Il rischio che un cortometraggio rimanga un racconto isolato nella produzione di un regista è sempre alto: ma cosa succede se, invece, viene inserito in un progetto più ampio, direttamente nella categoria “Serie Tv” di Amazon Prime Video? Nasce da questa mission Italian Episodes, una serie antologica composta proprio dai cortometraggi di alcuni registi italiani indipendenti, ideata e distribuita da Direct to Digital.
“Quando il corto diventa una serie” è un concept originale e rivoluzionario nel panorama della distribuzione su piattaforma, nato ancora una volta dalla volontà di valorizzare il ciclo vitale di prodotti sfuggiti al mercato dell’audiovisivo. Nelle ultime 12 settimane i film distribuiti da Direct to Digital hanno totalizzato 4 milioni di minuti visualizzati: una vetrina incredibile in cui anche i cortometraggi, veri e propri “film brevi”, possono trovare un pubblico appassionato. Ma stavolta vestendosi d’un abito nuovo: quello della serialità televisiva. Ogni corto, un episodio.
Italian Episodes utilizza la struttura episodica per raccontare la visione di alcuni registi italiani tramite i loro cortometraggi, e prende il via con una prima stagione composta da tre titoli: Anna Chiara, Con gli occhi chiusi, Frammenti. Progetti indipendenti e auto-prodotti, connessi da un’attenzione comune alla psicologia umana, qui mostrata nel suo aspetto più quotidiano, quello dei piccoli e intimi drammi esistenziali che si celano dietro ognuno di noi. L’equilibrio fragile di una coppia in crisi, quello di una giovane donna che dovrà imparare ad accettarsi senza giudicarsi, e quello di un padre di famiglia che non ha il coraggio di chiedere aiuto: tre storie che finiscono per incontrarsi, proprio nelle sfumature e nella forza dei loro personaggi.
ANNA CHIARA
Episodio 1 – Di Noemi D’Ambrosi. Con Noemi D’Ambrosi, Maria Malandrucco, Riccardo D’Alessandro, Fulvio Emanuele.
Anna e Chiara non si incontrano mai, se non scontrandosi. Sono due personalità completamente diverse, anche nell’aspetto, ma in realtà hanno in comune molto di più…
Il cortometraggio è nato durante la stasi della pandemia, come racconta la regista, «ricordando una frase che mi dicevano in casa quando andavo incontro a situazioni che ritenevo più grandi di me: “Sii te stessa”. Per 24 anni ho pensato fosse una bella frase ma mai al suo vero significato».
CON GLI OCCHI CHIUSI
Episodio 2 – Di Saverio Deodato. Con Paolo Triestino e Maria Giulia Scarcella.
Roma. Un padre e sua figlia si ritrovano a piazza Navona. Lei vuole parlare. Inizia così un “viaggio” per i vicoli del centro. Risate, contrasti, confidenze, dissapori, complicità e un segreto: un breve incontro, lungo dieci minuti.
Nel 2012 il regista Saverio Deodato, guardando il telegiornale, rimane fortemente colpito dalla storia di una madre e di sua figlia. Entrambe hanno perso all’improvviso un marito e un padre: si è suicidato. «Ciò che più mi colpì della loro storia fu che quell’uomo non lasciò trasparire nulla della sua condizione economica precaria, del fallimento della sua azienda, della difficoltà nel pagarne i debiti e soprattutto del profondo dolore nel dover lasciare i suoi dipendenti senza lavoro». Da qui l’esigenza di dar voce, in qualche modo, a chi tragicamente aveva smesso di averla.
FRAMMENTI
Episodio 3 – Di Raffaello Sasson, prodotto da 39 Steps Production. Con Federico Scribani, Francesca Stajano, Paola Sebastiani.
Questa è la storia di una coppia che si trova ad attraversare un momento di crisi profonda. Dopo anni di matrimonio, le difficoltà potrebbero essere insormontabili: eppure entrambi non possono fare a meno di ricordare i piccoli frammenti felici del tempo condiviso fin qui. Per far rivivere la loro storia, in un ultimo disperato tentativo, decidono di tornare in Salento, dove molti anni prima il loro amore è sbocciato. Basterà un viaggio nei ricordi per riavvicinarli oppure sarà davvero l’ultimo capitolo del loro matrimonio? Niente è come sembra.
Sasson, regista e sceneggiatore con la passione per il thriller psicologico, è anche fondatore della 39 Steps Production Company. In Frammenti ha deciso di indagare la dinamica che si viene a creare tra marito e moglie quando la comunicazione viene a mancare, partendo da un soggetto della giornalista Elettra Ferrau. Pochi dialoghi, molto silenzio, una tensione drammatica a legare due personaggi sempre più lontani nella vicinanza. «Un silenzio pieno di speranza e densamente ricco di quelle tipiche atmosfere “noir” a me tanto care».