri ma soprattutto di oggi. Ludovica Rubino, Matteo Paolillo, Bernardo Tuccillo, Giordana Marengo sono infine i volti di giovani attori che ci accompagneranno nel 2023 e oltre.
Iniziativa realizzata con il contributo e il patrocinio della Direzione generale Cinema e audiovisivo – Ministero della Cultura
Media Partner
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D-Vision Movie People, Donnexstrada, BodyeSun, Inlusion, SUarte, IDL Makeup, Harumi, Direct to Digital
Ufficio stampa
Riccardo Ciccarese [email protected] +39 333 6767280
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]]>L'articolo Tutti i finalisti dei Fabrique du Cinéma Awards 2022 proviene da Fabrique Du Cinéma.
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MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE/BEST INTERNATIONAL FEATURE FILM
Everything I Ever Wanted To Tell My Daughter About Men, registe varie (Regno Unito)
Our Father, The Devil Ellie Foumbi (Stati Uniti)
The Pool of the Nobodies, José Luis Solís Olivares (Messico)
The Salt in Our Waters, Rezwan Shahriar Sumit (Bangladesh)
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO ITALIANO/BEST ITALIAN SHORT FILM
Diorama, Camilla Carè
È solo il vento, Enrico Iannaccone
Scratch, Ginevra Migliarini
Un’ora sola, Serena Corvaglia
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO INTERNAZIONALE/BEST INTERNATIONAL SHORT FILM
House call, Sam Reiss (Stati Uniti)
Maundy, Adriana Marchand (Canada)
Memoir of a Veering Storm, Sofia Georgovassili (Grecia)
Spring Roll Dream, Mai Vu (Regno Unito)
MIGLIOR DOCUMENTARIO INTERNAZIONALE/BEST INTERNATIONAL DOCUMENTARY
I am Chance, Marc-Henri Wajnberg (Belgio)
John-The Last Cowboy, Frode Fimland (Norvegia)
MenoMaciste, Michele Granata (Italia)
Red Sky at Night, Emanuele Mengotti (Italia)
MIGLIOR SCENEGGIATURA DI CORTOMETRAGGIO/BEST SHORT FILM SCREENPLAY
Let the Worms Eat Our Bodies, Dirk Hoyer (Estonia)
The Shell, Hakan Ünal (Turchia)
The Waltz, Alycya Magaña (Stati Uniti)
Ziki, Roberta Palmieri e Olga Sargenti (Italia)
MIGLIOR CONCEPT DI SERIE TV/BEST TV SERIES CONCEPT
Cosmic Girl, Daniela De Francesco e Adama Grevòz
Kill Garibaldi, Gianmarco Santoro e Eduardo De Mennato
Less, Andrea Martines
Sapone, Nicholas Di Valerio
MIGLIOR OPERA PRIMA ITALIANA/BEST ITALIAN DEBUT FEATURE FILM
Amanda, Carolina Cavalli
Bassifondi, Trash Secco
Le voci sole, Andrea Brusa e Marco Scotuzzi
Margini, Niccolò Falsetti
MIGLIOR OPERA INNOVATIVA ITALIANA/BEST ITALIAN INNOVATIVE FEATURE FILM
Amore Postatomico, Vincenzo Caiazzo
Amusia, Marescotti Ruspoli
Dampyr, Riccardo Chemello
Princess, Roberto De Paolis
MIGLIOR SERIE TV ITALIANA/BEST ITALIAN TV SERIES
Bang Bang Baby, Amazon Prime Video
Bangla – La serie, RaiPlay
Corpo libero, Paramount +
Wanna, Netflix
MIGLIOR ATTORE/BEST ITALIAN ACTOR
Andrea Carpenzano (Calcinculo)
Giacomo Ferrara (Ghiaccio)
Francesco Gheghi (Il filo invisibile)
Saul Nanni (Brado)
MIGLIOR ATTRICE/BEST ITALIAN ACTRESS
Casadilego (My Soul Summer)
Carlotta Gamba (Amusia)
Benedetta Porcaroli (Amanda)
Carolina Sala (Vetro)
MIGLIOR COLONNA SONORA ITALIANA/BEST ITALIAN SOUNDTRACK
Amanda Niccolò Contessa
Ghiaccio Fabrizio Moro
Il filo invisibile Pivio e Aldo De Scalzi
Margini Alessandro Pieravanti e Giancane
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]]>L'articolo Il 19 dicembre i Fabrique Awards festeggiano anche i dieci anni della rivista! proviene da Fabrique Du Cinéma.
