Il modo in cui le donne vengono rappresentate nei media influenza ciò che avviene nella vita reale? Ridiamoci su, il docu-video scritto e interpretato da Carolina de’ Castiglioni in uscita oggi 8 marzo sottolinea che in Italia c’è ancora molto da fare per evitare che parole e immagini possano avere gravi conseguenze.
Alternando un ironico monologo a spezzoni di pubblicità, trasmissioni televisive e radiofoniche, l’attrice si (e ci) domanda: «È possibile che il modo in cui le donne sono rappresentate nei media ne influenzi la percezione nella vita reale?». Nel video Carolina de’ Castiglioni ipotizza che la violenza nasca dalle parole, e che alcuni comportamenti visti alla televisione contribuiscano ad alimentare stereotipi di genere. Dallo spot della donna che, ballando, pulisce il bagno, agli apprezzamenti per la bocca della Boschi… in Ridiamoci su ce n’è per tutti.
Non sarebbe un gran problema e ci si potrebbe quasi ridere su, non fosse per i recenti dati di femminicidio in Italia durante la pandemia. L’attrice fa riferimento alle 113 donne uccise dal marzo 2020 a oggi, una media di due donne a settimana (fonte La Repubblica, Osservatorio Femminicidi). A loro dedica il suo progetto.
23 anni, Carolina de’ Castiglioni è un’attrice laureata con lode in recitazione e filosofia alla New York University Tisch School of the Arts. Lo spettacolo teatrale da lei scritto, Syrma, ha avuto repliche che hanno registrato sempre il tutto esaurito, ed è stato selezionato per il New York Theatre Festival. Sta lavorando alla stesura del suo primo film e ha vinto svariati premi come miglior attrice a vari festival internazionali.