cortinametraggio Archivi - Fabrique Du Cinéma https://www.fabriqueducinema.it La Rivista Del Nuovo Cinema Italiano Thu, 02 Sep 2021 13:17:45 +0000 it-IT hourly 1 La tecnica, ovvero come conquistare la tua prima ragazza https://www.fabriqueducinema.it/magazine/futures/la-tecnica-ovvero-come-conquistare-la-tua-prima-ragazza/ Thu, 29 Apr 2021 08:39:26 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=15487 La tecnica è un cortometraggio di formazione co-diretto da Clemente de Muro e Davide Mardegan, alias CRIC. Vincitore del Cortinametraggio 2021, il film ha anche concorso al Torino Film Festival 2020 e al Leeds Film Festival. Protagonista della vicenda è Leo, adolescente insicuro e un po’ goffo, figlio di pastori della campagna toscana. Un giorno […]

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La tecnica è un cortometraggio di formazione co-diretto da Clemente de Muro e Davide Mardegan, alias CRIC. Vincitore del Cortinametraggio 2021, il film ha anche concorso al Torino Film Festival 2020 e al Leeds Film Festival.

Protagonista della vicenda è Leo, adolescente insicuro e un po’ goffo, figlio di pastori della campagna toscana. Un giorno conosce Cesare, un turista coetaneo più determinato che insegnerà a Leo “la tecnica” per conquistare la ragazza che ama e lo supporterà nella ricerca della fiducia in sé, aiutandolo a superare l’imbarazzo della prima volta (qui il trailer).

Emozioni e insicurezze intensificate dal paesaggio reale e semplice di Larderello, paesino toscano nella provincia di Pisa. Un’autenticità sottolineata ancor di più da un dialetto evidente, un toscano informale e genuino, e da un cast composto dagli abitanti di Larderello alle prese con una videocamera per la prima volta. Un corto “senza tempo” che racconta la più pura delle vicende senza fronzoli né orpelli, ma con la semplicità e la naturalezza della più bella delle cose: il primo amore.

Clemente De Muro e Davide Mardegan, vi firmate come duo con il nome d’arte CRIC: come è nata la vostra amicizia e collaborazione?

C.d.M Ci siamo conosciuti a 19 anni, una vita fa! Studiavamo lettere e filosofia a Milano e avevamo amicizie comuni in Cattolica. Da lì abbiamo iniziato a collaborare facendo prima foto e poi cominciando a scrivere e girare piccole storie. È bastato poco perché iniziassimo il nostro percorso insieme da registi. Da quel momento siamo una cosa sola: CRIC. È un nome nato per scherzo, un suono pensato all’università che da sempre ci è sembrato divertente, ci piaceva e ci è rimasto addosso.

D.M Io e Clem siamo cresciuti insieme, abbiamo sempre avuto come obiettivo comune quello di produrre qualcosa di narrativo. Quando co-dirigiamo pubblicità ci vengono sempre richiesti prodotti storytelling. Siamo partiti da subito cercando di sfatare il mito dei 30 secondi della pubblicità che dominava questo mondo per arrivare a trattare delle storie più lunghe, delle vicende più articolate. Anche per questo il passaggio dagli spot alla fiction è stato naturale.

Il cortometraggio La tecnica è ambientato a Larderello, un piccolo paese sulle colline toscane abitato da meno di mille persone, cosa vi ha portati lì?

D.M Stavamo facendo dei sopralluoghi per un altro progetto e siamo rimasti talmente affascinati da Larderello che abbiamo subito scelto di ambientare lì la vicenda. È un posto unico, riempito da centrali geotermiche, acque sulfuree e geyser, sperduto nella Toscana più sconosciuta, è una campagna vera che è rimasta ferma nel tempo. Abbiamo girato il corto nell’estate del 2019, è stato un tuffo nel passato: odori, suoni e colori mi hanno ricordato le vacanze della mia infanzia, quei mesi torridi in cui si veniva parcheggiati dai nonni mentre i genitori ancora lavoravano. Il paesaggio inoltre a livello visivo ci è sembrato molto particolare e forte, un verde inesplorato a cui a volte si contrappongono delle ciminiere che sembrano quasi provenire da uno scenario nucleare.

C.d.M L’effetto che volevamo dare era quello di un luogo senza tempo, qualcosa che risultasse come un ricordo non collocabile né in un presente né in un passato ben precisi. Era lo scenario giusto per immortalare la storia di un passaggio, di un cammino verso avvenimenti importanti come il primo bacio o il primo approccio con una donna.

