La settimana su Netflix si apre con un grande ritorno tutto al femminile. Sarà disponibile dal 29 giugno la seconda stagione di Glow. Come il primo ciclo di episodi dunque, distribuito esattamente un anno fa, anche questo esce in tempo per l’estate. Il successo della scorsa stagione ha fatto sì che Netflix desse la tanto agognata green light per le riprese della successiva appena un mese dopo il debutto. Glow è acronimo di Gorgeous Ladies of Wrestling: trattasi di uno show di wrestling realmente esistito, creato negli anni ‘80 da David McLane, che univa costumi colorati ad incontri e sketch comici. Al giorno d’oggi, le menti di Liz Flahive e Carly Mensch – coadiuvate da Jenji Kohan, la creatrice di Orange is the New Black che qui figura come produttrice esecutiva – hanno ripreso questa ambientazione per una serie originale.
La protagonista è Ruth Wilder (Alison Brie; Mad Men), attrice disoccupata che cerca disperatamente di arrivare al successo nella Los Angeles della metà degli anni ‘80. Entrare nello show Glow non è esattamente il suo più grande sogno, ma potrebbe essere l’ultima occasione di raggiungere il proprio obbiettivo. Solo che non è l’unica a pensarla così, e per riuscirci dovrà superare la concorrenza di altre aspiranti attrici agguerrite come lei, superandole sia sul piano fisico che mentale. Nel cast anche Betty Gilpin (True Story), che interpreta la più grande rivale di Ruth, e Marc Maron, famoso stand-up comedian americano che qui veste i panni di un regista senza futuro che gestisce il gruppo di donne nello spettacolo.
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Ultimamente Netflix si sta distinguendo non solo per le serie tv, ma anche per la creazione di documentari molto interessanti. Uno di questi potrebbe essere Recovery Boys, che porta la firma del regista nominato agli Oscar per il precedente Heroin(e) Elaine Mc Millon Sheldon. Il tema è ancora una volta l’uso e la dipendenza dalle droghe durante la cosiddetta epidemia di oppiacei americana, il periodo iniziato a fine anni ‘90 in cui un numero sempre crescente di americani ha iniziato a fare uso di droghe a base oppiacea. Questa volta i protagonisti sono quattro uomini che si trovano a dover uscire dalla dipendenza e reinventarsi una vita per tornare nella società dopo anni di abuso di sostanze. Il documentario illumina con un fascio di luce il difficile percorso e il conflitto interiore che deve affrontare chi sceglie di abbandonare la dipendenza, oltre agli ostacoli e alla diffidenza che la «società civile» pone al suo rientro fra i ranghi. Disponibile dal 29 giugno.
Una nuova serie anime approda su Netflix: la peculiarità però è che è tratta da un videogioco. Siamo abituati al percorso inverso, libri e film che diventano giochi per console, ma questa volta la direzione è contraria. Fate/Extra è infatti una collana di videogiochi stile fantasy, che ha dato vita all’anime Fate/Extra Last Encore, che ripercorre la trama dei giochi ma senza la possibilità di intervento diretto da parte dell’utente. La protagonista è una ragazza che, a seguito di un incidente su scala globale che ha visto scomparire il mana – ovvero la fonte principale di magia – dal mondo, si risveglia in un universo virtuale e si ritrova coinvolta in una serie di battaglie. L’obiettivo della sua ricerca è nientemeno che il Sacro Graal, mentre la ricompensa per la sua vittoria la possibilità di esprimere un desiderio.