Daniele Silvestri Archivi - Fabrique Du Cinéma https://www.fabriqueducinema.it La Rivista Del Nuovo Cinema Italiano Mon, 24 Jul 2023 14:38:22 +0000 it-IT hourly 1 Serepocaiontas: rompo il ghiaccio con l’ukulele https://www.fabriqueducinema.it/magazine/musica/serepocaiontas-vita-musica-ukulele/ https://www.fabriqueducinema.it/magazine/musica/serepocaiontas-vita-musica-ukulele/#respond Wed, 19 Jul 2023 10:17:45 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=18589 Ha fatto diventare l’ukulele uno strumento popolare anche fra gli spettatori Rai, e già questo dice molto delle sue capacità. Serena Ionta, in arte Serepocaiontas, negli anni ha creato una community di circa 120mila followers tra Instagram e TikTok (grazie anche alla Laurea in Management alla Bocconi). A dicembre ha debuttato in tv nella nuova […]

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Ha fatto diventare l’ukulele uno strumento popolare anche fra gli spettatori Rai, e già questo dice molto delle sue capacità. Serena Ionta, in arte Serepocaiontas, negli anni ha creato una community di circa 120mila followers tra Instagram e TikTok (grazie anche alla Laurea in Management alla Bocconi). A dicembre ha debuttato in tv nella nuova trasmissione di Fiorello, VivaRai2, che la vede fissa nel cast come cantante e strumentista. Negli ultimi tempi ha anche iniziato a “cantare per il cinema”: un brano per la colonna sonora dell’ultimo film di Leonardo Pieraccioni e la partecipazione alla colonna sonora della seconda stagione di A casa tutti bene di Gabriele Muccino. Tra i suoi singoli/tormentoni: Limonata, Tapis Roulant e Lattine insieme ad Avincola, con cui ha suonato al Fabrique Club di maggio.

È da poco uscito il suo nuovo singolo, in coproduzione con DSonthebeat (Daniele Silvestri) per l’etichetta discografica SoloCoseBelle Dischi/ADA Music Italy, Mi hai rotto il ghiaccio che, già dal titolo, vuole fare riferimento al classico momento di “rottura del ghiaccio” in una conversazione tra due persone sconosciute.

Che volevi dirci con questo tuo nuovo singolo, Mi hai rotto il ghiaccio?

Ho voluto raccontare con leggerezza i momenti di imbarazzo che sorgono nell’attimo in cui due persone entrano in contatto. E specialmente quando “lui” tende a essere insistente e poco corretto nei confronti dell’altra persona, ecco io vorrei poter dire a tutt*: guardatevi dal dire costantemente di sì in ogni occasione, e mantenete sempre la testa alta. In alcuni casi è meglio lasciar correre, piuttosto che accettare passivamente quello che ci viene proposto.

Come è stato l’inizio del tuo percorso musicale? E, domanda inevitabile, perché hai scelto l’ukulele?

Sono nata a Latina, una realtà molto piccola, e a diciotto anni ho deciso di trasferirmi a Milano per studiare al Conservatorio e allo iscrivermi alla facoltà di Management della Bocconi. Ho seguito un anno di Conservatorio, dopodiché mi sono laureata. Negli anni di formazione a Milano mi sono avvicinata al jazz e pop; in realtà sin da quando avevo sette anni sognavo di scrivere testi di canzoni per bambini, in seguito poi ho scoperto anche la chitarra classica e il canto.

E poi sei volata all’estero, giusto?

Esatto. Dopo un breve periodo di Erasmus ho preso la decisione di trasferirmi a Londra per continuare sulla strada del digital marketing, che studiavo all’Università. È allora che inizio a suonare l’ukulele e a vederlo come “oggetto portatile”, come “valvola di sfogo”: mi mancavano la famiglia e gli affetti di una vita che avevo lasciato in Italia. Così pian piano questo strumento musicale, che in principio era solo un hobby, è diventato il mio compagno e poi un vero e proprio cavallo di battaglia nel campo del pop e dell’indie. Una volta tornata a Roma ho conosciuto infine Daniele Silvestri, al quale devo moltissimo come produttore e coautore dei miei maggiori progetti musicali, finora svolti quasi sempre in collaborazione con lui.