]]>Nel corso degli anni i Fabrique Awards sono straordinariamente cresciuti in termini di riconoscimenti e iscrizioni, e rappresentano un punto di incontro irrinunciabile tra i cineasti di ultima generazione. Tante le categorie in gara durante la serata, tra cui: lungometraggi e cortometraggi italiani e internazionali; serie TV italiane; documentari, sceneggiatura di cortometraggio e concept di serie TV internazionale.
Durante la serata degli Awards, che avrà come accompagnamento le musiche dal vivo di Franco Micalizzi, compositore di colonne sonore entrate nella storia del cinema italiano, la splendida e giovane attrice Beatrice Grannò si esibirà nelle vesti di cantante rock. I nomi più celebri dello spettacolo saliranno sul palco per rendere omaggio a un’arte che, dal grande e dal piccolo schermo, non smette mai di stupire e affascinare.
Fabrique du Cinéma Awards è un’iniziativa realizzata con il contributo e il patrocinio della Direzione generale Cinema e audiovisivo – Ministero della Cultura
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]]>L'articolo È il regista americano Michael Hoffman il nuovo Presidente di giuria dei Fabrique Awards proviene da Fabrique Du Cinéma.
]]>Michael Hoffman debutta alla regia nel 1982 con Privileged, con un giovanissimo Hugh Grant. È del 1991 uno dei suoi film più noti, Bolle di sapone, commedia sul mondo delle soap opera. Gli anni Novanta sono un periodo ricco di successi, fra tutti la commedia romantica Un giorno… per caso (1996) con le star George Clooney e Michelle Pfeiffer, e l’adattamento shakespeariano di Sogno di una notte di mezza estate (1999), ancora con Michelle Pfeiffer, Kevin Kline e Stanley Tucci. Nel 2002 Hoffmann dirige Kevin Kline, Emile Hirsch, Jesse Eisenberg e Paul Dano ne Il club degli imperatori, mentre nel 2005 realizza da una sceneggiatura di Don DeLillo il dramma sportivo Game 6, con Michael Keaton e Robert Downey Jr. Del 2008 è The Last Station, dramma storico sull’ultimo anno di vita di Lev Tolstoj, con Helen Mirren, Christopher Plummer e James McAvoy. Il 2011 è l’anno di Gambit, remake del celebre heist movie degli anni Sessanta, scritto dai fratelli Coen, con Colin Firth e Cameron Diaz. Nel 2014 Hoffman dirige The Best of Me – Il meglio di me, trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Nicholas Sparks, che vede come protagonisti Michelle Monaghan e James Marsden. Nel 2017 scrive e dirige Dear Mr. Vidal per Netflix. Legato al Sundance Institute fin dagli inizi della sua carriera, Hoffman continua il suo lavoro come ambassador e mentor del Sundance supportando lo sviluppo di progetti di giovani registi, fra cui Chloe Zhao, Debra Granik, Taika Watiti e Miranda July.
Michael Hoffman si affianca alla giuria che assegnerà i premi del concorso, composta dallo sceneggiatore e regista Stefano Sardo, il regista Valerio Mieli, il giornalista Giovanni Minoli, gli attori Carlotta Natoli e Remo Girone, il compositore Franco Bixio e la casting director Beatrice Kruger.