La storia è genuina come i ragazzi che avete scelto per interpretarla: giovani abitanti del paese per la prima volta davanti a una telecamera. In questo caso siete stati voi ad insegnare loro “la tecnica”. Come è stato?

C.d.M La costruzione del cortometraggio è andata avanti un passo alla volta, un po’ come fosse un reportage fotografico. Siamo arrivati nel paese, abbiamo iniziato a conoscere le persone del luogo, ci siamo presentati alla scuola e qui abbiamo avuto modo di conoscere i ragazzi. La scelta degli interpreti è stata amore a prima vista: li abbiamo riconosciuti subito. Con Leonardo è immediatamente nata una grandissima empatia, lui è molto simile al suo personaggio e lo ha subito colto. Nilde ha una personalità fortissima, è nata in una famiglia di artisti e in un contesto molto stimolante, trasmette forza e creatività. Infine Cesare è un cuore d’oro, oltre ad averci aiutato come attore ci ha anche dato una mano a risolvere problemi pratici, a radunare gli amici e a creare un bellissimo gruppo.

D.M. Sono più che orgoglioso della scelta che abbiamo preso, non tornerei mai indietro prendendo attori professionisti o persone che comunque hanno già avuto un primo approccio con un set. Penso che la vera essenza del corto sia proprio nell’insieme dell’essenzialità dei posti e delle personalità scelte, l’hanno reso puro come desideravamo. La cadenza degli interpreti, il loro accento, il fatto che fossero protagonisti del luogo non solo nella vicenda, i loro atteggiamenti radicati nella cultura di quel posto, è tutto questo che ha conferito al corto un’aura diversa.

La tecnica corto
Uno dei giovani protagonisti de “La tecnica”.

Per girare avete usato una Kodak 16 mm, che dà alla fotografia un’impronta retrò: questo ha un significato particolare o è una ragione puramente estetica?

D.M. I motivi sono tanti. Non è stata una scelta casuale né presa alla leggera perché richiede un impegno e dei costi diversi. Sicuramente la pellicola ha dato ancora di più il sapore di ricordo estivo che domina l’interno cortometraggio. Inoltre venendo dalla pubblicità avevamo voglia di confrontarci con uno strumento che fosse il mezzo cinematografico per eccellenza.

C.d.M Della pellicola mi è piaciuto il fatto che fosse una protagonista in più tra la macchina da presa, gli attori e le location. Mentre il digitale è immediato, con la pellicola si crea una sorta di tensione e di incertezza emozionanti. È un esercizio che ci ha fatto capire che non abbiamo un hard disk infinito, ma un numero limitato di scene che dobbiamo ben spendere. Ti toglie il vizio di vedere subito ciò che hai fatto, lascia un alone mistero e ti obbliga a un’attenzione e una cura particolari in ogni singola scena. È un metodo un po’ zen di dare tempo al tempo e di accontentarsi di qualcosa che non è per forza preciso o maniacale. 

Progetti per il futuro?

C.d.M Stiamo continuando a fare pubblicità e parallelamente stiamo preparando una serie per Netflix che gireremo questo autunno e che uscirà nell’inverno del 2022, una storia di relazioni con una forte componente al femminile, di affermazione e di lotta. Inoltre stiamo sviluppando un’altra serie TV di cui siamo ancora in fase di scrittura, abbiamo girato un trailer e preparato la struttura.

Per concludere vi faccio una domanda che pongo alla fine di tutte le mie interviste: se dopo di me poteste scegliere una persona importante per te con cui prendere un caffè, chi scegliereste?

C.d.M Penso che entrambi vorremmo prenderci un caffè con Michelangelo Antonioni [ride ndr], è il primo nome che mi viene in mente se penso a “persona importante per te”. Si potrebbe fare una bella cena di vino in montagna, o al mare alle Eolie.

D.M. Io forse lo prenderei anche con Ermanno Olmi, in un alpeggio, organizzerei una cena anche con Clem e senza dubbio, Antonioni… Proprio un sogno. 

 

 

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Cortometraggio 2015: vincitori https://www.fabriqueducinema.it/festival/italia/cortinametraggio-2015-vincitori/ https://www.fabriqueducinema.it/festival/italia/cortinametraggio-2015-vincitori/#respond Sun, 22 Mar 2015 15:40:54 +0000 https://www.fabriqueducinema.it/?p=1184 Tutti i premi assegnati al festival di Cortina, fra cui il premio “Fabrique du Cinéma” al regista più giovane. CORTICOMEDY Premio “Noi di Cortina Juniores” a “Doppia luce” di Laszlo Barbo – ritira il premio Laszlo Barbo Premio “Noi di Cortina Cortinametraggio 2015” a “L’uomo senza paura” di Francesca Marino  – ritirano il premio Francesca […]

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Tutti i premi assegnati al festival di Cortina, fra cui il premio “Fabrique du Cinéma” al regista più giovane.

