Lorenzo Disegni ha 27 anni e una carriera musicale davanti a sé: i nostri lettori se ne sono resi conto sentendolo suonare al Fabrique Club del 24 marzo scorso a EXP. Fin da bambino Lorenzo è stato cresciuto a «pane e Beatles» ed è da sempre stato attratto dalla cultura e dalla musica che girava oltre i confini italiani; suo padre gli faceva ascoltare gli artisti inglesi degli anni ’60 mentre la madre i grandi cantautori italiani, tra tutti De Gregori. «Non so come, quando o perché mi sono avvicinato alla musica, ma ricordo che fin da bambino scrivevo pezzi strani e fuori di testa con mia sorella», rammenta ridendo.
La passione per la musica e per i viaggi lo hanno inevitabilmente portato a trasferirsi a Londra per continuare gli studi. Un’anima divisa quindi tra due città – Roma e Londra – ha dato vita a una musica che lui stesso definisce «psichedelica, autoironica e sincera», che alla scena inglese ruba il sound alla Beatles, si lascia ispirare anche dal grunge americano degli anni ’90, mentre per i testi la più grande ispirazione resta il cantautorato italiano. «L’equilibrio tra i due mondi lo trovo essendo onesto in quello che faccio, mettendo dentro quello che ho urgenza di esprimere». E, sul suo processo creativo, aggiunge: «Cambia sempre. Succede che inizio a scrivere mentre che parlo con qualcuno o anche mentre guido. Giro sempre con il taccuino. A volte c’è prima la musica, a volte prima il testo, non ho un vero schema».
Così è stato anche per Era ora, un brano fresco ma con note malinconiche che parla di una separazione: «Era ora è tutta autobiografica, scrivo della mia vita perché ha un effetto terapeutico e catartico. Solo dopo aver finito quel pezzo sono finalmente riuscito ad andare oltre quella storia». Era ora anticipa l’album di debutto in uscita a breve, che continuerà sulla linea dei brani già pubblicati ma con un sound decisamente meno pop. «È un album che ha fermentato tanto: doveva uscire durante la pandemia, ma poi abbiamo rimandato e così, con il tempo, sono ritornato sui pezzi dando loro una nuova veste e con un gusto un po’ più personale. I pezzi che erano già usciti hanno una cornice abbastanza pop, mentre questi nuovi hanno un sound più corposo».
La musica di Lorenzo Disegni è una musica evocativa, che parla anche per immagini. L’altra sua più grande passione infatti sono i film: «C’è una forte connessione tra il cinema e la mia musica. I miei pezzi sono molto cinematografici, i miei testi credo sembrino delle mini sceneggiature». E conclude: «Vorrei che le persone ascoltando le canzoni evocassero il ricordo di qualcosa di impercettibile ma reale, un ricordo indefinito ma molto forte, qualcosa che non sanno quando è accaduto o con chi, ma che sanno che è successo».
Sul suo futuro Lorenzo preannuncia tante novità. Questa estate lo vedremo portare la sua musica in giro e sta già lavorando in studio al suo secondo album. Intanto venerdì scorso è uscito il suo ultimo singolo Faremo finta (spesso).