L'articolo È il regista americano Michael Hoffman il nuovo Presidente di giuria dei Fabrique Awards proviene da Fabrique Du Cinéma.
]]>L'articolo I Fabrique du Cinéma Awards ottava edizione stanno arrivando! Ecco la giuria proviene da Fabrique Du Cinéma.
]]>Quest’anno a giudicare i concorrenti del concorso saranno: Stefano Sardo, Valerio Mieli, Giovanni Minoli, Carlotta Natoli, Remo Girone, Franco Bixio, Beatrice Kruger.
Stefano Sardo È sceneggiatore e regista: ha scritto serie come In Treatment (2013), la trilogia 1992, 1993, 1994 (2015-2018) e I leoni di Sicilia (in produzione), oltre a film tra cui Il ragazzo invisibile (Gabriele Salvatores, 2014), il biopic su Baggio Il divin codino (Letizia Lamartire, 2021), La cena perfetta (Davide Minnella, 2022) e il suo primo lungometraggio da regista, Una relazione (2021).
Valerio Mieli Regista e scrittore. Dopo la laurea in filosofia frequenta la Columbia University di New York e si diploma in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia nel 2007. Il suo primo lungometraggio Dieci inverni (2009) ottiene il David di Donatello e il Nastro d’Argento per il miglior regista esordiente; nello stesso anno pubblica il romanzo omonimo per Rizzoli. Nel 2019 esce il suo secondo lungometraggio Ricordi? di cui è regista e sceneggiatore, vincitore dei Fabrique du Cinéma Awards 2019 come Opera innovativa.
Giovanni Minoli Giornalista, autore e conduttore televisivo. In Rai dal 1972, ha raggiunto la notorietà con Mixer (1980-98), programma di informazione giornalistica di cui è stato autore e conduttore. Nel corso della sua carriera ha ideato programmi che hanno fatto la storia della televisione italiana: Quelli della notte (1985), Report (in onda dal 1994), La storia siamo noi, Un posto al sole (in onda dal 1996), primo e fortunatissimo esempio di soap italiana. Ha guidato Rai Educational, Rai Storia, su La7 il talk Faccia a faccia; editorialista de Il riformista dal 2019, dallo stesso anno conduce Il mix delle 5 su Rai Radio1.
Carlotta Natoli Esordisce giovanissima al cinema e in serie tv. Fra i suoi titoli più amati dal pubblico le serie Distretto di polizia (2000), Il caso Enzo Tortora – Dove eravamo rimasti? e i film Amori che non sanno stare al mondo di Francesca Comencini (2017), Troppa grazia di Gianni Zanasi (2018), Quattordici giorni di Ivan Cotroneo (2021), Chiara di Susanna Nicchiarelli (2021), War – La guerra desiderata ancora di Gianni Zanasi (2021).
Remo Girone Inizia la sua carriera cinematografica con registi come Miklos Jancsò, Marco Bellocchio, Pasquale Squitieri ed Ettore Scola. Ma la fama presso il grande pubblico internazionale arriva grazie alla popolarissima serie La piovra, in cui interpreta il ruolo del mafioso Tano Cariddi. La sua carriera prosegue dividendosi fra televisione, teatro e cinema. Nel 2002 partecipa alla produzione internazionale Heaven di Tom Tykwer, da un soggetto di Krzysztof Kieslowski e Krzysztof Piesiewicz. Fra i suoi ultimi lavori: Ford vs Ferrari (James Mangold, 2019), Il mio nome è vendetta (Cosimo Gomez, 2022) la serie Vostro Onore (2022) ed è nel cast di The Equalizer 3, il sequel dell’action movie di Antoine Fuqua con Denzel Washington.
