Giovane, talentuosa e, come lei stessa si definisce, fieramente femminista: Amanda Campana, classe 1997, non è solo una delle giovani attrici più lanciate del momento, ma sa cosa vuole e non ha paura di mettersi in gioco per ottenerlo. Dopo essere stata scoperta da Yvonne D’Abbraccio, che le ha assegnato una borsa di studio nella propria scuola, ha esordito come attrice in una delle più note produzioni italiane firmate Netflix e da quel momento non si è più fermata. Ma è stata proprio Sofia, la solare e allegra adolescente che interpreta in Summertime, a permetterle di capirsi meglio, non solo come attrice: «Nel corso delle due stagioni, Sofia è cresciuta con me: entrambe siamo diventate più consapevoli, trovando anche il coraggio di guardarci dentro, di capire cosa vogliamo davvero nella vita e di fare di tutto per ottenerlo. Nella seconda stagione, uscita su Netflix a giugno, mi sono sentita ancor più vicina a lei. Proprio come Sofia, ho fatto i conti che le mie paure e i miei dubbi, imparando ad affrontarli a testa alta».
Sofia è stato anche il tuo primo personaggio. Come ti sei trovata a esordire su Netflix?
È difficile spiegarlo: io non mi sono resa conto di essere sul set di una serie Netflix. Ho iniziato per caso, non era nei miei programmi fare l’attrice: ho fatto il liceo artistico, poi la truccatrice e la modella, fino a quando ho avuto l’occasione di entrare in Accademia e ho deciso di accettare la sfida. Quando sono stata presa per Summertime non avevo esperienza alle spalle, quindi non ho sentito che quel set fosse diverso da altri. La presa di coscienza l’ho avuta solo dopo, quando la serie è uscita, e vendendomi ho pensato: sono davvero su Netflix!
Netflix o meno, quello è stato il tuo primo set. Come lo hai vissuto?
La prima volta che ho messo piede sul set non avevo scene da interpretare: ero andata solo per farmi un’idea su ciò che avrei dovuto affrontare. Non ti nego che all’inizio ero piuttosto inquieta. Ho cominciato a pensare che quando sarebbe toccato a me l’ansia mi avrebbe mangiata viva e che non sarei stata capace di proferire parola. Quando sono tornata per le mie scene, invece, mi sono resa conto che le mie paure erano infondate: mi sono sentita molto a mio agio davanti alla macchina da presa, grazie alla sintonia che si era creata con il regista e la produzione. Anche gli altri membri del cast sono stati fantastici: ci trovavamo tutti catapultati in una realtà bellissima, ma per molti di noi totalmente nuova.
C’è un particolare evento che ricordi con piacere?
Ci sono tanti aneddoti che porto del cuore, sia del set della prima stagione, sia della seconda, quando ormai i rapporti tra me e gli altri membri del cast si erano fatti più stretti. È difficile scegliere un singolo ricordo, ma forse ti direi la scena dell’abbraccio tra me e Andrea Lattanzi nel corso delle ultime puntate della prima stagione. È stato un momento molto reale, un abbraccio vero e sincero, perché con il tempo io e lui siamo diventati quasi fratello e sorella. In quell’abbraccio non c’erano solo Sofia e Dario, ma anche Amanda e Andrea.
Dopo Summertime è arrivato il successo. Come lo hai vissuto?
Molto serenamente. La mia vita non è realmente cambiata: faccio sempre le stesse cose, vedo i miei amici e passo il tempo con la mia famiglia. Ho qualche follower in più su Instagram, cosa che mi rende molto felice, perché amo le persone e adoro confrontarmi con gli altri. In particolare, la cosa che mi fa molto piacere è che, se prima di fare l’attrice ero seguita principalmente da ragazzi invece che da ragazze, ora è il contrario: mi considero una femminista e credo sia bellissimo vedere ragazze che supportano altre ragazze.
Accanto alla serialità, hai esordito anche nel cinema.