Delle collaborazioni con Pieraccioni e Fiorello, che ti hanno resa famosa, che mi dici?

Penso che il momento della svolta, l’occasione per farmi conoscere davvero dagli spettatori, è stato l’incontro con Leonardo Pieraccioni, che mi ha chiamata dopo avermi vista in alcuni video pubblicati su Instagram e TikTok, in cui naturalmente cantavo e suonavo l’ukulele. Non credevo di venire alla ribalta con dei reel sui social, ma è stato proprio da lì che è partito tutto! Dopo il brano per la colonna sonora del film di Pieraccioni, è stata la volta della chiamata di Fiorello per partecipare al live di VivaRai2, che mi ha permesso, fra l’altro, di conoscere tantissimi artisti e musicisti. Adesso, a malincuore, lascio Roma per trasferirmi di nuovo a Milano, ma spero di tornare presto… restate collegati! [ride]

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I corti italiani? Da 30 e lode https://www.fabriqueducinema.it/festival/italia/i-corti-italiani-da-30-e-lode/ https://www.fabriqueducinema.it/festival/italia/i-corti-italiani-da-30-e-lode/#respond Tue, 01 Nov 2016 14:46:30 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=3740 Tanti gli short films italiani protagonisti del Festival Internazionale del Cortometraggio Socio-Giuridico, giunto alla seconda edizione. Sabato scorso, al Teatro Palladium di Roma, si è svolta la cerimonia di premiazione alla quale sono intervenuti l’attore e doppiatore Dario Penne e la cantante Roberta Carrese. Alla presenza della giuria presieduta da Giuliano Montaldo e composta da Pier Giorgio […]

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Tanti gli short films italiani protagonisti del Festival Internazionale del Cortometraggio Socio-Giuridico, giunto alla seconda edizione. Sabato scorso, al Teatro Palladium di Roma, si è svolta la cerimonia di premiazione alla quale sono intervenuti l’attore e doppiatore Dario Penne e la cantante Roberta Carrese.

Alla presenza della giuria presieduta da Giuliano Montaldo e composta da Pier Giorgio Bellocchio, Enrico Carocci, Carolina Crescentini, Laura Delli Colli, Sabrina Impacciatore, Virginio Palazzo, Daniele Silvestri e Massimo Vigliar, sono stati assegnati i premi della seconda edizione.

diritto-al-corto_paolo-fusco-33Questi i premiati: La última partida (miglior cortometraggio), Finché c’è vita c’è speranza (premio speciale della giuria), Family on board (premio speciale della giuria), La cura (premio speciale Giuliano Montaldo per l’attrice Ariello Reggio), Ovunque proteggi (menzione speciale della giuria), Severed (premio della Giuria 30 e lode, composta da specializzandi, studenti e dottorandi della facoltà di Giurisprudenza dell’Università Roma Tre), La ruota (menzione speciale di Daniele Silvestri per la miglior colonna sonora).

I temi affrontati dai cortometraggi in concorso sono stati molto eterogenei: dalla pena di morte, ai diritti dei lavoratori, dagli effetti del precariato sulle nuove generazioni alla legittima difesa domiciliare fino ai casi paradossali di malasanità. Un’occasione per riflettere sul diritto attraverso il cinema, ma anche per offrire ai cortometraggi, troppo spesso relegati ai margini dei tradizionali circuiti distributivi, l’onore del grande schermo.

“Diritto al Corto – Festival Internazionale del Cortometraggio Socio-Giuridico”, è organizzato dall’Associazione Diritto al Corto e promosso con il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi “Roma Tre”, ed è diretto dalla prof.ssa Antonella Massaro con la collaborazione dei dottori Lorenzo Brizi, Silvia Brunelli, Francesco Cecchini e dall’avv. Tiziana Pica.

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