Beatrice Kruger Casting director italo-tedesca, ha fondato nel 2007 la piattaforma internazionale e-talenta per connettere attori, attrici, agenti e scuole di recitazione con direttori di casting, società di produzione, registi e coach di tutto il mondo. Attualmente la rete conta 60mila attori e 3000 professionisti del casting in 40 paesi. Fra i suoi ultimi lavori: The Book of Vision (Carlo Hintermann, 2020), The Many Saints of Newark (Alan Taylor, 2020), Governance – Il prezzo del potere (Michael Zampino 2021) per cui ha ricevuto una nomination ai Nastri d’Argento.
Franco Bixio Figlio di Cesare Andrea Bixio (autore di canzoni entrate nel costume italiano come Mamma e Parlami d’amore Mariù), ha iniziato la sua carriera come compositore di colonne sonore (fra le tante, quelle di Fantozzi e Febbre da cavallo). Negli anni Settanta ha fondato a Roma gli Studi Trafalgar, un centro di produzione e post-produzione audiovisiva. Dal 1990 è a capo del Gruppo Editoriale Bixio e della casa discografica Cinevox Record, dedicata alla produzione di colonne sonore. Nel 1993 ha fondato l’etichetta Musikstrasse, dedicata a valorizzare repertori di musica classica inediti o raramente eseguiti, promuovendo giovani talenti emergenti.
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Come la rivista da cui nascono nel 2014, i Fabrique du Cinéma Awards vogliono valorizzare la creatività, l’esplorazione di nuovi contenuti e linguaggi da parte dei filmmaker di tutto il mondo, con particolare attenzione alle opere prime e ai giovani autori. Negli anni i Fabrique du Cinéma Awards sono straordinariamente cresciuti in termini di riconoscimenti e iscrizioni, e rappresentano un punto di incontro ormai irrinunciabile tra i cineasti di ultima generazione.
Gli autori possono concorrere scegliendo tra le 12 categorie in gara tra cui: lungometraggi e cortometraggi italiani e internazionali; serie TV italiane; documentari, sceneggiatura di cortometraggio e concept di serie TV internazionale.
LE CATEGORIE IN CONCORSO
Lungometraggi
Miglior Film Internazionale
Miglior Film Italiano (Innovativo e Sperimentale)
Miglior Opera Prima Italiana
Miglior Attrice Italiana
Miglior Attore Italiano
Miglior Colonna Sonora Originale Italiana
Cortometraggi
Miglior Cortometraggio Internazionale
Miglior Cortometraggio Italiano
Serie TV
Miglior Serie TV Italiana
Documentari
Miglior Documentario Internazionale
Sceneggiature di cortometraggio
Miglior Sceneggiatura di Cortometraggio Internazionale
Concept di Serie TV
Migliore Concept di Serie TV Internazionale
L'articolo I Fabrique du Cinéma Awards ottava edizione stanno arrivando! Ecco la giuria proviene da Fabrique Du Cinéma.
]]>L'articolo Al via l’ottava edizione dei Fabrique du Cinéma Awards proviene da Fabrique Du Cinéma.
]]>Un orizzonte internazionale, quello dei Fabrique Awards, confermato dalla composizione della giuria e dalla scelta dei presidenti. Nel 2017 a presiedere la commissione è infatti il celebre attore Willem Dafoe (Van Gogh, The French Dispatch, Spider-Man: No Way Home), mentre le edizioni 2018 e 2019 sono guidate dal due volte premio Oscar Paul Haggis (Crash, Nella Valle di Elah). Nel 2020 a presiedere la giuria è l’attore e regista statunitense Matt Dillon (I ragazzi della 56ª strada, City of Ghosts, La casa di Jack), e nella settima edizione del 2021 prende il testimone Alessandro Gassmann (Non odiare, I bastardi di Pizzofalcone, Il silenzio grande).
Trovate tutte le informazioni sul sito www.fabriqueawards.com e potete iscrivervi direttamente su filmfreeway.com.
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L'articolo Al via l’ottava edizione dei Fabrique du Cinéma Awards proviene da Fabrique Du Cinéma.
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