Teramo Heroes

Dall’8 al 10 maggio la prima di edizione del nuovo festival di comics Teramo Heroes, ideato e diretto da Carmine di Giandomenico, star internazionale di casa Marvel.

La sua carriera è costellata di riconoscimenti, ma Carmine non ha mai smesso di sperimentare e far crescere il suo stile. Forza cinetica del tratto, storytelling assolutamente cinematografico, grande umanità nei volti dei personaggi.  Ha rivisitato l’Odissea in chiave moderna nella sua personalissima e intima opera Oudeis, ha raccontato il supereroe DareDevil attraverso gli occhi del padre in Battlin Jack, reinventato in stile anni Trenta l’Uomo Ragno in Spiderman Noir, narrato per immagini l’infanzia nei campi di concentramento del mutante Magneto in Magneto Testament. Recentemente ha realizzato il restyling e firmato le matite di tutta la serie regolare del supergruppo X-factor al fianco del mostro sacro Peter David, e prossimamente sarà il disegnatore ufficiale della quarta stagione di Orfani per la Bonelli.

Ma Carmine non è solo un grande professionista, è anche un amico e una persona che è rimasta umile come quando lo conobbi dieci anni fa. Innamorato della sua città tanto da non sentire mai il bisogno di andare via. Carmine sognava l’America e oggi l’ha conquistata, senza mai muoversi da Teramo. Oggi non parleremo con lui di disegno, bensì di un’altra sua ambiziosa idea: portare nella sua città autori, standisti, fumetterie da tutta italia, cosplayer, appassionati di comics e chiunque voglia avvicinarsi al magico mondo del fumetto.

Raccontaci com’è nata l’idea, e quanto è difficile realizzarla non su carta, ma nella realtà.

L’idea è nata dalla voglia di raccogliere una sfida con me stesso, nel voler progettare non tanto un evento fra gli altri, ma un appuntamento intimo con il mondo del fumetto. Per prima cosa ho pensato di dare un tema annuale. E ho già pianificato tre anni. Il primo, in questo “anno zero”, saranno i supereroi. Sia perché a me più congeniali (li vivo tutti i giorni con il mio lavoro), sia perché credo che un evento non debba contenere troppi generi in maniera promiscua. Con dei temi annuali si ha la possibilità di poter affrontare le sfumature del fumetto una alla volta, con competenza e rispetto.

Esiste in città già da anni la realtà Teramo Comics: come Heroes gli si affianca, in termini di offerta? Possiamo considerare la tua idea di manifestazione uno step evolutivo in più?

Teramo Heroes è completamente slegata da Teramo Comix – che tuttavia ha un passato e un grande lavoro dietro da rispettare. Sia per visioni di crescita, sia per la valorizzazione degli autori ospiti. Negli anni passati la città ha avuto l’opportunità di accogliere autori nazionali di calibro elevato, ma non è mai riuscita, secondo me, a valorizzarli come si deve. Teramo Heroes vuole invece far conoscere gli uomini e le donne che stanno dietro le pagine che tutti i giorni leggiamo. I loro pensieri, le tecniche che usano, le riflessioni, che siano di casa Bonelli, americani o indipendenti. Creeremo appuntamenti all’università con tavole rotonde, incontri con il pubblico e molto altro ancora. In più faremo anche beneficenza per poter aiutare persone in difficoltà: metà del prezzo di ingresso di 3 euro sarà devoluto all’associazione Multa Paucis, che aiuta la Caritas a garantire pasti ai senza tetto e alle famiglie che non arrivano alla fine mese.

Chi saranno gli ospiti internazionali e i nuovi talenti che avranno spazio in questa prima edizione?

Saranno con noi i grandi Stefano Caselli, Marco Checchetto, David Messina, Emiliano Mammucari, Mauro Uzzeo, Alessio Danesi. Inoltre il gruppo Fish-eye, registi e autori televisivi del format televisivo Fumettology e, visto il tema dei supereroi, avremo l’onore di ospitare il campione olimpico Igor Cassina, che darà sfoggio delle sue abilità acrobatiche con una perfomance molto particolare… venite e scoprirete di cosa si tratta. Per quanto riguarda lo spazio dedicato ai nuovi talenti, alcune piccole realtà saranno presenti, ma la mia intenzione è di integrarli con il tempo, un passo alla volta, per poterli rispettare e valorizzare quando si avrà la possibilità di accoglierli nel modo giusto.

A cosa punta dunque Teramo Heroes?

Io penso che l’Abruzzo, la terra che mi ha dato i natali, sia la regione più bella d’Italia, per logistica. E Teramo Heroes non può non tenerlo presente. Abbiamo il mare e la montagna a pochi minuti, luoghi di una bellezza struggente, con opere d’arte e architettura di alto livello. Sto ragionando già da adesso su come la manifestazione potrà valorizzare sia l’appuntamento con il mondo del fantastico che col territorio che amo. Per ora è un’utopia, solo un’idea, ma cercherò di darle corpo e inseguirla come ho inseguito l’idea di Teramo Heroes… che oggi è realtà.