Da un’idea di Claudia Catalli, il format dei CineCocktail è stato concepito per parlare di cinema in maniera scanzonata, come una chiacchierata informale con gli amici bevendo una cosa assieme. Appuntamento sabato scorso durante il festival di Cortinametraggio, dove Fabrique ha consegnato il premio al miglior regista emergente: padrona di casa Claudia con gli ospiti Giorgio Pasotti, Marco Leonardi, Marco Palvetti e Tosca D’Aquino.
L’incontro ha evidenziato come ci sia fame di dibattito e voglia di confrontarsi anche su temi delicati come la crisi del cinema italiano e lo scarso spazio dato ai giovani talenti.
Tema centrale sfatare i luoghi comuni, dialogare sulle problematiche del cinema, su cosa si può fare per cambiare questa situazione. Fra gli ospiti il più incisivo è stato sicuramente Giorgio Pasotti, che ha dichiarato: «Il cinema italiano non è in salute, ma può essere un’occasione per rigenerarci, proporre nuovi e “sani” contenuti. Dovremmo fare come i francesi, riuscire a produrre commedie che posseggano un respiro più internazionale e sostenere film, come per esempio Anime nere, che racchiudono i valori fondamentali del cinema italiano», e ancora: «Non mancano i mezzi, mancano in realtà le storie, si deve investire nella giusta direzione per sviluppare il futuro del cinema. Non oso pensare a un giovane che deve affrontare la sua opera prima, deve essere disperato…».
A proposito di giovani quello che ha consigliato Marco Palvetti, premiato al festival come attore rivelazione dell’anno, riguarda proprio gli emergenti: «Non bisogna immaginare la prospettiva, ma bisogna essere la prospettiva, magari attraverso i giovani. In qualità di rappresentante di categoria ne sento la responsabilità, mi piacerebbe essere il ponte fra questa generazione e la futura sperando nel cambiamento».