Chi ama il cinema italiano non ha potuto che accogliere con grande favore il lancio lo scorso gennaio del nuovo canale tematico Mediaset Cine34, dedicato interamente ai film di casa nostra. Un unicum nel panorama televisivo italiano, l’uovo di Colombo, come riassume efficacemente Marco Costa, direttore di Cine34, che, raggiunto al telefono in un pomeriggio di fine quarantena, ci ha raccontato com’è nato questo progetto e quali sono le sue prospettive. Vicedirettore di Canale 5 per dieci anni, Marco Costa è passato nel 2014 alla direzione dei canali tematici free Mediaset (Canale 20, La 5, Mediaset Extra, Italia 2, Top Crime, Iris, Focus) a cui si è aggiunto da poco il nuovo arrivato.
Cine34 è il primo canale dedicato esclusivamente al cinema italiano. Cosa ha indotto Mediaset a lanciare questa iniziativa?
Quando ci siamo trovati a riempire il palinsesto di questo canale, ci siamo guardati attorno e abbiamo fatto molta ricerca su cosa si fa all’estero nei canali tematici, dall’America al Nord Europa; ci siamo presto resi conto, con una certa sorpresa, che da noi non esisteva un canale dedicato al nostro cinema. In un mondo di quasi 200 reti free, mancava incredibilmente uno spazio per questo immenso patrimonio. Perciò, confortati anche dai tanti titoli che avevamo a disposizione nella library Mediaset e in previsione di quanto il catalogo sarebbe potuto crescere nei prossimi mesi e anni, ci siamo convinti che si trattava della strada giusta. L’idea era di lancia Cine34 nell’autunno scorso, poi per vari motivi il varo è slittato a gennaio di quest’anno e, le giuro, del tutto causalmente è partito proprio il giorno del centenario della nascita di Federico Fellini. La prima giornata di programmazione è stata naturalmente dedicata proprio al regista riminese: l’accoglienza degli spettatori è stata subito molto favorevole, abbiamo avuto ottimi ascolti anche nella fascia giovane 25-40, un segmento di pubblico non scontato.
Qual è il target di riferimento di Cine 34 e qual è stata la risposta del pubblico televisivo finora?
Il target principale è un pubblico abbastanza centrale e omogeneo, forse un po’ più maschile che femminile, con una fascia d’età che va dai 35-40 ai 60. Attualmente abbiamo oltre 2000 titoli a disposizione, di cui 200 che non sono mai passati in TV, e quindi speriamo di allargare questo target, anche se dobbiamo stare molto attenti a bilanciarci con gli altri due canali tematici che gestiamo, Iris e Canale 20, senza sovrapporci sui rispettivi pubblici. Quanto agli ascolti posso dire che sono più che soddisfacenti: ci attestiamo sull’1%, con punte in alcune serate del 2 e 3%, a tre mesi dal lancio. La risposta del pubblico è davvero incoraggiante e non di rado ci capita di ricevere messaggi di complimenti dal cosiddetto “uomo della strada”, che apprezza una programmazione comedy (Banfi, Pozzetto, Verdone) che forse in tempi di quarantena non guasta. Inutile dire che con l’emergenza Covid la voglia di evasione c’è, e Cine34 l’ha senz’altro in parte intercettata: insomma, farsi una o due risate con Pozzetto è un piacere che molti italiani sono contenti di concedersi in questi mesi difficili.
Quali sono i vostri competitor?
Se parliamo di Cine34 direi nessuno, perché come raccontavo di fatto non ci sono canali analoghi. Semmai dobbiamo stare attenti a non sovrapporci ai nostri altri canali, in particolare con Iris, tant’è che Iris mandava in onda un po’ di cinema italiano, ma attualmente non lo trasmette più e quei film sono stati spostati su Cine34. Ci sono certo dei canali RAI, ma non sono così specifici. Per tipologia dunque non siamo in competizione con nessuno, poi per target e risultati dobbiamo sicuramente confrontarci con RAI4 e RAI Movie ad esempio. Discorso diverso se allarghiamo il raggio agli altri canali free Mediaset: se parlino di Top Crime le avrei risposto che il competitor è Giallo. Netflix ha sì prodotto film italiani, oltre a varie serie, ma si tratta di un mondo pay, noi siamo free e questo fa la sua differenza.
Che ruolo ha Il film nel palinsesto delle reti tematiche Mediaset?
Il ruolo del cinema è assolutamente centrale su Iris, Cine34 e Canale 20. Su Cine34 abbiamo diversificato il palinsesto cercando di proporre ogni sera un’offerta differente: il poliziottesco la domenica, il supercult al lunedì, i maestri del cinema al martedì, il giallo all’italiana il mercoledì, la commedia il giovedì, le bellissime – dedicato alle dive del cinema anni ’70 – il venerdì, il western all’italiana il sabato. Gli spettatori si stanno abituando a questa agenda settimanale e gli ascolti ci premiano: siamo partiti molto bene, poi c’è stato un momento un po’ stazionario e devo dire che pensavo fossimo arrivati, invece siamo ancora in crescita.
Quali sono gli obiettivi che Mediaset si pone con Cine34 per il futuro? È previsto in un secondo momento lo sviluppo di talk o programmi di approfondimento?
Io credo molto a questo tipo di proposte, approfondimenti e talk, tant’è che su Iris abbiamo tenuto per anni rubriche con Tatti Sanguineti e Maurizio Costanzo. Verso settembre-ottobre, quando il canale comincerà ad avere diversi mesi di programmazione alle spalle, mi piacerebbe poter inserire qualcosa del genere tra un film e l’altro, che sia però nelle corde della programmazione. Mi spiego meglio: non credo sia una scelta giusta proporre un format ultramoderno o di taglio super-giornalistico. Tra una Fenech e un western all’italiana occorre mettere un prodotto che abbia quel sapore lì, guidato da qualcuno in grado di parlare quel tipo di linguaggio.
Negli ultimi anni il cinema italiano si sta rinnovando grazie a una nuova generazione di giovani e talentuosi registi. Cine34 ha un piano per la promozione e la diffusione dei loro film?
Sarebbe bello trovare spazio a tutto quel cinema italiano che per n ragioni non ha mai avuto la giusta circuitazione nei cinema o non è mai andato in televisione. Mi sto rendendo sempre più conto che c’è un gran numero di opere che non hanno avuto la visibilità attesa e che invece la meriterebbero. Io sono un sostenitore del nuovo cinema italiano, anche se, lo confesso, non lo conosco abbastanza bene, anche perché dovrei fare solo il direttore di Cine34 e non di otto canali tematici per avere modo di conoscerlo approfonditamente… Sicuramente sarebbe interessante incontrare questi nuovi produttori e registi per confrontarci e ipotizzare delle forme di cooperazione. Diciamo che per ora vorrei far sedimentare il nostro canale sui telecomandi del pubblico, far capire bene alla gente che tipo di offerta diamo e poi sicuramente mi piacerebbe, guardando avanti, aprire una finestra su questo mondo.