Osserva con sensibilità e intelligenza il rapporto tra un attore di teatro che scopre di avere una figlia un po’ particolare In viaggio con Adele, di Alessandro Capitani. Il regista, esordiente sul lungometraggio, ma formato da importanti esperienze tra regie televisive e cortometraggi, tra i quali Bellissima, è stato premiato con il David di Donatello nel 2016. Nei panni del padre attore abbiamo Alessandro Haber e in quelli rosa di Adele Sara Serraiocco.
«Ci siamo incontrati 15 anni fa per scrivere un film in tre episodi che inizialmente si chiamava Cattive condotte». Ha raccontato Haber durante la conferenza di presentazione. La sceneggiatura di Nicola Guaglianone parte da un soggetto firmato dallo stesso autore, Haber e Tonino Zangardi. «Abbiamo iniziato a lavorare sull’idea di questi tre episodi. Poi sono passati anni e un giorno Alessandro mi dice che voleva riprenderne uno per trasformarlo in un film». Ha aggiunto Guaglianone. «Ogni tanto metto in ordine a casa, tra le mie sceneggiature». Ha risposto Haber. «A un certo punto mi sono ritrovato con questi fogli e ho pensato: un film! Questo potrebbe diventare un film! E così è stato».
Siamo nella provincia di Foggia e la madre di Adele muore. La ragazza ha una diversità psichica, lei stessa si dirà neurodiversa. Ma si esprime spesso con parole su post-it che attacca sugli oggetti di riferimento. Haber per la prima volta dopo Da grande, dove faceva il padre rigido del cresciutello Renato Pozzetto, torna nei panni di un genitore. Però protagonista. Scopre l’esistenza di una figlia e inizia un roadmovie tra le lande del foggiano che intreccerà una profonda relazione tra i due. Da una parte Haber ha un personaggio burbero, egocentrico ed egoista che viene avvolto sempre di più dalla responsabilità paterna, dall’altro una ragazza problematica ma piena di vita e di una sincerità cristallina ha tutta la luce di Sara Serraiocco.
Si ride, ci si tuffa in un’avventura tra la fuga e i battibecchi dei due protagonisti, e ci si commuove anche. Capitani isola Haber e la Serraiocco in un paesaggio piatto dove non ci sono distrazioni visive dagli attori. Ci sono soltanto loro, due anime diversissime a rincorrersi per ritrovarsi. La Serraiocco, colorata di rosa dal suo pigiama a forma di coniglio, battute fulminanti e irresistibili in foggiano stretto, esprime risate e pianti sempre diversi. Osservarla è come attraversare il mondo interiore, la solitudine e la voglia di tenerezza della sua Adele. Il regista mette tutto perfettamente in ordine, così non trovano spazio giudizi, moralismi, ammiccamenti. Anche le musiche sono giustissime, un pezzo su tutti il Life on Mars di David Bowie nella cover dolcissima di Aurora. Partecipa anche Isabella Ferrari, agente acidissima del personaggio di Haber. Trova il giusto posto e il giusto peso per una commedia agrodolce, forse la migliore di questo inizio di stagione, presentata come Evento speciale alla Festa del Cinema di Roma.