Sì, poche settimane fa è uscito Bastardi a mano armata, che ha rappresentato per me una grande esperienza, perché mi ha permesso di lavorare con grandissimi attori del cinema italiano. Prima delle riprese ero terrorizzata, avevo paura di sentirmi fuori luogo, perché ero la piccola del set: ero la più piccola di età, la più piccola di aspetto, ma anche quella con la carriera più breve alle spalle. Mi sentivo minuscola! Però, quando ho iniziato a girare, mi sono resa conto di essere circondata da persone meravigliose a cui non interessava il fatto che fossi poco più che esordiente. Mi sono sentita subito parte di qualcosa di magnifico.
Bastardi a mano armata ti ha portato anche a confrontarti con un personaggio molto diverso da quello a cui ci ha abituato in Summertime.
Certo, da un punto di vista recitativo è stata una sfida: se Sofia è l’estate e il sole, Fiore è più cupa e particolare. Non è stata una figura facile da creare, ma sono contenta di averla potuta interpretare, perché mi ha permesso di mettermi in gioco. Avevo voglia di fare qualcosa di diversissimo dal passato, anche per provare a me stessa di essere capace di uscire dai miei confini. E nel momento in cui ho accettato questa sfida, la mia competitività ha avuto la meglio, e ho dato il massimo!
E nel futuro cosa si prospetta?
Uscirà un film di cui non posso dire nulla, che ho girato in realtà ancora prima di Bastardi a mano armata. Oltre a questo, ho concluso qualche mese fa le riprese de Il mostro della cripta, un horror ambientato a Bobbio negli anni Ottanta… Mi sono divertita come una matta a girarlo! È stato un set fantastico, anche se molto complicato a causa della pandemia. Dovevamo girarlo tutto in inverno, ma per colpa del lockdown ci siamo dovuti interrompere, ricominciando poi in primavera inoltrata, bloccandoci nuovamente in estate e ricominciando ancora in autunno. Aggiungici poi che le riprese per un periodo coincidevano con Summertime: alternavo i costumi da bagno con i giubbotti invernali. Non è stato facile, soprattutto quando giravo entrambe le cose contemporaneamente, ma mi ha reso molto felice: andavo a dormire esausta, ma con il sorriso.
Cosa consigli a chi vuole intraprendere questa carriera?
Non è facile rispondere. Se io tornassi indietro non saprei che consiglio dare nemmeno a me stessa! Credo che un aspirante attore o attrice debba semplicemente fare quello che si sente, avere pazienza e non demordere. Poi, non bisogna dimenticare l’importanza di essere professionali: si parla tanto di talento e creatività, che sono cose ovviamente fondamentali, però a volte si perde di vista la professionalità. Per quanto sia un lavoro bellissimo e particolare, recitare è comunque un lavoro: sul set, bisogna sì ridere e scherzare, ma è fondamentale anche avere rispetto di tutto e di tutti.
E sognando, cosa vorresti fare?
Io amo mettermi alla prova, quindi vorrei provare a confrontarmi con figure totalmente distanti da me: con i personaggi che ho interpretato in passato ho sempre avuto qualcosa in comune. Vorrei interpretare un cattivo, un antagonista! Poi, ti dirò la verità, durante la quarantena mi sono sparata una maratona di cinecomics e ho pensato a quanto sarebbe bello interpretare una supereroina Marvel. So che è un mondo distante da me, e io sono una persona con i piedi per terra, ma nella vita mai dire mai, non credi?
fotografa ROBERTA KRASNIG
assistenti fotografa LAURA AURIZZI ELISA MALLAMACI
stylist STEFANIA SCIORTINO
sandali CASADEI
occhiali da sole SAFILO
collant EMILIO CAVALLINI
capelli ADRIANO COCCIARELLI @ HARUMI / GIADA UDOVISI @ HARUMI
prodotti per capelli BODY E SUN SCHWARZKOPF PROFESSIONAL
trucco ILARIA DI LAURO @ IDLMAKEUP
location NUOVO CINEMA AQUILA