È uscito il 4 maggio il videoclip di Giardini pubblici, il nuovo singolo dell’artista Miglio, vincitore della seconda edizione del Baluma SingSong. Il video, scritto e diretto dal regista Giovanni B. Algieri, è stato interamente girato in Calabria, nell’area di Corigliano-Rossano, con i fondi della seconda edizione del Baluma SingSong, il concorso musicale per cantautori ideato dall’agenzia di comunicazione e società di produzione cinematografica Baluma Productions.
I brani candidati sono stati ascoltati ed esaminati da una giuria composta da professionisti quali Giacomo Triglia, regista di numerosi video musicali per artisti come i Måneskin, Brunori Sas, Lucio Dalla, Samuele Bersani, J-Ax e molti altri. Oltre al regista, la selezione del brano vincitore del video è stata affidata alla redazione di Cromosomi, con Claudia Pellegrino e Francesco Staino, rispettivamente founder e chief editor, e al cantautore Carlo Cianetti con il suo progetto My Girl Is Retro, vincitore del video del primo Baluma SingSong con il brano Tango! Atto I.
Miglio, in qualità di vincitrice del concorso, entrerà a far parte della giuria della terza edizione del Baluma SingSong (che sarà presentata a dicembre 2022), e si esibirà all’interno del prossimo evento di Fabrique du Cinéma.
Come è nata l’idea di un videoclip così non convenzionale?
L’idea è nata dal confronto con i ragazzi della Baluma Productions e con il regista Giovanni Algieri. Ci siamo confrontati e alla fine il risultato è stato per me ottimo. Quando ho parlato con loro per la prima volta ho spiegato che Giardini pubblici ha diverse chiavi di lettura. Parte da un senso profondo di solitudine che poi si evolve nell’esigenza di ricercare un riscatto personale. Loro sono stati capaci di raccontarlo sotto forma di storia che viaggia parallelamente al brano, il risultato è qualcosa di disturbante ma estremamente realistico.
Ci sono influenze cinematografiche nella tua musica e nella tua formazione ?
Mi piace l’arte nelle sue più declinazioni e quindi apprezzo molto anche il cinema, guardo film e documentari e cerco di ritagliarmi sempre un po’ di tempo per poter andare in sala. Influenze indirette potrebbero esserci: scrivo guardandomi attorno e spesso assorbo molto, ci sono cose che sicuramente sono arrivate anche da ciò che ho visto, quindi da un film, così come avviene anche attraverso un libro, una lettura.
Prossimi progetti?
Sto già lavorando al nuovo disco. Nel mentre suono il più possibile.