Synapsy: uno sci-fi distopico girato fra l’Italia e la giungla selvaggia

Synapsy
"Synapsy", lo sci-fi sperimentale di Andrea Ciavatta.

Milton Ferguson ha ottenuto tutto dalla vita. È un uomo che non si è fatto scrupoli: ha sposato una delle donne più ricche al mondo, ma ora questa vita apparentemente perfetta sembra non bastargli più. Milton entra infatti in contatto con un prototipo di cyborg femminile di ultimissima generazione, che lo ammalia al punto da non riuscire più a pensare ad altro. Così decide di acquistarlo e renderlo parte attiva della propria vita… e di quella di sua moglie. 

Arriva su Prime Video Synapsy, opera prima del riminese Andrea Ciavatta. Un prodotto che definire sperimentale sarebbe poco: girato senza una sceneggiatura con un metodo d’improvvisazione magico e surreale, il film è ambientato in alcune location selvagge e incontaminate, tra Canarie, Repubblica Dominicana, Albania e Giamaica, ma anche a San Marino e in diverse zone d’Italia. 

In principio hanno fatto tutto in due, il regista Andrea Ciavatta  e Leo Barbato: per girare alcune scene di Synapsy si sono infatti addentrati nella giungla e nella foresta pluviale, trascinando l’attrezzatura nel cuore della foresta. “Abbiamo girato scene a cavallo in velocità – racconta Ciavatta – sott’acqua e perfino in volo, ma anche nel Rio Chavon, fiume pieno di coccodrilli che ha ospitato anche le riprese di Anaconda e Rambo 2. Solo alla fine ci siamo avvalsi di valenti professionisti del settore per confezionare al meglio l’enorme materiale accumulato in più di 400 ore di riprese”.

Metafora del rapporto tra uomo e tecnologia, Synapsy si posiziona nella sfera dello sci-fi distopico, analizzando come l’innovazione spesso, anziché facilitare la nostra vita, finisca con lo spiarci, manipolarci e derubarci del nostro libero arbitrio. Il film è disponibile su Prime Video (clicca qui per vederlo), distribuito da Direct to Digital