La Milano “da bere” di fine anni Settanta costituisce lo scenario ideale, in cui si muove Santo Russo (Riccardo Scamarcio), criminale calabrese cresciuto nell’hinterland milanese, protagonista de Lo spietato: gangster comedy all’italiana, del regista Renato De Maria. Sognatore insaziabile, Santo Russo pensa in grande e decide di seguire le sue aspirazioni alla conquista di un ruolo da leader della mala, proprio all’interno di quella città colorata dal boom economico che aveva sempre guardato con gli occhi distanti della periferia. Diviso tra l’angelica e remissiva moglie (Sara Serraiocco) e l’amante disinvolta (Marie-Ange Casta), la sua losca quotidianità passa attraverso sequestri, rapine, traffici di droga ed esecuzioni a sangue freddo, mirando alla ricchezza con mezzi e scelte tattiche.
Scritto da Renato De Maria insieme agli sceneggiatori Valentina Strada e Federico Gnesini, il film è liberamente ispirato al libro di stampo cronachistico-giudiziario Manager Calibro 9 di Piero Colaprico e Luca Fazzo, edito da Garzanti. «Il film che aspettavo di fare, da tutta la vita» ha dichiarato il regista, chiamando a raccolta le sue appassionanti visioni dei gangster e noir americani, le memorie giovanili della Milano degli anni Ottanta, unite alla tragedia greca che caratterizza l’ascesa verso il potere e la sua conseguente perdita disastrosa.
Riccardo Scamarcio tratteggia sapientemente i panni di un ambizioso e avido criminale poi pentitosi, seguendo una narrazione che combina in modo originale violenza e ironia. «Sono molto grato a Renato per avermelo offerto, mi sono molto divertito nel farlo» ha dichiarato l’attore, sul suo personaggio, in un anno per lui particolarmente proficuo dal punto di vista cinematografico. «Il motivo per cui uno poi fa l’attore è principalmente perché vuole giocare, e questo film mi ha fatto veramente divertire e giocare» un ruolo chiave dunque, che gli ha permesso di sfoggiare tutto il suo estro creativo.
Rigorosa la scelta dei costumi nella ricostruzione dell’epoca mediante un ripescaggio negli archivi delle maison di Versace e Armani, colorando i personaggi e lo scenario narrativo di colori che vanno dal giallo a simboleggiare la furbizia, al blu della potenza e al rosso tipico della violenza.
Un film tutto italiano anche per il repertorio e la colonna sonora di grande impatto che vede la firma di Riccardo Senigallia – a rinnovare il suo forte legame con il cinema, dando continuità alla collaborazione con Renato De Maria, giunta ormai al quarto film – e quella di Emiliano Di Meo. Interessante inoltre, la svolta inedita relativa al doppiaggio con una versione inglese del film a cura dei due attori protagonisti Riccardo Scamarcio e Sara Serraiocco.
Prodotto da BiBi Film con Rai Cinema, il film avrà un’uscita evento nelle sale dall’8 al 10 aprile seguita da una distribuzione successiva affidata a partire dal 19 aprile, alla piattaforma digitale di Netflix, accogliendo con grande interesse la sfida di un film fatto per il pubblico che gioca con il genere utilizzandolo ironicamente e rendendolo potenzialmente visibile per una platea mondiale.