“Our War”, la guerra in Siria e la distribuzione 3.0

È in sala in questi giorni un documentario semi-indipendente (Rai Cinema è tra i coproduttori) dal carattere inusuale e anomalo: Our War di Benedetta Argentieri, Bruno Chiaravalloti e Claudio Jampaglia racconta di tre foreign fighters atipici, che hanno abbandonato il benessere della loro vita occidentale per arruolarsi come volontari nelle Unità di Protezione Popolare (YPG) in Rojava, la regione controllata dai curdi nel Nord della Siria. I tre hanno combattuto in prima linea contro l’autoproclamato Stato Islamico.

Karim viene dall’Italia, ha fatto studi classici ed è appassionato di scacchi. Ha iniziato a occuparsi delle carovane di aiuti per i rifugiati della guerra civile siriana, e lì ha maturato l’idea di entrare nel conflitto come volontario a Kobane. Per quattro mesi ha seguito l’avanzata YPG fino all’Eufrate, prima come assaltatore e poi come tiratore scelto.

Ex-marine originario del Nord Carolina e con due missioni all’attivo – Iraq e Afghanistan -, Joshua  è stato uno dei primi foreign fighters a unirsi ai curdi. Negli undici mesi di guerra con i curdi ha gestito un’armeria, costruito bombe, guidato carri armati e difeso villaggi in prima linea.

Rafael è nato in Svezia da genitori curdo-iracheni. Ha deciso di andare a combattere in Siria, nel novembre 2014, dopo aver visto un video di propaganda di Isis. È stato tra i primi volontari occidentali in Rojava, diventando comandante di un tabur (unità di combattenti) formato in prevalenza da combattenti stranieri. Al suo quinto viaggio in Siria è stato arrestato dai peshmerga curdo-iracheni insieme ad alcuni compagni e trattenuto per tre settimane in prigione. Oggi lavora come guardia del corpo per persone sotto grave minaccia – in particolare donne vittime di stalker -, ha un figlio ed è soddisfatto della sua vita.

Le immagini del teatro di guerra più difficile e significativo degli ultimi decenni si intrecciano quindi con la loro vita quotidiana e con domande che toccano tutti noi: perché combattono? Per chi combattono?

Il documentario, lungi dal fornire delle risposte, restituisce allo spettatore tutte le contraddizioni che una scelta del genere porta inevitabilmente con sé.

Ma la vera anomalia del film consiste, soprattutto, nella scelta distributiva: passato fuori concorso alle ultime edizioni della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dello Stockholm International Film Festival, e del  FilmMaker Festival, Our War si è appoggiato a MovieDay, la startup social dedicata agli amanti del cinema: si tratta infatti di una piattaforma di distribuzione dal basso che consente al pubblico di scegliere la città, la sala e la data in cui vedere il film (nel caso di Our War le date sono anche segnalate sulla pagina facebook del film).

Un fenomeno che si sta espandendo rapidamente: si veda il caso di Unlearning, il film autoprodotto di Lucio Basadonne, Anna Pollio e Gaia Basadonne che racconta il viaggio degli autori attraverso ecovillaggi, comunità, famiglie itineranti per conoscere chi ha fatto scelte di vita controtendenti. Il doc ha ottenuto 93 proiezioni in giro per l’Italia, 12.000 biglietti venduti e circa € 65.000 di incassi al botteghino. O anche The Perfect Circle di Claudia Tosi girato in un hospice dei colli emiliani: grazie a Movieday il film, che è tuttora in promozione, ha ottenuto 11 proiezioni nel primo mese, arrivando a 1100 spettatori.

Film come questi  difficilmente sarebbero approdati in sala: Movieday li segue sin dalla fase di pre-produzione offrendo consulenza per la costruzione di una campagna auto-distributiva efficace, dalla creazione di una fan base alla promozione e al marketing. L’augurio è che il fenomeno si espanda, e di trovare in sala film che, diversamente, resterebbero soltanto appannaggio del pubblico dei festival.

OUR WAR

Di | Benedetta Argentieri | Bruno Chiaravalloti | Claudio Jampaglia
Con | Joshua Bell | Karim Franceschi | Rafael Kardari
Prodotto da | PossibileFilm | RaiCInema | Lorenzo Gangarossa
in associazione con | Start
Musiche di | Vittorio Cosma

la canzone Our War di Cosma-Finardi è cantata da Eugenio Finardi