È uscito dal tunnel del cinepanettone Volfango De Biasi. E ha fatto centro con questa commedia romantica ambientata nel cuore degli anni 80 torinesi, Nessuno come noi. Dopo lo splendido esordio alla regia natalizia con Lillo e Greg, Un Natale stupefacente, si stava adagiando lasciandosi limitare nelle due commedie successive, insieme alla coppia comica, da un format cinematografico divenuto cliché ancora troppo duro da svecchiare. Allora vita nuova con la Italian International Film di Fulvio Lucisano. La storia che vede protagonisti Alessandro Preziosi e Sarah Felberbaum è tratta liberamente dall’omonimo romanzo di Luca Bianchini, edito da Mondadori.
Moncler, walkman, felpe Best Company e zainetti Invicta caratterizzano il look di Vince, Vincenzo Crea, e i suoi compagni di classe. Tra loro la sua migliore amica e amore segreto Caterina, Sabrina Martina, più il nuovo strafottente Romeo, Leonardo Pazzagli. Intanto scatta una liaison tra il padre di quest’ultimo e la loro professoressa più benvoluta, così iniziano i segreti di un marito fedifrago, le insoddisfazioni di un’amante e quella che oggi chiamiamo friend-zone dalle parti dei tre ragazzi. Nei novanta l’amore non corrisposto di una cara amica veniva ribattezzata la regola dell’amico. E negli anni ‘80? Ci pensa De Biasi a raccontarcelo con una commedia corale e squisita che incrocia le storie di giovani e adulti mettendone alla prova i sentimenti. «Vuole essere una storia che esplora la condizione dell’amante e dello sconfitto, di coloro che in amore rivestono, loro malgrado, la posizione di non-scelto, o almeno, di quello scelto a metà». Ha affermato lo stesso regista.
Per l’occasione Preziosi riplasma la voce in quella profonda e austera di un ricco docente universitario con un matrimonio claudicante che stenta sempre ad affondare. La relazione con il personaggio indipendente e sognatore della Felberbaum scatena scintille improvvise perché in questo lavoro vengono trattati amori adulti, e adulteri, quanto cotte adolescenziali. La mano di De Biasi parte dal melò, ma prende facilmente i ritmi di una commedia sentimentale a più marce. Allora i vari percorsi che si snodano intorno allo spettatore lo coinvolgono sì in un salto nel passato, gli anni ’80, ma in realtà si sviluppa una storia molto moderna, che poteva ambientarsi benissimo anche nel nostro millennio.
Si tiene per l’uno o l’altro personaggio, innamorato o non ricambiato che sia. Si ride, a volte amaramente. Di cinepanettonesco oltre alla pratica architettura narrativa è rimasto il doppio sguardo su adulti e adolescenti. Come quando i Vanzina ci raccontavano la galleria umana di Sapore di mare o Vacanze di Natale. Manca l’innesto del comico vero. Questo sì. Ma non è un difetto, né un pregio, ma giusto una differenza. Anche gradita, d’altro genere. Il risultato è una storia appassionante che si avvicina non poco a certo cinema francese che tiene determinati a scoprire il finale attraverso un garbo brillante. L’attorialità si dimostra generosa, a volte verace o un po’ acerba per il comparto degli attori giovani, ma funzionale anche così al giusto intrattenimento con sorrisi e sentimenti. Nel 2018 non si può pretendere di riscrivere Il tempo delle mele, o Vacanze in America, o qualcosa che ne sintetizzi gli intenti. Ma il risultato ottenuto da Volfango De Biasi resta positivo e ottimamente preparato per un pubblico trasversale.