Si è svolta a Roma presso lo spazio Diamante, tra il 24 settembre e il 14 ottobre, la seconda edizione del Festival inDivenire 2018, ideato da Alessandro Longobardi con la direzione artistica di Giampiero Cicciò. Più di 200 artisti coinvolti, 23 spettacoli di Teatro, 7 di Danza, selezionati fra 150 progetti. Nella serata conclusiva, che si è tenuta il 14 ottobre, sono stati assegnati i premi e le menzioni speciali dalla qualificata giuria composta da Giampiero Cicciò, Sonia Barbadoro, Alessandro Machìa, Rossella Marchi, Giuseppe Marini e Luciano Melchionna.
Si è aggiudicato il Premio InDivenire 2018 per il miglior progetto Indra, liberamente ispirato a Racconti Siciliani di Danilo Dolci, scritto e diretto da Ilenia D’Avenia e Francesco Governa, con Guido Compagno, Alessia D’Anna, Ilenia D’Avenia, Giulia De Luca, Giuseppe Palazzolo; assistente alla regia Euegnia Faustini, light designer Francesco Bàrbera e sound designer Armando Girolami.
La giuria ha motivato la scelta, con una nota critica letta dall’attrice Anna Bonaiuto che ha consegnato il Premio: “Si è imposto all’attenzione unanime dei giurati della Seconda Edizione del Festival inDivenire come un folgorante e felicissimo esordio autoriale e registico caratterizzato da una sorprendente nettezza e pulizia di segno e da una visione già matura della scrittura drammaturgica e della scrittura scenica. Grazie a un efficace e mai compiaciuto uso del dialetto siciliano, Ilenia D’Avenia e Francesco Governa, attraverso una mano ferma anche nella direzione del magnifico cast (all’interno del quale la D’Avenia stessa gioca un ruolo fondamentale) ci conducono con una grazia speciale verso territori dell’anima dove il delicato, qualità rarissima a vedersi sui nostri palcoscenici, va a pungere coi suoi aghi di sofferenza là dove più ci fa male, ma anche là dove siamo ancora disposti a gioire.”
Inoltre Ilenia D’Avenia e Francesco Governa hanno ricevuto dalla stessa giuria il premio per la Migliore Regia, consegnato dall’attore e regista Lorenzo Gioielli. Per la straordinaria maturità della messinscena mostrata in questa ottima prova di regia e per la cognizione con le quali si è saputo far interagire il testo verbale, quello spaziale, quello ritmico/musicale e quello degli attori, realizzando uno spettacolo complesso e brulicante di vita, di poesia e di verità; una verità affidata ad un ensemble di bravissimi attori diretti in modo impeccabile, preciso ed emozionante. Il pubblico, presente in sala la sera del 6 ottobre, aveva già accolto con grande entusiasmo e forte partecipazione la messa in scena dello spettacolo, salutato con fragorosi applausi finali e palpabile commozione.
Ilenia D’Avenia e Francesco Governa hanno ringraziato per il prestigioso riconoscimento ricevuto, con queste parole: “Indra è la possibilità di rintracciare la luce nel dolore, la grazia nella ferita, l’abbraccio dell’universo nel momento della separazione. Indra è trovare di più quando si è perso tutto. E’ saper tornare all’origine quando il transitorio muore. Indra è la voglia di condividere quest’intuizione sull’esistenza, perché si diffonda e inondi la rete che ci lega tutti, per accendere in ognuno di noi quella possibilità di gioia sconosciuta che ci è difficile penetrare. Ci siamo chiesti spesso se il nostro mondo potesse in qualche modo raggiungervi davvero, abbiamo tentato, ci siamo spinti oltre il limite che conoscevamo di noi e siamo felici di avere incontrato la vostra sensibilità e il vostro consenso. Ringraziamo dal profondo del cuore Alessandro Longobardi e Giampiero Cicciò, Sonia Barbadoro, Alessandro Machìa, Rossella Marchi, Giuseppe Marini e Luciano Melchionna.”
“Ringraziamo il Festival (Spazio Diamante)” hanno continuato “che dà a tante compagnie giovani l’opportunità di fare Teatro, in una festa di sperimentazioni e prospettive. Ringraziamo la Casa dello Spettatore. Ringraziamo i nostri stupendi compagni di viaggio, Guido Compagno, Alessia D’anna, Giulia De Luca, Giuseppe Palazzolo, Francesco Bàrbera, Armando Girolami, Eugenia Faustini, Gianluca Salerno, senza i quali nulla avrebbe incontrato Vita. Flavio Mancinelli per gli splendidi scatti. Ringraziamo Francesca Cannavò, il suo affetto, la sua vicinanza, la sua premura e il suo intuito magnifico. Ringraziamo chi ci ha incoraggiati e sostenuti, facendosi carico della nostra volontà e delle difficoltà, insieme. Ringraziamo gli impedimenti, quei magnifici doni dell’universo che non sempre siamo disposti ad accogliere. Ci vediamo a il 7,8 e 9 dicembre allo Spazio Diamante.”