Cicci, a seguito della scomparsa della sua ex moglie Dolores, si ritrova a gestire la nuova convivenza con i due figli gemelli di 17 anni: Sara e Matteo. Da oltre quindici anni vive con il suo compagno Nikolas, idraulico di sani principi. La relazione tra i due viene messa a dura prova dalla decisione delle sorelle di Cicci di trasferirsi nel loro appartamento. Capeggiate da Giuditta, subentrano con lo scopo di proteggere i nipoti dai presunti comportamenti immorali della coppia omosessuale. Il loro amore li costringe a subire soprusi e abusi da parte di Giuditta, che tuttavia dice di amare suo fratello “come un figlio”. Spinta dal desiderio di distruggere l’equilibrio che la coppia ha costruito nel tempo, porterà Cicci ad allontanare da casa il suo compagno pur di tenerla a bada. La loro casa ospita anche il fantasma di Dolores che si è stabilito in bagno e da lì parla con tutta la famiglia. Grazie a un percorso interiore e alla scoperta della verità che riguarda i nipoti, Giuditta finalmente capisce che l’amore va guardato da tutte le angolazioni. Scoprirà infatti che la sua visuale non è necessariamente quella giusta. Cicci e Nikolas hanno dimostrato di saper dare la priorità a ciò che merita davvero la loro attenzione. Niente conta più del loro rapporto e l’amore verso i “loro” figli.
Da Sentieri Selvaggi il film è stato definito «un encomiabile e fragile kammerspiel anti-omofobia, dal respiro intermittente», evidenziando anche «il notevole lavoro di regia, degli attori e di scrittura, mai urlata, sempre implicita». MyMovies ha riconosciuto al regista Pasquale Marrazzo l’abilità di occuparsi «di un tema importante come è quello del pregiudizio, affrontandolo dal suo versante più intimo, quello familiare». Particolare anche l’attenzione a «una Lucia Vasini brava come sempre offre al suo personaggio una varietà di toni più che notevole».
Leggo ne ha scritto come di «una commedia divertente, ironica e surreale», in grado di mettere in luce «le difficolta che anche le coppie gay hanno anche nel relazionarsi con alcuni familiari». Il Fatto Quotidiano ha elogiato lo stile «raffinato e leggero» di Marrazzo, alla regia di «un film che fa pensare alla commedia francese, con buone intuizioni narrative, sempre sul filo dell’ironia, con uno stile pungente e serrato e con un gran ritmo».
Pasquale Marrazzo è nato in provincia di Napoli, dove ha frequentato il Teatro Nuovo, scuola diretta dal regista Gennaro Vitiello. Si è poi trasferito a Milano per approdare alla regia nel 1997, dividendosi tra cinema e teatro. Te lo dico pianissimo nasce in seguito alla perdita di sua sorella – e dopo aver realizzato quattro film drammatici – con la voglia di guardare avanti, stavolta attraverso le maglie della commedia.
Senza la volontà di lanciare alcun messaggio morale, ma offrendo con slancio ironico uno sguardo sulle relazioni tra “esseri umani” – come lui ama definirli, tutti – nel film affronta una questione complicatissima con la leggerezza della commedia più schietta. Nessuna risposta, dunque: solo le giuste domande da porsi, di fronte alla storia di Cicci, Nikolas e Giuditta.
Direct to Digital è una società di distribuzione internazionale nata nel 2020 durante il lockdown. Con Te lo dico pianissimo rinnova l’obiettivo di valorizzare il ciclo vitale di prodotti audiovisivi sfuggiti al mercato, distribuendo cortometraggi, film e documentari sulle piattaforme digitali, e nello specifico su Amazon Prime Video.