Manhattan. Sullo sfondo di una città in continuo cambiamento, un attore (Yuri Gugliucci) si interroga cercando risposte esistenziali. È un flusso di coscienza ironico e concitato: perché non è stata inventata una parola magica che cancelli la maleducazione dal mondo? Il sesso è sopravvalutato come l’uso dell’inglese e delle diete? La tecnologia ci ha salvati o ci ha resi schiavi? Nel frattempo un artista (Marco Gallotta) compie la sua opera: è ammutolito dal caos che lo circonda e dal comportamento dell’amico sull’orlo di una crisi di nervi. Non resta che trovare un genio che abbia le risposte a tutti gli interrogativi sulla vita… Aspettando Woody (Allen).
Anche il dietro le quinte di Waiting for Woody inizia in un bar di New York, dove Yari Gugliucci incontra l’artista italo-americano Marco Gallotta: “Quella sera ho invitato Marco ad assistere al mio show nello stesso locale dove, da anni, si esibisce il grande Woody Allen. Avremmo voluto chiedere al Maestro tante cose sul Cinema, ma anche sulla sua visione della vita, sul senso delle esperienze”. Così l’idea del corto prende vita sulle tovaglie di carta delle trattorie del Greenwich Village o sui tovagliolini dei bar di Soho, come si usava ai tempi della Nouvelle Vague.
Waiting for Woody è un piccolo gioiello di comicità brillante. Aleggia la presenza mitica ed inafferrabile del Maestro Allen, che qui diventa una sorta di Godot, la cui attesa è motore narrativo e riflessivo per i nostri protagonisti. Yari Gugliucci tiene il ritmo di un monologo ironico e nervoso che piacerebbe allo stesso Allen, dove gli interrogativi sulla vita e sulla società sono esistenziali e perciò resteranno inevitabilmente irrisolti. Ma il bello è proprio questo. Perché “Manhattan è il mondo, e se il mondo cambia, cambia Manhattan”.
Diretto Claudio Napoli e arricchito dalle musiche di Andrea Pagani, Waiting for Woody è distribuito su Amazon Prime Video come terzo episodio della seconda stagione di Italian Episodes, la serie antologica ideata da Direct to Digital per valorizzare i cortometraggi indipendenti del nostro cinema.