CORTICOMEDY

Premio “Noi di Cortina Juniores” a “Doppia luce” di Laszlo Barbo – ritira il premio Laszlo Barbo

Premio “Noi di Cortina Cortinametraggio 2015” a “L’uomo senza paura” di Francesca Marino  – ritirano il premio Francesca Marino e Tommaso Renzoni

Premio alla migliore colonna sonora – deciso dagli Spritz for Five a “Doppia luce” di Laszlo Barbo – ritira il premio Laszlo Barbo

“La colonna sonora di ‘Doppia Luce’ risulta vincente sia per la sua abilità di innestarsi con disarmante naturalezza tra un’immagine e l’altra sia per l’appeal di scelte formali dal sapore internazionale. Suoni e immagini collocano ‘Doppia luce’ in un solco di genere ben definito, suscitando nello spettatore, fin dai primi fotogrammi, tutta una serie di aspettative di repertorio, mai disattese. Il risultato è un prodotto made in Italy che ha il fascino patinato dei crime drama americani. La qualità cristallina del suono, l’uso misurato di certa effettistica elettronica e un buon lavoro di spazializzazione concorrono a sviluppare un impianto audio perfettamente aderente al dipanarsi delle immagini. Suoni e immagini collimano alla perfezione palleggiandosi la narrazione in una dialettica senza soluzione di continuità”.

Menzione speciale a “Rose rosse” di Sole Tonnini

“Una menzione speciale va alla colonna sonora di Rose Rosse, la quale non solo amplifica i drammi nevrotici dei personaggi, ma si fa essa stessa veicolo di significato, talvolta stravolgendolo. La relazione, ora sinergica ora antitetica, tra suono e immagine dà vita a una narrazione transensoriale di rara efficacia”

Premio al regista più giovane assegnato da Fabrique du Cinéma a “Light Blue” di Leopoldo Dondena – ritira il premio Leopoldo Dondena consegnato da Sonia Serafini

“Per aver saputo raccontare in pochi fotogrammi la realtà dei giovani d’oggi”.

Premio Cinemaitaliano.info ai migliori dialoghi a “Gran Finale” di Valerio Groppa – ritira il premio Valerio Groppa

“Gran Finale è stato scelto per la scorrevolezza e la puntualità, per una non invadenza sulle immagini e per la capacità di creare situazioni, battute e risate. Commedia!”

PREMIO RAIMOVIE a “Il serpente” di Nicola Prosatore consegnato da Leopoldo Santovincenzo

“Per aver riletto con originalità’ le atmosfere di genere destrutturando, attraverso uno slittamento temporale, il racconto tradizionale e calando la storia in un contesto provinciale al contempo ordinario e inquietante; sceneggiatura perfettamente calibrata sui tempi brevi del cortometraggio ed eccellente il lavoro sulle luci”.

Premio al miglior attore Francesco Di Leva de “Il serpente” di Nicola Prosatore

“voto dato all’unanimità perché si è scelto di premiare un giovane talento del cinema italiano, in piena linea con la filosofia di Cortinametraggio, da sempre fucina di artisti e realtà emergenti”.

Premio alla miglior attrice Jun Ichikawa de “Il muso giallo” di Pierluca Di Pasquale – ritira il premio Pierluca Di Pasquale

“scelta presa all’unanimità, con il desiderio di premiare un’artista emergente, in piena sintonia con il festival che da sempre dà spazio a nuovi talenti del cinema italiano”.

Premio RaiCinemaChannel.it Lab al corto più web a “D.U.G.U. Dietro un grande uomo” di Michela Andreozzi – ritira il premio Max Vado

“il corto racconta in maniera fresca, ma con un ritmo classico, due urgenze diverse di raggiungere un obiettivo messe a confronto. Una sapiente commistione di cinema-verità e venature pop che invita a non rassegnarsi ai mali del paese. Una ventata di ottimismo contro tutti gli alibi”.

PREMIO LIME FILM MIGLIOR CORTO ASSOLUTO CORTINAMETRAGGIO 2015 (3000 euro) a “Thriller” di Giuseppe Marco Albano – ritira il premio Giuseppe Marco Albano

“Un sapiente racconto di genere con un’idea centrale forte. Un ribaltamento di prospettive che sa sorprendere e non limita il corto a un mero esercizio di puro virtuosismo”.

