Fin dalla nascita, nel 2015, l’ARF! Festival di storie, segni e disegni ha scelto un preciso taglio per proporsi nel panorama romano: “Il fumetto torna protagonista”. Un claim che dichiarava l’attenzione che la nona arte avrebbe rivestito nei giorni della neonata rassegna annuale. Col 2018 il festival giunge alla sua quarta edizione, coinvolgendo dal 25 al 27 maggio gli ampi spazi del Mattatoio di Testaccio con mostre, stand degli editori e delle autoproduzioni, area riservata ai bambini e un ampio e variegato calendario di incontri e dibattiti con l’intento ormai consolidato di indagare a fondo e da molti punti di vista i linguaggi e le possibilità del fumetto.
Un’edizione che si amplia negli spazi ma soprattutto nelle mostre. Sono 7 quest’anno le esposizioni ospitate nei padiglioni del Mattatoio: prima e più importante è la retrospettiva Andrea Pazienza, trent’anni senza (aperta fino al 15 luglio) che ricostruirà – a tre decenni dalla morte – la carriera di una delle voci più importanti del Nuovo Fumetto degli anni ’80 e riferimento indiscusso del panorama visivo e narrativo italiano. Di lui ha detto Roberto Benigni: “Era il capostipite di una grande scuola che non ha avuto poi nessun allievo prediletto perché era inimitabile, un talento irripetibile”.
Ma accanto ad essa il festival dedica spazio anche al segno espressivo dello spagnolo Jordi Bernet, disegnatore fra gli altri anche di Tex e Torpedo; al disneyano Alessandro Barbucci (autore della locandina del festival); alle chine nerissime e potenti del croato Danijel Zezelj; alle tavole del più giovane Francesco Guarnaccia (vincitore del Premio Bartoli ad Arf! 2017) e a una singolare collettiva nell’area delle autoproduzioni incentrata sul tema dell’autoerotismo, Love yourSELF (V.M.18).
Sempre a cura dello staff dell’Arf!, ma negli spazi della cART Gallery di via del Gesù, saranno esposte le tavole storiche di Will Eisner, altro nome seminale del fumetto americano e del graphic novel.
Un festival in piena crescita dunque, che, fra grande attenzione critica, incontri mirati ed esposizioni che ricoprono uno spettro molto vasto di autori tanto storici quanto emergenti, ha assunto un ruolo di primo piano per il linguaggio del fumetto in Italia.