Un’artista campana con il disegno nel sangue studia fisica all’università perché affascinata dalle leggi che regolano la materia nel nostro sistema solare, ma a ventitré anni lascia gli studi per celebrare la propria vita con l’arte, dedicandosi ai fumetti e arrivando a prestare le proprie matite per case editrici francesi quali Claire de Lune e salpare oltreoceano per i disegnare i simboli più imponenti della mitologia contemporanea: i supereroi Marvel.
Quest’ultimo principio è chiamato principio dell’ineluttabilità della destinazione e creazione artistica, detto anche vita di Romina Moranelli.
Romina ha un tratto dinamico capace di comunicare simultaneamente movimento sinuoso ma umano e rotondo, così come è la vita e le forze materiali che la travolgono. Sarà stato lo studio misto all’ambizione e ammirazione per il fumetto ad aver permesso a Romina di creare un campo antigravitazionale capace di trascinare in alto le sue capacità di illustratrice. La sua etica-estetica è forgiata dai classici, incastonata di capolavori di disobbedienza.
Immagina di osservare un obelisco inciso, con robuste fondazioni progettate dalla scuola internazionale di comics di Napoli, che sostengono un’architettura elegante e oltraggiosa, e casse dritte che ai piedi di questa struttura rilasciano le note di Love will tear us apart mentre display integrati trasmettono in loop Pulp Fiction, immagina questo monumento per comprendere la meravigliosa complessità dietro i fumetti di Romina. Eppure malgrado tanto oscuro e cinico sfarzo, ho chiesto a Romina di dirmi quale fosse l’opera più importante della sua carriera, una carriera costellata di collaborazioni con le più influenti case editrici del mondo, la risposta è stata: «Illustrare le copertine della saga fantasy scritta da mia sorella». Si tratta di Armonia di Pietragrigia di Angelica Elisa Moranelli edito da Edizioni 0111, un romanzo per il pubblico young/adults. Un altro contrasto, un altro pregio, del resto sono le sfaccettature a fare la differenza, sempre.