INSTAGRAM

Premio GoodFellas al miglior video Instagram “Uno di troppo” di Fertylize – ritira il premio Fertylize

BOOKTRAILER

AMIGDALA BOOKTRAILER AWARD a Leonardo D’Agostini, realizzatore del “Tu e nessun’altra” di Claudia Zanella.

“al regista che ha saputo realizzare un prodotto innovativo, coerente con lo stile dell’opera letteraria, di qualità tecniche ed artistiche cinematografiche, versatile e fruibile sulle piattaforme digitali”.

PREMIO RAI CINEMA per la qualità cinematografica del booktrailer “La regola dell’equilibrio” di Gianrico Carofiglio, diretto da Francesco Carofiglio

per essere riuscito a trasformare in immagini intense la parola scritta, estrapolando da un romanzo la sua essenza e il suo potenziale visivo”.

PREMIO RAI5 per la comunicazione del libro (1000 euro) “Settimo piano” di Lorenza Tonali – ritirato da Lorenza Tonali

“per la sua capacità di affrontare con sincerità e intensità un tema fondamentale e delicato senza cedere a facili tentazioni retoriche, anche grazie ad un utilizzo intelligente del linguaggio dell’animazione”.

WEB-SERIES

PREMIO ALLA MIGLIORE SCENEGGIATURA DATO DA D.N.A. CULTURA “Tutte le ragazze di una certa cultura” di Felice Valerio Bagnato

per la ricchezza e brillantezza dei dialoghi e per un’inconsueta e profonda analisi dei personaggi”.

Premio al miglior attore Edoardo Ferrario in “Esami” di Matteo Keffer e Maurizio Montesi – ritira Edoardo Ferrario

“per la simpatica versatilità e l’intelligente duttilità che ha dimostrato nel raccontare personaggi “Gogoliani” alle prese con il farraginoso sistema culturale italiano”.

Premio alla migliore attrice Federica Brenda Marcaccini de “Tutte le ragazze con una certa cultura” di Felice Valerio Bagnato – ritira Federica Brenda Marcaccini

“per l’affascinante intensità della quale ha pervaso le fragilità esistenziali di una giovane ai giorni d’oggi”.

Premio alla miglior regia a “Milano Underground” di Giovanni Esposito

“per l’originalità del format Milano Underground, declinabile in ogni città d’Italia e del mondo, per la forza di una regia cinematografica di qualità e che si fonde alla perfezione con il linguaggio contemporaneo, esaltando le specificità del web”.

PREMIO RAI4 consegnato da Leopoldo Santovincenzo a “Tutte le ragazze con una certa cultura” di Felice Valerio Bagnato – ritira Felice Valerio Bagnato

“costruita come una raccolta di strisce a fumetti, la serie allinea una brillante galleria di ritratti tra alienazione e stoicismo, adeguati allo spirito dei tempi. Distante, per scelte estetiche e narrative, tanto dal cinema quanto dalla fiction televisiva, è un piacevole esempio di come si possono esplorare senza soggezioni e con divertimento i nuovi formati”.

PREMIO RAIFICTION PER LA MIGLIORE WEB-SERIE “Milano Underground” di Giovanni Esposito – ritira il premio Giovanni Esposito

“per l’originalità del format Milano Underground, declinabile in ogni città d’Italia e del mondo, per la forza di una regia cinematografica di qualità e che si fonde alla perfezione con il linguaggio contemporaneo, esaltando le specificità del web”.

PREMIO SNGCI ALLA MIGLIORE WEB-SERIE “Under” di Ivan Silvestrini, segnalazione “Esami” di Matteo Keffer e Maurizio Montesi

Tra le web series dell’anno riceve una speciale menzione “Esami” di Matteo Keffer e Maurizio Montesi “per il linguaggio corrosivo che fotografa ogni ‘esame’ trasformandolo in un inevitabile successo virale”.

PREMI SPECIALI

Premio Fedeltà a Paolo Genovese

Premio attore rivelazione dell’anno Marco Palvetti

Premio a Margherita Buy

Premio a Laura Delli Colli

Premio a Maddalena Mayneri

Premio SNGCI al corto “Mala Vita” di Angelo Licata

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Fabrique du cinéma partner del Cortinametraggio! Nella giornata delle premiazioni saremo lì per presentare alla stampa e al pubblico la rivista e il nostro progetto.

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